Tesla, ancora risultati negativi dalle vendite in Europa

Nonostante il silenzio degli ultimi mesi di Elon Musk sui temi politici, la concorrenza cinese e l’invecchiamento della gamma della casa automobilistica sembrano frenare ancora le vendite delle sue auto nel Vecchio Continente.
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Calano le vendite di Tesla in Europa
Restano con il freno tirato le vendite di Tesla in Europa, trend confermato dagli ultimi dati sulle immatricolazioni in Europa a novembre arrivati in queste ore dopo quelli di ottobre.
La difficoltà della casa automobilistica di Elon Musk resta evidente dalla performance in Francia, Danimarca e Svezia, dimezzatesi rispetto ad un anno prima, con l’eccezione della Norvegia.
In Francia la società ha venduto 1.593 unità, mostrando un crollo del 58%, in Danimarca le nuove auto immatricolate sono state 534, in calo del 49%, mentre in Svezia il tonfo è stato del 59%, a 1.466 unità. Calo limitato in Spagna, dove si è assistito ad una flessione del 5,56% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in netta controtendenza rispetto al raddoppio delle auto elettrificate riscontrato nel Paese iberico.
Infine, la sorpresa positiva della Norvegia dove le vendite sono triplicate, raggiungendo le 6.215 auto, battendo così il record annuale del Paese con un mese di anticipo.
Le problematiche europee
Le difficoltà di Tesla in Europa sono iniziate alla fine dello scorso anno quando Elon Musk si schierò apertamente con Donald Trump e con la destra politica europea, scatenando proteste in tutto il Continente. Negli ultimi mesi, Musk ha mantenuto un relativo silenzio sui temi politici, ma questo non ha portato ad una significativa ripresa in Europa, segnalando così problemi più profondi.
Gli analisti sottolineano la crescente concorrenza in un mercato europeo pieno di concorrenti, soprattutto da parte di nuovi operatori cinesi, e l'invecchiamento della gamma Tesla.
Per cercare di riprendere quota sul mercato, Tesla aveva presentato a ottobre le versioni più economiche del SUV Model Y e della berlina Model 3, quest'ultima non ancora disponibile in Europa.
I robotaxi convincono TD Cowen
Tesla sembra più concentrata sullo sviluppo delle nuove tecnologie come i robotaxi, apprezzati particolarmente dagli analisti di TD Cowen. Dopo i test drive effettuati nei vicoli autonomi di Tesla il broker ha confermato il target price di 509 dollari, con raccomandazione buy, che rappresenta un potenziale rialzo del 18% rispetto alla chiusura di venerdì scorso delle azioni Tesla (430,17 dollari). Il titolo ha guadagnato il 24,6% nel corso del 2025 e attualmente viene scambiato a un rapporto P/E di 296,5, riflettendo le alte aspettative degli investitori.
Il broker ha analizzato tre corse dei robotaxi di Tesla che hanno coperto oltre 64 km, al prezzo di 1,08 dollari per miglio (1,6 km).
Le corse sono state “impressionanti sotto ogni aspetto”, spiegano da TD Cowen, notando in particolare che il sistema autonomo ha gestito "molto bene" due scenari complessi che coinvolgevano veicoli di emergenza e un cantiere.
Sulla base di queste esperienze, la società ritiene che Tesla sembri essere sulla buona strada per iniziare a rimuovere i supervisori di sicurezza dalla sua flotta robotaxi di Austin entro la fine dell’anno.
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