Tesla frena dopo il rally di ieri

Il balzo di ieri della società di Elon Musk aveva portato la sua capitalizzazione di mercato oltre i 150 miliardi di dollari ma oggi il titolo sembra poter aprire la seduta di Wall Street in negativo.
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Tesla frena
Tesla ancora sotto i riflettori dopo il rally del titolo di ieri arrivato a seguito dei risultati trimestrali ma oggi il titolo frena nel pre market e l’ultima seduta della settimana potrebbe tingersi di rosso.
Ieri le azioni della casa di Elon Musk avevano terminato a +21,92%, il miglior guadagno ottenuto in un solo giorno dal maggio 2013, portando così la capitalizzazione di mercato della società a 150 miliardi di dollari e tingendo di verde la performance del titolo da inizio anno, ora ad un +5%, quando fino a mercoledì era in perdita del 14%. Oggi, però, è arrivata la frenata e nella mattinata e azioni cedono oltre il 2%, intorno quota 254 dollari, nonostante i future sul Nasdaq scambino sopra la parità (+0,10%).
La giornata di Elon Musk
Da un punto di vista economico la giornata è stata molto positiva per Musk, principale azionista di Tesla, il cui patrimonio è aumentato di 26,4 miliardi solo ieri, ora arrivato a 269,8 miliardi e ancora primo nella classifica di Forbes delle persone più ricche al mondo, aumentando il suo vantaggio sul secondo a oltre 55 miliardi.
Nelle stesse ore, però, Musk avrebbe ricevuto una lettera dal dipartimento di Giustizia statunitense, in cui lo si avvertiva che il suo compitato di azione politica a favore di Donald Trump, di cui il vulcanico imprenditore è uno dei principali donatori politici, potrebbe infrangere la legge con l’assegnazione di 1 milione di dollari ad alcuni elettori degli stati in bilico.
Analisti alzano il target price
Dopo la trimestrale, gli analisti di Morningstar hanno alzato il target price sul titolo Tesla da 200 a 210 dollari, valore inferiore del 15% rispetto alla quotazione attuale, mantenendo il rating a 3 stelle.
Se “nel primo semestre, i margini di profitto dell’azienda americana hanno toccato i minimi degli ultimi anni, in gran parte a causa della crisi del settore automobilistico, nel terzo trimestre, invece, il segmento auto di Tesla ha generato un’espansione del gross margin di 160 punti base, raggiungendo quota 20,1%, grazie alla crescita delle consegne, alla riduzione dei costi per veicolo, compresi quelli delle materie prime, e all’aumento dei ricavi del software di guida autonoma”, scrive Seth Goldstein di Morningstar. “A nostro avviso, i risultati indicano che nella prima metà del 2024 Tesla ha toccato probabilmente il punto più basso in termini di profittabilità, mentre prevediamo che anche nel quarto trimestre il gross margin superarà la soglia del 20%”, ha aggiunto l’esperto.
Goldstein prevede che “le consegne nel 2025 cresceranno a un tasso attorno al 5%, ben al di sotto delle previsioni di crescita del 20%-30% indicate dall’amministratore delegato Elon Musk. Tuttavia, ci aspettiamo un progresso a due cifre delle consegne nel 2026”.
Tra gli altri broker che hanno alzato il prezzo obiettivo su Tesla ci sono Truist Securities, Jefferies e Cantor Fitzgerald. Truist lo ha aumentato a 238 dollari grazie al miglioramento dei margini lordi e dell'EPS, mentre Jefferies lo ha incrementato a 195 dollari, prevedendo ricavi del terzo trimestre di 19,9 miliardi. Anche Cantor Fitzgerald ha alzato il tp, portandolo a 255 dollari, riflettendo i maggiori margini lordi dell'azienda e la riduzione delle spese operative.
Gli scettici
Non tutti gli analisti, però, sono ottimisti sulle prospettive di Tesla. Ryan Brinkman di JP Morgan è più scettico e ha aumentato leggermente il suo obiettivo a 135 dollari, che rimane comunque del 36,8% inferiore rispetto all'ultimo prezzo di chiusura. L’esperto avverte che i fattori di crescita dietro i risultati di Tesla, come le vendite di crediti di carbonio e i forti guadagni nel capitale circolante, non sono sostenibili.
Anche Jeff Osborne di TD Cowen e Emmanuel Rosner di Wolfe esprimono anche opinioni caute. Osborne fissa un target di 180 dollari, una diminuzione del 15,6%, osservando i miglioramenti nei margini di profitto, mentre Rosner sottolinea l'importanza di riaccendere la crescita nel settore automobilistico di Tesla e nella tecnologia di guida autonoma completa.
Infine, Adam Jonas di Morgan Stanley e gli analisti di Goldman Sachs, tra cui Mark Delaney, mantengono rispettivamente rating ‘overweight’ e ‘neutral’, ma esprimono dubbi sulla sostenibilità della crescita e dei margini a lungo termine, in particolare riguardo agli investimenti nell’Intelligenza Artificiale e nella tecnologia di guida autonoma completa (FSD).
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