Tesla, brusca frenata dopo il tweet di Elon Musk
La casa automobilistica aveva superato ieri i 1.200 miliardi di capitalizzazione dopo una chiusura in forte crescita, ma un tweet di Elon Musk di questa notte ha attirato le vendite sul titolo Tesla.
Ieri la società aveva annunciato l’avvio del programma dei Supercharger disponibili anche per le vetture non Tesla, con la sperimentazione iniziata nei Paesi Bassi.
La corsa di Tesla e la frenata
Frenata improvvisa per Tesla a Wall Street, dopo un rally che sembrava senza sosta e che aveva portato la casa automobilistica ad aggiornare i suoi record.
Ieri le azioni della casa di Elon Musk chiudevano con un guadagno superiore all’8%, crescita continuata nell’afterhours, anche se l’avvio del pre-market è caratterizzato dalle vendite a causa del tweet di Elon Musk.
Ieri i titoli Tesla avevano superato quota 1.200, aggiornando il loro massimo storico a 1.209 dollari, dopo un mese di ottobre da record (+43%).
Con questo nuovo balzo, la capitalizzazione di mercato di Tesla supera i 1.200 miliardi, dopo che già la settimana scorsa aveva sfondato il trilione di dollari.
Accordo con Hertz ancora da ufficializzare
Lo scatto della settimana scorsa che portava Tesla sopra il trilione di market cap arrivava a seguito dell’annuncio dell’acquisto di Hertz di 100 mila veicoli elettrici dalla società di Musk.
Lo stesso AD di Tesla, però, ha specificato in un tweet pubblicato questa notte che per ora “non è stato firmato alcun contratto”, provocando così le vendite nel pre-market odierno.
“Tesla sta affrontando più domanda che produzione”, spiegava Musk nel tweet, aggiungendo che la società venderà “solo auto a Hertz per lo stesso margine previsto per i consumatori” privati. Inoltre, concludeva l’imprenditore, “l’accordo con Hertz ha effetto zero sull’attività della società”.
Il tweet sembra voler smentire quanto comunicato dalla stessa Hertz in un comunicato, nel quale annunciava “un investimento significativo” per un ordine che potrebbe essere il più grande di sempre nell’industria delle e-car.
Hertz specificava che l’ordine dovrebbe essere completato entro la fine del 2022 e le prime berline Model 3 saranno disponibili sia negli USA che “in alcune parti d’Europa a partire da novembre”.
L’accordo, però, non prevede l’esclusività con Tesla: la società potrà quindi comprare vetture anche da altre case automobilistiche e la stessa Tesla potrà vendere le sue ad altri partner commerciali.
“Vogliamo lavorare con ogni produttore per aiutarli a lanciare veicoli elettrici e guidare questo passaggio all'elettrico”, sottolineava Mark Fields, AD di Hertz in carica solo da ottobre.
I Supercharger in Olanda
Tra le notizie che hanno spinto le quotazioni della casa automobilistica c’è l’avvio del progetto ‘Non-Tesla Supercharger’ annunciato ieri, con il quale la società mette a disposizione le proprie stazioni di ricarica a tutte le auto elettriche, aprendole così alle altre case produttrici.
Il progetto è attivo attualmente in soli 10 Supercharger nei Paesi Bassi, tra l’altro la nazione europea con il più alto numero di auto elettriche, e il prossimo passo potrebbe essere realizzato in Francia, Germania e Italia.
Dalla società hanno specificato che il costo della ricarica sarà superiore per chi non utilizza una Tesla, anche se la sottoscrizione di un abbonamento consentirà l’abbassamento dei prezzi.
“L'accesso a una rete di ricarica rapida ampia, conveniente e affidabile è fondamentale per l'adozione di veicoli elettrici su larga scala”, spiegavano dalla casa produttrice.
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