Tesla, Elon Musk pronto ai licenziamenti


Indiscrezioni di stampa rivelano che il Ceo della casa automobilistica avrebbe già licenziato due dirigenti e sarebbe pronto a nuovi tagli per centinaia di dipendenti.


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Elon Musk licenzia

Non basta il ‘doppio colpo’ di Elon Musk a far dimenticare i ‘conti orribili’ del primo trimestre di Tesla e l’imprenditore starebbe decidendo alcuni licenziamenti con lo scopo di cercare di porre rimedio al calo delle vendite.

A rivelare l’indiscrezione è stato il quotidiano The Information, secondo il quale un’e-mail inviata da Musk avrebbe dato il ‘ben servito’ a due alti dirigenti, ovvero Rebecca Tinucci, direttrice senior del settore Supercharger del produttore di veicoli elettrici, e Daniel Ho, responsabile del programma per i nuovi veicoli, lasceranno Tesla oggi stesso.

Musk intenderebbe anche licenziare tutti coloro che lavorano per i due manager, inclusi circa 500 dipendenti impegnati nel gruppo Supercharger, sempre secondo The Information, ma non è chiaro quanti dipendenti lavorino per Ho. Inoltre, il team di public policy di Tesla, guidato dall'ex dirigente Rohan Patel, sarà sciolto.

“Si spera che queste azioni rendano chiaro che dobbiamo essere assolutamente rigorosi nella riduzione degli organici e dei costi”, scriveva Musk nell'e-mail, e, “mentre alcuni dirigenti stanno prendendo la cosa sul serio, la maggior parte non lo sta ancora facendo”.

Tesla, che aveva 140.473 dipendenti a livello globale alla fine del 2023, non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento della Reuters.

Il giudizio degli analisti sul Full Self-Driving (FSD)

Se la notizia del ‘blitz’ in Cina effettuato da Musk aveva spinto il titolo fino a chiudere con un +15% la seduta di ieri, oggi le azioni della società cedono il 2% nel pre-market USA, restando ancora sotto quota 200 dollari.

La società aveva ricevuto l’approvazione preliminare dalle autorità di regolamentazione cinesi per introdurre nel gigante asiatico il suo software avanzato di assistenza alla guida, noto come Full Self-Driving (FSD), ottenuta a seguito di una visita inaspettata di Musk nel maggior mercato della società al di fuori degli Stati Uniti. Tesla utilizzerà la tecnologia di mappatura e navigazione di Baidu, una delle principali società tecnologiche cinesi, per implementare la sua soluzione FSD nel Paese.

“Tesla ha storicamente concentrato la sua ricerca e sviluppo FSD sul Nord America. Anche se crediamo che gran parte dell’ingegneria realizzata dalla casa automobilistica sarebbe applicabile a livello globale, ritieniamo che la società avrebbe bisogno di miglioramenti locali per il prodotto”, evidenziano in una nota gli analisti di Goldman Sachs. “È importante sottolineare che Tesla dovrà anche adeguarsi alle norme governative sull’accesso ai dati, sulla localizzazione e sull’intelligenza artificiale, che potrebbero complicare la condivisione della tecnologia all’interno e all’esterno della Cina”, hanno aggiunto.

Dalla banca statunitense ritengono inoltre che la velocità e la portata dei miglioramenti di Tesla al suo prodotto FSD saranno cruciali nel determinare il suo impatto sulle attività dell’azienda in Cina. Ciò include le vendite dirette di questa tecnologia, il suo ruolo nell’incentivare le vendite di automobili e il potenziale per la concessione di licenze.

Inoltre, aggiungono, sebbene FSD non sia ancora un prodotto completamente non supervisionato, l’applicazione di reti neurali end-to-end da parte di Tesla “potrebbe consentirle di sviluppare il prodotto più velocemente rispetto alla nostra visione di base”.

Anche gli analisti di Wells Fargo condividono osservazioni più caute sull’aggiornamento della FSD e ritengono che il “tempismo sia scadente” per il colosso dei veicoli elettrici “poiché la spinta più aggressiva dell’azienda in termini di FSD e robotaxi probabilmente non farà altro che aumentare le preoccupazioni dei regolatori”.

Da Citi ritengono che la provvisoria approvazione della FSD in Cina sia uno sviluppo positivo per la casa automobilistica, in quanto potrebbe migliorare la posizione competitiva dell’azienda nel più grande mercato automobilistico del mondo. “Date le recenti pressioni che Tesla ha dovuto affrontare in Cina, questo è uno sviluppo positivo”, hanno scritto gli analisti.

“Detto questo, l’impatto sulla domanda futura è discutibile dato il numero di sistemi L2+ concorrenti che già esistono in Cina (non è chiaro come FSD si confronterà con questi) e non è chiaro quando FSD potrà effettivamente essere implementato date le condizioni riportate che devono essere soddisfatte, "hanno aggiunto.

Tra i giudizi degli esperti, 19 broker su 50 interpellati da LSEG valutano il titolo Tesla ‘Buy’ o superiore, 21 ‘Hold’ e 10 ‘Sell’ o inferiore, mentre il loro target price mediano è di 167,83 dollari.

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