Tesla ancora sotto inchiesta Sec mentre parte l’aumento di capitale

I continui sbalzi di prezzo di cui è ancora protagonista il titolo Tesla hanno portato la Securities and Exchange Commission (Sec) ad accendere nuovamente i suoi fari sulla società di Elon Musk.

L’autorità della borsa americana corrispondente all’italiana Consob, infatti, sta indagando sulle comunicazioni finanziarie e sui contratti della compagnia americana. In particolare, sarebbero sotto indagine i dati sulla produzione relativi alla Model 3, la nuova auto elettrica Tesla che punta al grande pubblico.

I fari della Sec si sono accesi dopo il rally partito nelle settimane scorse che avevano portato il titolo Tesla a superare i 900 dollari per poi scendere a quota 700. Ieri, però, il titolo ha ripreso a correre portandosi sopra gli 800 dollari.

Non è la prima volta che Tesla finisce nel mirino della Sec, in quanto già nel 2018 l’autorità si era mossa dopo l’annuncio fatto da Musk di voler delistare le azioni da Wall Street. L’inchiesta si era conclusa con una multa di 20 milioni di euro per la società e la decisione di inibire Musk per tre anni dal ruolo di Ceo.

I movimenti di mercato di Tesla, sospetta la Sec, potrebbero essere stati indotti a causa del previsto (ma non annunciato) aumento di capitale comunicato ieri, dopo che solo poche settimane prima Elon Musk aveva definito “superfluo” l’offerta di nuove azioni sul mercato.

Tesla ha annunciato ieri che lancerà l’offerta di 2.650.000 azioni con l’obiettivo di raccogliere 2 miliardi di dollari netti. Ufficialmente, Tesla punta a “rafforzare ulteriormente il bilancio, oltre che per altri scopi aziendali in genere”.

“La stima riguarda azioni dal costo pubblico di 767,29 dollari l'una, il prezzo di chiusura del 12 febbraio 2020”, spiegava la casa produttrice in una nota.

Tra le banche coinvolte nell’operazione ci sono Goldman Sachs, Morgan Stanley, Barclays, Bank of America, Citigroup, Credit Suisse, Deutsche Bank, Wells Fargo e Société Générale.

L’operazione bisserà l’aumento di capitale del maggio 2019 tramite il quale Tesla incassò 2,7 miliardi di dollari, superando di 700 milioni l’obiettivo fissato.

Nella comunicazione di Tesla in cui si annunciava l’operazione, lo stesso Elon Musk ha affermato di essere pronto a investire 10 milioni di dollari in nuove azioni. La stessa decisione è stata comunicata da un altro membro del cda, Larry Ellison, il quale sarebbe pronto a investire 1 milione di dollari.