Tesla cerca il recupero a Wall Street dopo la denuncia alla SEC arrivata da un ex manager
La casa automobilistica di Elon Musk risulta sotto indagine da parte della SEC a causa di dubbi sulla sicurezza dei suoi pannelli solari, a rischio incendio secondo un ex manager della stessa società.
Tesla in recupero
Apertura di pre-market USA in recupero per Tesla, dopo il calo di ieri arrivato a seguito della notizia dell’indagine della Securities and Exchange Commission (SEC) americana.
La notizia aveva trascinato in basso il titolo Tesla, arrivato a cedere oltre il 5%, per poi recuperare nel finale di seduta e tornare sopra quota 1.000 dollari.
Oggi le azioni della casa di Elon Musk hanno iniziato gli scambi con una crescita del 3% a New York, lasciando presagire una giornata positiva al suono della campanella di Wall Street.
Il titolo proviene da quattro sedute negative consecutive che avevano portato il calo delle azioni Tesla al 13% nel solo mese di dicembre.
La denuncia alla SEC
La SEC, la commissione americana di controllo del mercato (la Consob USA) aveva aperto un’indagine su Tesla a seguito di una denuncia arrivata da un ex manager della stessa società, Steven Henkes.
L’ex manager accusava la casa automobilistica di non aver notificato adeguatamente ai suoi azionisti circa alcuni difetti presenti nei pannelli solari della auto.
Nella denuncia presentata alla SEC, Henkes accusava Tesla e SolarCity, che ha acquisito nel 2016, di non aver rivelato la propria “responsabilità ed esposizione a danni alla proprietà, rischio di lesioni agli utenti, incendio ecc. agli azionisti” prima e dopo l'acquisizione.
Le ricostruzioni della Reuters raccontano che Henkes, in sede di denuncia, ha dichiarato di aver suggerito alla direzione della società l’eliminazione dei pannelli di SolarCity, in quanto questi sono soggetti a prendere fuoco e di informare i consumatori.
Dopo che i suoi avvertimenti erano stati ignorati, Henkes presentava l’esposto alla SEC e dopo aver richiesto informazioni all’autorità sullo stato dell’inchiesta, questa confermava che “l’indagine di cui si cercano i documenti è ancora attiva e in corso”.
I precedenti dubbi sulla sicurezza
Tra le accuse di Henkes alla società rientra anche quella di averlo licenziato nel 2020 per rappresaglia, proprio dopo aver sollevato preoccupazioni sulla sicurezza dell’impianto. Alcuni dubbi sulla sicurezza dei pannelli, infatti, erano già emersi in passato, ma si tratta della prima volta in cui viene aperta ufficialmente un’indagine.
Già nel 2019, Walmart aveva avviato una causa contro Tesla accusando alcuni suoi impianti solari installati sui tetti degli store di aver causato sette incendi.
Tesla aveva negato qualsiasi colpa nell’accaduto e alla fine si era giunti ad un accordo, evitando la causa legale.
Dal New York Times, inoltre, scrivevano che gli ingegneri della società avrebbero sollevato dubbi sulla sicurezza del sistema di guida autonomo a cui lavora Tesla, mentre il pilota automatico è già sotto indagine da parte della National Highway Traffic Safety Administration.
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