Tempo di rimbalzi a Wall Street

Tempo di rimbalzi a Wall Street

Prova a rialzarsi Wall Street dopo tre sedute di sell-off consecutive, attirate dalla paura della recessione negli Stati Uniti e con il dito puntato verso la Federal Reserve, accusata di troppo attendismo nel tagliare i tassi.

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Wall Street tenta il recupero

Oggi i future sul Nasdaq e quelli sullo S&P500 guadagnano l’1% quando manca circa un’ora all’avvio delle contrattazioni ufficiali, seguiti in scia dai contratti sul Dow Jones (+0,70%).

Recupero anche per il Bitcoin, tornato sopra quota 55 mila dopo le vendite dei giorni scorsi, e per l’oro, scambiato a 2.450 dollari l’oncia. “Se i prossimi dati economici dagli USA dovessero rivelarsi significativamente più deboli e la Fed diventasse ancora più accomodante, l'oro si muoverebbe verso i 2.500 o oltre", prevede Soni Kumari, stratega delle materie prime di ANZ.

Torna la normalità

"Una certa normalità ha iniziato a tornare sui mercati", evidenzia Mohit Kumar, economista capo per l'Europa presso Jefferies International Ltd, secondo il quale “i violenti movimenti di mercato delle ultime sessioni, a nostro avviso, rappresentano un'opportunità di acquisto”.

"Il rapporto sui servizi ISM più caldo del previsto ha rallentato l'emorragia a Wall Street”, ricorda Matt Simpson, stratega di mercato senior presso City Index Inc, “quindi non stiamo assistendo a un rally di rischio in quanto tale, ma a una sana correzione dopo una svendita malsana, innescata dagli investitori che si precipitano verso una piccola uscita”.

“Non è insolito che ad agosto si assista a questo tipo di volatilità”, secondo Chris Iggo, Cio di Axa IM Core, ricordando come “i fondamentali dell'economia globale siano buoni, come recentemente espresso dall'Fmi. Anche l'indebolimento del mercato del lavoro statunitense deve essere contestualizzato: recentemente gli annunci di lavoro sono aumentati, la crescita delle buste paga è ancora positiva e l'aumento della disoccupazione potrebbe riflettere posti di lavoro temporanei”. Tuttavia, avvisa, “le incertezze a breve termine porteranno a un posizionamento di rischio negativo, che dovrebbe andare a vantaggio dei titoli di Stato, del credito di alta qualità e di valute come il franco svizzero e lo yen”.

Profezia che si autoavvera

La tregua potrebbe essere temporanea, a seconda dei prossimi segnali dall'economia statunitense e della risposta della Federal Reserve. L’indicatore della “paura di Wall Street”, l'indice VIX, rimane al livello più alto dal 2020 dopo aver raggiunto il picco più alto mai registrato ieri.

Per gli analisti di Morningstar Dbrs i ribassi sostenuti dei mercati dovuti al recente sell-off globale potrebbero diventare una “profezia che si autoavvera” che, alla fine, potrebbe innescare una recessione. “A nostro avviso, l'impatto diretto di questi forti cali di mercato è limitato", ma "la nostra preoccupazione più grande è che il sell-off del mercato diventi una profezia che si autoavvera, inducendo gli amministratori delegati delle aziende a tagliare gli investimenti e i consumatori a ridurre le spese, provocando ulteriori tagli e una recessione".

Comunque sia per gli esperti l'impatto della volatilità del mercato sulle banche sarà probabilmente limitato, anche se si dovessero concretizzare ulteriori cali o se gli Stati Uniti dovessero entrare in recessione. “Nonostante il forte calo dei mercati azionari a livello globale, riteniamo che le banche degli Stati Uniti e degli altri principali mercati siano ancora resistenti e che dispongano di sufficienti riserve di capitale e di liquidità anche se il mercato azionario dovesse continuare a scendere o se gli Stati Uniti dovessero entrare in recessione”, puntualizzano da Morningstar.

Le mosse della Fed

Attualmente gli operatori vedono il 75% di possibilità di un taglio di 50 punti base dei tassi a settembre, in calo rispetto al 98% di ieri, e si aspettano tassi a fine anno al 4,25%-4,50%, secondo lo strumento FedWatch di CME Group. I principali broker, tra cui JP Morgan, Citigroup e Wells Fargo, hanno previsto un taglio dei tassi di interesse di 50 punti base da parte della banca centrale USA a settembre, dopo un rapporto sull'occupazione statunitense sorprendentemente debole a luglio.

