Tesla, boom di vendite. Probabile un “Sell on news”


Battute le attese degli analisti: fra aprile e giugno consegnate 466.000 vetture, con un aumento dell’83% sullo stesso periodo del 2022. Raggiungibile l’obiettivo di 1,8 milioni di vendite nell’intero anno. Ma in Cina è fortissima la concorrenza di Byd.


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Si riduce il gap fra il numero di auto prodotte e quelle vendute

I risultati di vendita del secondo trimestre di Tesla premiano la strategia di taglio dei prezzi lanciata da Elon Musk a partire dallo scorso dicembre. I dati diffusi domenica 2 luglio dicono che nel periodo aprile-giugno Tesla ha consegnato 466.140 vetture, l’83% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il risultato supera del 4% le attese di Wall Street, dove gli analisti in media avevano previsto 448.350 vetture consegnate.

Sulla reazione che questi numeri innescheranno in Borsa si aprono scommesse contrapposte. Il dato sulle vendite è buono in assoluto ed è accompagnato da un altro elemento positivo tenuto in grande considerazione dagli analisti: il fatto che pur essendo stato il quinto trimestre consecutivo in cui il numero delle auto prodotte ha superato quelle vendute, il gap fra le due grandezze si è notevolmente ridotto. Se nel primo trimestre erano state sfornate 18.000 Tesla in più rispetto a quelle consegnate, nel secondo trimestre la differenza è scesa a 13.560 vetture. E’ da quando sono entrate in funzione le nuove fabbriche di Austin e di Berlino che, mese dopo mese, i piazzali di Tesla si vanno riempiendo di auto in attesa di essere vendute.

Possibile il “Sell on news” dopo un rialzo del 142% da inizio anno

C’è poi da tenere conto che l’azione Tesla ha alle spalle un rialzo portentoso. Dall’inizio dell’anno il titolo è salito del 142% e solo nell’ultimo mese del 20%. Si è creata quindi una situazione da manuale per applicare la regola del “Sell on news”, che spinge gli investitori a monetizzare i guadagni di una fase positiva all’arrivo di una buona notizia. Si vende, si portano a casa i profitti, e con calma si riconsidera se e quando tornare a investire sulla stessa società.

In Cina la leadership delle auto elettriche passa a Byd

Altro elemento importante per gli investitori è che Tesla, pur confermandosi il leader mondiale delle auto elettriche, deve fronteggiare un concorrente agguerrito e in forte crescita. I risultati del secondo trimestre hanno visto un boom di vendite della cinese Byd, la società che ha come primo azionista (con il 9% del capitale) la Berkshire Hathaway di Warren Buffett. Stamattina a Hong Kong l’azione Byd ha guadagnato oltre il 3% dopo che Byd ha comunicato i dati di vendita di giugno, che portano a 700mila il numero delle auto vendute (+98% sullo stesso del 2022) complessivamente nel trimestre, di cui 352mila full-electric e le altre ibride. Con questo dato Byd si conferma leader dei veicoli elettrici in Cina, Paese che rappresenta il secondo mercato per Tesla.

Oggi la Model Y costa il 28% in meno che a gennaio

E’ proprio per contrastare l’ascesa di Byd che Musk aveva iniziato sette mesi fa a tagliare i prezzi di vendita delle Tesla, prima in Cina, e poi in Europa e in Usa. Oggi la Model Y, la Tesla più venduta, si acquista negli Stati Uniti a partire da un prezzo base di 47.700 dollari, il 28% in meno dei 65.990 dollari di inizio gennaio. Inoltre Tesla è riuscita a fare in modo che negli Stati Uniti tutte le sue vetture possano beneficiare dei sussidi pubblici previsti dall’Ira (Inflation Reduction Act), che si traducono in un credito di imposta di 7.500 dollari per l’acquirente di una vettura elettrica.

L’accordo con Ford e GM sui supercharger

I buoni risultati di vendita del trimestre dovrebbero fugare le peggiori paure degli analisti sul fatto che Musk continuerà in forti riduzioni di prezzi per tagliare le gambe alla concorrenza. Anche perché, dopo gli accordi di maggio con Ford e General Motors, è interesse di Tesla che i suoi principali concorrenti vendano modelli elettrici. L’accordo ha sancito il fatto che dal 2025 le due Case storiche americane monteranno di serie sulle loro vetture elettriche la porta di ricarica Tesla, che darà accesso alla rete dei supercharger Tesla, in assoluto la più diffusa in America. Secondo il broker Piper & Sandler, questo accordo frutterà ogni anno entrate supplementari per Tesla pari a 3 miliardi di dollari entro il 2030.

Il 19 luglio i dati finanziari del secondo trimestre

Dopo i dati di vendita, gli analisti sono ora al lavoro per aggiornare le stime sui risultati finanziari del secondo trimestre, che saranno annunciati il 19 luglio. Intanto, l’obiettivo ufficiale di Tesla di arrivare a vendere più di 1,8 milioni di auto nel 2023 (da 1,3 milioni nel 2022) sembra a portata di mano. Oggi su 38 analisti che coprono Tesla 15 consigliano di comprare le azioni, cinque raccomandano di vendere e 18 hanno una posizione neutrale. La media dei target price è 208 dollari, superata di slancio dalle quotazioni attuali che sono del 20% più alte (261,77 dollari la chiusura di venerdì 30 giugno).

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Codice: TSLA.US
Isin: US88160R1014
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