Terna, obiettivi del nuovo piano migliori delle attese. Analisti alzano il target price
La società ha approvato l’aggiornamento del piano 2022-2025, prevedendo una crescita dei ricavi pari al 15% e un Ebitda in aumento del 18%.
Novità nel piano di Terna
Aggiornamento del piano ‘Driving Energy 2021-2025’ approvato ieri sera per Terna, oggi positiva a Piazza Affari (+1,40%) mentre il Ftse Mib resta intorno alla parità.
Il cda della società operatrice delle reti di trasmissione dell'energia elettrica prevede investimenti complessivi per 10 miliardi di euro, di cui 1,7 miliardi nell’esercizio in corso, finalizzati allo sviluppo, l’ammodernamento e il rafforzamento della rete di trasmissione elettrica nazionale.
Investimenti che dovrebbero portare il valore degli asset regolati (RAB) a raggiungere i 22,7 miliardi di euro alla fine del piano, con un tasso di crescita medio annuo pari al 7%.
RAB previsto da Terna a fine 2022 pari a 17,9 miliardi di euro, mentre alla fine dello scorso anno si era fermato a 16,9 miliardi.
Le attività regolate in Italia continueranno a rappresentare il core business del gruppo, mentre la società prevede un aumento degli investimenti della rete elettrica nazionale per 5,6 miliardi di euro.
Previsioni finanziarie
La strategia di Terna dovrebbe portare i ricavi e l’Ebitda al 2025 rispettivamente a 3,08 miliardi (+18% rispetto ai 2,6 miliardi del 2021) e 2,14 miliardi di euro, (in crescita del 15% se confrontato con 1,85 miliardi dell’ultimo esercizio) con una crescita media annua (CAGR) nell’arco del periodo del piano di oltre il 4% per i ricavi e di oltre il 3% per l’Ebitda.
Il contributo all’Ebitda delle attività non regolate è visto di oltre 450 milioni di euro cumulati nell’arco del piano, a fronte di un limitato impegno in termini di investimenti e rischio.
Il 2022 dovrebbe vedere i ricavi crescere a 2,74 miliardi di euro rispetto ai 2,6 miliardi del 2021, mentre l’Ebitda dovrebbe salire a 1,9 miliardi dagli 1,85 miliardi precedenti.
Sul tema dividendi, inoltre, dal 2022 al 2023 viene confermata la previsione di un cagr del dividendo per azione pari all’8%, rispetto al dividendo di competenza dell’esercizio 2021. Infine, l’utile netto per azione (EPS) è visto salire a 0,39 euro nel 2022, proseguendo nella crescita fino a raggiungere 0,45 euro nel 2025, al netto della valorizzazione in corso delle attività internazionali.
La view di Equita Sim
Gli analisti di Equita Sim valutano positivamente i target del business plan 2021-2025, “leggermente superiori alle stime”, con un “potenziale upside negli storages”.
“Aumentano le opzioni di investimento, ma soprattutto si conferma la capacità del management di accelerare i capex con progetti complessi e aggiungerne di nuovi”, aggiungono dalla sim milanese, sottolineando “il potenziale coinvolgimento di Terna in progetti di storage che conferma il suo ruolo essenziale per la transizione energetica e lo sviluppo delle rinnovabili (40-50 GW entro il 2030)”.
Infine, un “ulteriore upside potrebbe arrivare dallo scenario inflattivo di breve termine (RAB deflator medio al 1,9%)”, pertanto da Equita hanno migliorato le previsioni di Ebitda del 2%, oltre a rivedere al rialzo del 4% il target price (7,9 euro).
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