Tesla ancora ferma dopo lo split azionario


Il frazionamento prevedeva un rapporto di 3 a 1 ma secondo alcuni analisti il nuovo prezzo di circa 300 dollari resta ancora “impegnativo” per molti investitori.


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Tesla poco mossa

Operazione frazionamento azionario per ora senza grossi movimenti per Tesla. Ieri la casa di Elon Musk aveva ‘esordito’ con la nuova quotazione a seguito di uno split con rapporto di 3 a 1 e con il prezzo passato dai circa 900 ai 300 dollari, ma l’accoglienza del mercato non ha lasciato grandi tracce.

Dopo uno scatto veloce (+1%) a seguito della campanella di Wall Street, la chiusura di seduta aveva visto le azioni Tesla cedere lo 0,35%, a 296 dollari, a fronte di una seduta positiva a New York, con il Nasdaq cresciuto dell’1,6%.

Dopo l’apertura del pre-market odierno, inoltre, la musica sembra non cambiare, e in attesa dell’apertura ufficiale della borsa il titolo cede lo 0,20%.

“Nel tipico stile buy-the-rumor, sell-the-news, gli investitori tendono a ridurre drasticamente gli acquisti di azioni frazionate nelle settimane successive alla data di divisione effettiva, provocando un rallentamento dello slancio dei prezzi”, spiegano gli analisti di Vanda Research in una nota.

Il frazionamento

Dalla giornata di ieri ogni azionista registrato entro il 17 agosto aveva ricevuto un dividendo di due azioni ordinarie aggiuntive per ciascuna azione allora detenuta.

L’operazione era stata annunciata lo scorso 10 giugno e l’approvazione da parte dell’assemblea degli azionisti era arrivata lo scorso 4 agosto, mentre il giorno seguente ne venivano pubblicati i dettagli.

Secondo Callie Cox, analista di eToro, “Tesla sa che deve mantenere la propria influenza sugli investitori retail, soprattutto dopo che nell’ultimo anno i piccoli investitori hanno mostrato i muscoli”.

In effetti, il frazionamento ha diffuso ottimismo sul titolo della casa di Elon Musk, il quale ha guadagnano circa il 25% dal momento dell’annuncio, anche se da inizio anno il bilancio resta nettamente negativo (-18%).

Per Tesla non si tratta del primo split, in quanto nel 2020 il produttore di veicoli elettrici aveva diviso le sue azioni con un frazionamento 5 a 1 a partire dal 31 agosto di quell’anno.

Quel frazionamento aveva portato ad un aumento degli acquisti, con gli investitori che ‘correvano’ a comprare 209,3 milioni di dollari di titoli, in forte aumento rispetto ai 156,5 milioni della sessione precedente (dati Vanda track).

Aspetti positivi e negativi

Il frazionamento punta a rendere più ‘alla portata’ dei trader il titolo. “Quando le azioni vengono scambiate e suddivise in un rapporto ‘confortevole’, gli investitori di tutti i giorni possono permettersi più facilmente di acquistare una parte della società”, conferma Lindsey Bell, chief money & markets strategist di Ally.

Questo, “genera più interesse per le azioni e più interesse significa più persone che negoziano le azioni”, aggiunge Bell.

Nonostante il frazionamento, “l’attuale valutazione di Tesla rimane impegnativa”, sottolineano gli analisti di Citi, soprattutto se si considera che le poche altre società che hanno raggiunto una capitalizzazione di mercato simile lo hanno fatto generando annualmente in media circa 100 miliardi di dollari di profitto lordo”, mentre “l’utile annuo di Tesla invece nella prima metà dell’anno si è attestato a 20 miliardi di dollari, evidenzia l’azienda”.

Pertanto, questi esperti ritengono le azioni della casa automobilistica “sovraprezzate” e potrebbero “crollare di oltre il 50%”: mantengono un rating ‘sell’, con prezzo obiettivo di 424 dollari.

Gli altri split

Nonostante la pratica del frazionamento non influisca sulla capitalizzazione di mercato totale della società coinvolta, visto che il prezzo di ogni azione riflette lo split, storicamente le divisioni sono seguite da un miglioramento delle performance dei titoli.

Uno studio di Bank of America calcola che dal 1980 le azioni scisse hanno guadagnato in media il 25% in un anno, rispetto ad una crescita del 9% del mercato.

Nel corso di quest’anno anche Amazon e Alphabet hanno deciso di effettuare un frazionamento delle loro azioni, in questo caso con un rapporto di 20 a 1, anche se in entrambi i casi la loro performance dal frazionamento è stata negativa, condizionata anche dalle condizioni difficili di mercato.

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Codice: TSLA.US
Isin: US88160R1014
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