Tenaris, un accordo con la SEC chiude la vicenda delle tangenti in Brasile


Tenaris dovrà pagare 78 milioni di dollari ma la società non ha ammesso o smentito le accuse di corruzione alla sua controllata brasiliana Confab Industrial.


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L’accordo con la SEC

Tenaris risolve con un accordo la vicenda delle presunte tangenti pagate alla brasiliana Petrobras per l’ottenimento dei contratti di fornitura.

A comunicarlo è la stata la stessa società ieri sera tramite una nota in cui si specifica di aver concordato con la SEC il pagamento di una sanzione di 25 milioni di dollari a cui si aggiungono 53,1 milioni per il risarcimento del danno e gli interessi, per un totale di 78,1 milioni.

Inoltre, da Tenaris informavano della decisione del Dipartimento di Giustizia USA di chiudere la sua inchiesta parallela sulla stessa vicenda senza prendere alcun provvedimento.

La società ha spiegato nella nota di ritenere l’accordo “nel miglior interesse dell’azienda e dei suoi azionisti”.

La vicenda

Il gruppo era al centro di un’indagine di corruzione internazionale per presunte tangenti pagate tra il 2008 e il 2013 ad un dirigente di Petrobras, con lo scopo di ottenere benefici per la sua controllata brasiliana Confab Industrial.

In particolare, l'ordine rileva che tra il 2008 e il 2013, circa 10 milioni in tangenti sono stati pagati a un funzionario del governo brasiliano in relazione alla procedura di gara di Petrobras.

A seguito delle accuse, Tenaris avviava un’indagine interna sulla questione senza trovare alcuna prova che confermasse un coinvolgimento di Tenaris o dei suoi direttori, funzionari o dipendenti in relazione a pagamenti impropri, informando nel 2016 la stessa SEC, oltre al Dipartimento di Giustizia americano.

Tali pagamenti, spiega la società, erano stati effettuati in base a un accordo tra una terza parte che lavorava per Confab e un funzionario di Petrobras.

La stessa Petrobas aveva avviato un'indagine interna, anche in questo caso non rilevando alcuna prova circa possibili vantaggi o benefici commerciali sleali ottenuti in cambio di pagamenti, compresi contratti ottenuti in modo improprio.

L’analisi di WebSim

Gli analisti di WebSim sottolineano come Tenaris abbia “accettato di pagare le sanzioni senza ammettere o negare le accuse di violazione del Foreign Corrupt Practise Act degli Stati Uniti”.

La sim mantiene nel portafoglio raccomandato le azioni Tenaris (long), ribadendo il giudizio ‘interessante’, con target price di 18 euro sul titolo.

A Piazza Affari, però, il titolo Tenaris apre la seduta tra i pochi del Ftse Mib in calo (-1,70%), con le azioni scambiate a 15,50 euro.

Nonostante il calo odierno, però, il bilancio 2022 di Tenaris a Piazza Affari resta positivo, con una performance in crescita di oltre il 60% dallo scorso gennaio.

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