Tesla e Nio al pit stop per ricaricare le batterie. Ecco il certificate giusto per approfittarne.


L’auto elettrica ha le batterie scariche, almeno in Borsa. Tesla è crollata del 36% dai massimi del 25 gennaio e la rivale cinese Nio (per la verità circa un decimo di Tesla) del 42%. Buona occasione di acquisto dopo la pesante correzione oppure lo scenario di fondo è cambiato?


Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Certificate di Vontobel con Isin DE000VQ5JDP6

L’auto elettrica ha le batterie scariche, almeno in Borsa. Tesla è crollata del 36% dai massimi del 25 gennaio e la rivale cinese Nio (per la verità circa un decimo di Tesla) del 42%. Buona occasione di acquisto dopo la pesante correzione oppure lo scenario di fondo è cambiato?

Spesso in Borsa non è necessario rispondere a questa domanda esponendosi a scommesse difficili e rischiose, soprattutto a fronte di titoli che paiono impazziti: Tesla, ieri pomeriggio guadagnava oltre il 10%, per poi chiudere a -5,8%  e segnare in after Hour un +2%.

Meglio prenderla più soft cavalcando la volatilità e non rimanendone vittime, ad esempio con un certificate che offre una protezione profonda con barriere ancora distanti il 40% circa dai prezzi attuali e che distribuisce cedole fino al 17% annuo fino anche a  cali dell’85% dei sottostanti dal livello iniziale.

Il cash collect express di Vontobel con Isin DE000VQ5JDP6 su Tesla e NIO stacca premi trimestrali con memoria del 4,255% (17,02% annuo) se nessuno dei sottostanti a scadenza sarà crollato dell’85%.

In particolare le barriere dei premi con memoria sono decrescenti del 5% ogni trimestre dal 50% della prima data di valutazione al 15% dell’ultima. Proprio grazie all’effetto memoria sarà sufficiente che l’ultima condizione, ovvero che nessuno dei due titoli sia crollato dell’85% a scadenza, per ricevere tutti gli eventuali premi non incassati in precedenza.

Dopo i primi 6 mesi (a settembre)  scatta la possibilità di rimborso anticipato a 1.000 euro. Durata 24 mesi. A scadenza barriera di protezione profonda che protegge il capitale fino a cali del 50% dei sottostanti dal livello iniziale.

Qui sotto una tabellina per segnalare i livelli di riferimento:

La debolezza di Tesla e Nio

Per spiegare la debolezza di Tesla e Nio, gli esperti segnalano il boom della produzione di auto elettriche da parte delle concorrenti, Volkswagen, Gm, Stellantis, Ford, eppure non si tratta di una novità.

Più verosimile a giustificare il calo dei due titoli è  il forte rialzo dei tassi Usa, con il rendimento del decennale schizzato sopra l’1,6% che sta sgonfiando molte posizioni a leva sui titoli che hanno corso di più l’anno passato. La correzione, infatti, sta coinvolgendo tutti i tech americani protagonisti di un ottimo 2020. Tesla ha chiuso l’anno passato con un +734%, Nio +1.112%.

Di seguito le performance nell’ultimo mese dell’indice Fang+ che raccoglie i 10 maggiori titoli tech Usa:

Da parte sua l’eccentrico Elon Musk non è stato a guardare il suo titolo crollare, nell’ultima settimana Musk avrebbe perso circa 27 miliardi per il calo di Tesla.

L’imprenditore sudafricano ha ripreso a fare una delle cose che gli riesce meglio: lo story telling sul futuro glorioso del del gruppo. Sabato 6 marzo, cinguettando da Twitter, ha promesso l’arrivo imminente (aprile) del Cybertruck, l’atteso pick-up targato Tesla che dovrebbe contrastare il best in class l’ F-150 della Ford.

Dietro nomi pomposi girano numeri da capogiro. Nel 2019 la serie F della Ford ha generato 42 miliardi di ricavi (un paragone? il solo i-Phone ha registrato vendite per 52 miliardi). Stiamo parlando prodotti che da soli occupano fette di mercato enormi e che, in caso di successo, sarebbero in grado di duplicare i numeri di Tesla che ha chiuso il 2020 con 31,5 miliardi di fatturato.  Oggi su Tesla si aggiungono i rumors riportati da Bloomberg un nuovo progetto “segreto” per costruire un accumulatore di elettricità da 100 Megawatt in Texas.