Segnali incoraggianti sono arrivati ieri dalla presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly, la quale aveva affermato che il mercato del lavoro si sta ammorbidendo e ha indicato che la banca centrale statunitense dovrebbe iniziare a tagliare i tassi di interesse nei prossimi trimestri, ma il mercato del lavoro ha iniziato a indebolirsi seriamente.

La Fed, da più parti accusata di essere tra le cause del sell-off per non aver tagliato i tassi, “può correggere la rotta. Ha tutta la potenza di fuoco per farlo. Ma un paio di dati che si rivelano deboli non sono sufficienti a creare una recessione. Dal nostro punto di vista, i dati non lo supportano ancora", secondo Jack Janasiewicz, portfolio strategist di Natixis IM.

Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, ritiene che la Fed abbia sottostimato gli effetti negativi di aver mantenuto i tassi di interesse su livelli elevati per lungo tempo. “La prossima riunione ordinaria del FOMC è prevista per il 17-18 settembre. A nostro avviso, in caso di mancata azione nei prossimi mesi e in caso di deboli dati macro su inflazione e occupazione in agosto, la Fed potrebbe procedere anche con un taglio di 50 bps del costo del denaro nella riunione di settembre. Ci aspettiamo una riduzione del livello dei tassi di interesse negli Stati Uniti di 100 bps entro la fine dell’anno”, prevede Diodovich.

Notizie societarie e pre market USA

Uber (+5%): ricavi aumentati del 16% a 10,70 miliardi di dollari nel secondo trimestre conclusosi a giugno, superiori alle attese degli analisti di 10,57 miliardi (dati LSEG).

Palantir Technologies (+8%): alzate le previsioni di ricavi annuali a 2,74-2,75 miliardi di dollari rispetto alle precedenti di 2,68-2,69 miliardi.

Caterpillar (+4%): nel secondo trimestre ha riportato un utile per azione rettificato di 5,99 dollari, superiori alle stime medie degli analisti di 5,54 dollari.

SunPower (-27%): ha presentato istanza di fallimento ai sensi del Capitolo 11 degli Stati Uniti e ha stipulato un accordo di ‘stalking horse’ con Complete Solaria per la vendita di alcune attività per 45 milioni di dollari in contanti.

ZoomInfo Technologies (-15%): ha ridotto la sua guidance annuale di ricavi a 1,19-1,21 miliardi di dollari da 1,26-1,27 miliardi e gli analisti si aspettano ricavi annuali per 1,26 miliardi (dati LSEG).

Hims & Hers Health (+2%): alzate le previsioni di ricavi annuali a un range compreso tra 1,37 e 1,40 miliardi di dollari da 1,20 e 1,23 miliardi previsti in precedenza.

Raccomandazione analisti

Apple

JP Morgan: ‘buy’ e prezzo obiettivo confermato a 265 dollari.

Walmart

UBS: ‘buy’ e target price ribadito a 74 dollari.

JP Morgan: ‘buy’ e prezzo obiettivo fermo a 81 dollari.

Alphabet

JP Morgan: ‘buy’ e target price sempre a 208 dollari.

Ferrari

Ryan Brinkman di JP Morgan conferma il giudizio ‘neutral’.

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Leggi la nostra guida sugli ETF

Bond a 20 anni in sterline

Ogni anno cumula cedole del 10%. Richiamabile dal secondo anno.

Chi siamo

Orafinanza.it è il sito d'informazione e approfondimento nel mondo della finanza. Una redazione di giornalisti e analisti finanziari propone quotidianamente idee e approfondimenti per accompagnarti nei tuoi investimenti.

Approfondimenti, guide e tutorial ti renderanno un esperto nel settore della finanza permettendoti di gestire al meglio i tuoi investimenti.

Maggiori Informazioni


Feed Rss

Dubbi o domande?

Scrivici un messaggio e ti risponderemo il prima possibile.




Orafinanza.it
è un progetto di Fucina del Tag srl


V.le Monza, 259
20126 Milano
P.IVA 12077140965


Note legali
Privacy
Cookie Policy
Dichiarazione Accessibilità

OraFinanza.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 50 del 07/04/2022

La redazione di OraFinanza.it