Tenaris brilla dopo un anno da record e una positiva guidance 2023


La società ha messo a segno un fatturato e un Ebita vicini ai massimi storici toccati nel 2008, spinti da ricavi record realizzati soprattutto nell’ultimo trimestre dell’anno.


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Rally Tenaris

Tenaris protagonista a Piazza Affari dopo i record evidenziati nei risultati societari diffusi ieri a mercato chiuso.

Le azioni della società leader nella produzione di tubi e servizi correlati all’industria energetica mondiale arrivano a guadagnare oltre il 7% dopo circa un’ora di contrattazioni, toccando un massimo di 17,32 euro, livello che non ‘vedeva’ da un mese.

Il rally odierno permette alla performance del titolo Tenaris di superare il livello di inizio 2023, portando così il bilancio dell’anno in positivo, con una crescita complessiva dell’1%.

2022 da record

Lo scorso anno della società si è chiuso con un utile netto record di 2,540 miliardi di dollari, in aumento del 142% rispetto a 1,053 miliardi del 2021.

Il fatturato e l’Ebita, spiega la nota, si sono avvicinati ai massimi storici toccati nel 2008, arrivando rispettivamente a 11,7 miliardi (+80% anno su anno) e a 3,6 miliardi (+168% a/a).

L’aumento delle vendite è arrivato grazie alla “forte ripresa dell’attività di perforazione di petrolio e gas nelle Americhe”, spiega la società, a cui si aggiunge anche “il contributo della maggior parte dei segmenti di mercato e di prodotto”.

Inoltre, “i margini operativi sono cresciuti grazie all’aumento dei prezzi realizzati sulle vendite della maggior parte dei nostri prodotti, che hanno più che compensato l’aumento dei costi delle materie prime e dell'energia, e alla buona performance industriale, con un aumento dei livelli di attività e di utilizzo della capacità produttiva”, aggiungeva la nota.

Tra gli altri elementi a sostegno dell’esercizio, i margini operativi sono cresciuti in scia ai prezzi più alti, riuscendo così a più che compensare il rincaro dei costi delle materie prime e dell’energia.

L’anno ha poi visto un flusso di cassa operativo per Tenaris di 1,167 miliardi di dollari, comprendendo un accumulo di capitale circolante di 2,1 miliardi finalizzato a sostenere più elevate vendite e l’avvio del sistema industriale.

Forte trimestre

A sostenere i risultati sono stati i numeri messi a segno nel quarto trimestre del 2022, che “hanno raggiunto livelli record” dopo essere cresciuti “fortemente nel corso dell’anno”.

Al 31 dicembre i ricavi sono arrivati a 3,62 miliardi di dollari, con un balzo del 76% su base annua e del 22% rispetto allo stesso periodo precedente e oltre i 3,52 miliardi stimati dagli analisti.

Più che raddoppiato l’Ebitda, a 1,27 miliardi e oltre gli 1,16 miliardi previsti dal consensus, nonostante l’aumento dei costi energetici delle materie prime, con una marginalità salita al 35,1% dal 23,5% del quarto trimestre 2021 e dal 31,8% del terzo 2022.L’utile netto dei soci e' balzato del 118,1% a 897 milioni, contro i 793 milioni attesi dagli analisti, mentre la posizione finanziaria netta è risultata positiva per 921 milioni, in aumento dai 700 milioni al 30 settembre 2022 dopo un free cash flow di 416 milioni e Capex per 108 milioni.

Rispetto ai tre mesi precedenti, infine, i volumi di consegna sono cresciuti del 13% (+21% su anno), mentre i prezzi medi di vendita sono aumentati del 9% su base sequenziale e del 50% su anno.

Previsioni

Sulla spinta di questi risultati, la prima metà del 2023 è vista caratterizzarsi con un ulteriore aumento delle vendite e dell’Ebitda dalla società, “grazie al continuo incremento della produzione in Nord America e all’aumento delle consegne per i progetti in pipeline”.

“Lo slancio dei prezzi registrato nell’ultimo anno si sta stabilizzando”, prevede la società, mentre prevede “che i margini rimarranno vicini al livello attuale” e il flusso di cassa delle operazioni aumenterà, con una una stabilizzazione dei requisiti di capitale circolante entro il secondo trimestre.

“In un contesto in cui i rischi geopolitici e macroeconomici e l’inflazione rimangono elevati, le prospettive economiche globali sono migliorate in seguito al calo dei prezzi dell'energia in Europa e all'inversione della strategia zero-Covid della Cina”, mentre “permangono le condizioni per un ulteriore aumento degli investimenti nel settore energetico, con bassi livelli di capacità inutilizzata, l’attuazione di ulteriori sanzioni sulle esportazioni russe e una rinnovata attenzione alla sicurezza energetica in tutto il mondo”, continuano da Tenaris.

Inoltre, nel corso dell’anno “la domanda globale di Octg (Oil Country Tubular Goods) dovrebbe raggiungere il livello più alto dal 2014”, a cui si aggiungono i progressi in corso “per l’attività dei gasdotti che sta facendo progressi per sostenere gli sviluppi del petrolio e del gas, in particolare in Argentina e in Medio Oriente”.

Il dividendo

A seguito dell’approvazione del bilancio annuale della società programma nel marzo 2023, il consiglio di amministrazione proporrà l’approvazione del pagamento di dividendi per un importo complessivo di circa 602 milioni di dollari, pari a 9,34 dollari per azione, comprendendo anche l’acconto (0,17 dollari) di circa 201 milioni di dollari complessivi pagato nel novembre 2022.

Il saldo del dividendo, pari a 0,34 dollari, sarà staccato il 22 maggio 2023 e messo in pagamento il 24 maggio.

Analisti sorpresi

Gli analisti di WebSim definiscono “solidi” i risultati comunicati da Tenaris, caratterizzati anche da una guidance “positiva” sul 2023.

Nel quarto trimestre i ricavi di 3,62 miliardi “hanno battuto le nostre attese a 3,436 miliardi, l’Ebitda di 1,269 miliardi ha superato le nostre previsioni a 1,087 miliardi e l’utile netto di 807 milioni ha battuto le nostre attese a 751 milioni”, sottolineano dalla sim.

Anche la posizione netta cash positive per 921 milioni è andata oltre le previsioni di Websim, ferme a 793 milioni, e, “in attesa di approfondire”, gli analisti confermano la loro “view positiva”, con un giudizio ‘interessante’ sul titolo Tenaris e un target price di 18 euro per azione.

Conti del quarto trimestre oltre le attese anche degli analisti di Intesa Sanpaolo, che sul titolo hanno una raccomandazione ‘buy’ con un prezzo obiettivo a 20 euro, oltre a comprenderlo tra le loro top pick per il 2023.

Inoltre, aggiungono dalla banca torinese “alla luce dell’outlook fornito dalla società, le nostre ipotesi e quelle di consenso per il 2023 potrebbero sembrare prudenti”.

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