Tesla, l’abbraccio di Musk a Trump è davvero un affare?


Dall’incontro avvenuto in diretta su X l’ex Presidente USA ha promesso la fine degli incentivi alle auto elettriche decise da Biden, mentre alcune società hanno già scaricato la casa automobilistica per ragioni economiche e politiche.


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Musk, Trump e Tesla

Due ore di dialogo tra Elon Musk, Ceo di Tesla, con il candidato alla Presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump, dal Guardian definito “come sedersi con due ubriachi al bar che cercano di risolvere i problemi del mondo per oltre due ore”. Al di là delle valutazioni politiche, dall’incontro trasmesso in diretta su X, di proprietà dello stesso Musk, sono emerse e confermate diverse idee dell’ex Presidente sul mondo delle auto elettriche e sul suo futuro, che sicuramente potrebbero avere conseguenza per la casa automobilistica considerando anche che ormai l’imprenditore sudafricano sta dando pieno sostegno alla candidatura del tycoon.

Come al suo solito, Trump è stato diretto e senza giri di parole, ha promesso di mettere fine “alla guerra di Kamala Harris all’energia e alla ‘Green New scam’”, ovvero a quella che chiama la truffa ambientale, in particolare mettendo fine anche “agli obblighi per favorire i veicoli elettrici, nonostante l’endorsment di Elon Musk”, per favorire l'acquisto di auto a gas, di cui, tra l'altro, promuove l'estrazione.

Il riferimento è all’Inflation Reduction Act del 2022 deciso dall’amministrazione Biden con il quale era stato istituito un credito d’imposta fino a 7.500 dollari per l’acquisto di auto e veicoli commerciali 100% a batteria, oltre a mettere a disposizione 3 miliardi in cinque anni per elettrificare l’intera flotta di veicoli delle Poste statunitensi. Incentivi che hanno sostenuto la crescita costante del mercato dei veicoli elettrici nell’ultimo anno e mezzo, oltre naturalmente ad aiutare la stessa Tesla. Che poi Trump abbia definito le auto Tesla “un prodotto incredibile” poco conta.

Le conseguenze dell’endorsment

L’attivismo di Musk a sostegno di Trump aveva già provocato importanti reazioni negative dal mondo imprenditoriale ben prima dell’incontro di lunedì. A scaricare l’imprenditore sono state prima le multinazionali dell’autonoleggio, Sixt e Hertz, poi il colosso del software, SAP, scelta legata alla richiesta (non troppo alta) di noleggio di auto elettriche, ai costi di gestione (elevati) e al valore residuo (troppo altalenante) a causa dei diversi interventi sui listini.

A queste società si è aggiunta Rossmann, azienda tedesca proprietaria di farmacie in Europa di cui è azionista al 40% la AS Watson Group di Hong Kong: il figlio del fondatore, Raoul Rossmann, ha annunciato che rinuncerà alle auto Tesla per ragioni “politiche”, ossia “l’incompatibilità tra le dichiarazioni del Ceo Elon Musk e i valori che Tesla rappresenta con i suoi prodotti”, particolare per quanto riguarda l’opinione di Trump che il cambiamento climatico rappresenti “una bufala”. “Questa posizione è in netto contrasto con la missione di Tesla di aiutare a proteggere l’ambiente attraverso la produzione di auto elettriche”, spiegava Rossmann.

Previsioni sul titolo

Tra gli analisti non mancano, però, le previsioni positive su Tesla, tra cui quella di William Stein di Truist Securities, il quale ha alzato del 6% il prezzo obiettivo sul titolo della casa automobilistica, portandolo a 215 dollari che potrebbero già essere raggiunti oggi visto l’andamento nel pre market USA (+0,70%).

Stein sottolinea che solo circa un terzo delle entrate e degli utili attuali di Tesla derivano dalle vendite di auto e dai prodotti di cattura e stoccaggio dell'energia, mentre il resto proviene dalla sua unità avanzata di assistenza alla guida, tra cui software di guida autonoma, divisione robotica e servizi di formazione AI.

“In base alle nostre stime attuali, che non consideriamo particolarmente prudenti, consideriamo per queste attività (auto e stoccaggio dell'energia) un valore di 267 miliardi, o 75 dollari per azione. Questo è solo il 35% del nostro obiettivo di prezzo Tesla. Continuiamo a sostenere che gli sforzi di Tesla in materia di intelligenza artificiale sono significativi per le azioni, anche al prezzo attuale”, scrive Stein, raccomandando agli investitori di “dedicare del tempo a verificare se il progetto di intelligenza artificiale di Tesla, che sta generando entrate correnti e che è già utilizzato nel mondo reale, funzioni davvero”.

Molto più ottimisti gli analisti di Piper Sandler, i quali non vedono i margini più bassi danneggiare Tesla nel lungo periodo e mantengono un rating overweight (buy) sul titolo, ma hanno aumentato il loro target price da 205 a 300 dollari, con un rialzo di circa il 38% rispetto all'attuale prezzo delle azioni.

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Codice: TSLA.US
Isin: US88160R1014
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