Perchè il investire con il certificate DE000VQ5JDP6

Ma la domanda persiste, al di là degli affascinati progetti di Musk, esporsi con un certificate su Tesla e Nio, anche con protezioni profonde può bastare per proteggere l’investimento su due tra i titoli più volatili del mercato?

Per Tesla gli analisti prevedono un fatturato 2021 di 48 miliardi di dollari, dai 31,5 miliardi del 2020, con una proiezione in crescita a 62 miliardi nel 2022. L’utile 2021 è previsto a 3,2 miliardi, dai 720 milioni del 2020. Nel 2022 i profitti netti dovrebbero superare i 5 miliardi di dollari.

Le raccomandazioni degli analisti che seguono il titolo si equidistribuiscono con 13 buy (acquistare il titolo), 15 hold (mantenerlo in portafoglio) e 12 sell con un prezzo obiettivo a 600 dollari ben sopra il livello di barriera, in linea con i 578 di ggi.

Anche Nio, la rivale cinese di Tesla, che sta ottenendo forte attenzione da Pechino, interessata a tagliare drasticamente i livelli di inquinamento, vanta una buona reputazione tra gli analisti. Le stime riportate da Bloomberg per quest’anno prevedono un fatturato a 5,233 miliardi di dollari più del doppio dai 2,358 del 2020, l’Ebitda, però, dovrebbe rimanere negativo per 355 milioni di dollari, con una perdita per azione di 0,37 dollari la metà del 2020.

Gli analisti sono ottimisti sul titolo con 15 raccomandazioni buy (acquistare il titolo), 7 Hold (tenerlo in portafoglio) e solo due consigli di venderlo a fronte di un target price medio a 63,2 dollari ben superiore al prezzo di oggi che è di 36,18 dollari.

Sia per Tesla che per Nio i target price medi del consensus Bloomberg sono superiori ai livelli iniziali del certificate.

Conclusioni

Riassumendo i punti di forza di questo prodotto sono:

  1. un prezzo che oggi quota ampiamente sotto la pari a 933 euro
  2. un flusso cedolare condizionato elevato, oltre il 14% annuo
  3. barriere profonde, per le cedole che possono arrivare al 15% e per il capitale al 50% del livello iniziale.

I contro sono la forte volatilità dei due sottostanti che, reduci da ottime performance nel 2020 e nonostante il crollo dell’ultimo mese, possono ancora riservare sorprese negative.

Uno scenario interessante potrebbe essere quello del rimborso anticipato già a settembre, in caso di recupero dei sottostanti sopra il livello iniziale, l’investitore porterebbe a casa un 67 euro di capital gain ( 67 su 933 euro di acquisto, 7,1%) e due cedole da 42,55 euro (85,1 su 933 di acquisto, 9,1%) 16,2% in  6 mesi.

Ricordiamo di leggere sempre il prospetto informativo il Kid e il prospetto di base reperibili sul sito dell’emittente.

Gli investimenti in certificate possono comportare l’intera perdita dell’investimento, in caso di default dell’emittente o (per questo prodotto) azzeramento anche di un solo sottostante. Su una scala di rischio da 1 a 7, questo prodotto è classificato con rischio 7, data l’elevata volatilità dei sottostanti.

Seguici su Telegram

Idea di investimento
Possibile premio del 13% annuo con il certificate su BPER, Banco BPM e FinecoBank
Sottostanti:
BPER Banca SpABanco BPMFinecoBank Banca Fineco S.p.A
Rendimento p.a.
13%
Cedole
3,25% - €32,50
Memoria
si
Barriera Cedole
60%
ISIN
DE000VM75125
Emittente
Vontobel
Comunicazione Pubblicitaria
Fucina del Tag è un partner marketing di Vontobel
Maggiori Informazioni

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy

I titoli citati nell'Articolo

Titolo:
Codice: TSLA.US
Isin: US88160R1014
Rimani aggiornato su: Tesla

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Maggiori Informazioni

Titolo:
Codice: NIO.US
Isin: US62914V1061
Rimani aggiornato su: Nio

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Maggiori Informazioni