Tesla, la rottura Musk-Trump può beneficiare il titolo? Le previsioni degli analisti

Le azioni della casa automobilistica restano preda della volatilità a Wall Street e in queste ore gli esperti di Baird hanno declassato il titolo della società e altri analisti sottolineano l’importanza degli appalti pubblici per l’azienda.

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Quotazione Tesla oggi

Focus degli analisti su Tesla, ancora alle prese con i contrasti tra il Ceo Elon Musk e il Presidente degli Stati Uniti.

Ieri gli analisti di Baird hanno declassato il titolo Tesla da outperform a neutral, con un target price fissato a 320 dollari, decisione arrivata dopo che le azioni della casa automobilistica hanno guadagnato il 32% nel secondo trimestre, nonostante il -18% dallo scorso 27 maggio. Oggi le azioni Tesla hanno aperto la seduta di Wall Street con un calo del 3%, scendendo così a 284 dollari.

Gli esperti del broker attribuiscono parte della recente performance positivo del titolo all’attesa per il prossimo lancio di Tesla di un veicolo più economico e di un servizio robotaxi previsto per giugno. Tuttavia, hanno espresso scetticismo riguardo ai commenti ottimistici di Elon Musk sul tasso di crescita del robotaxi, suggerendo che queste aspettative potrebbero essere già riflesse nell’attuale prezzo delle azioni.

Il legame con Trump

Nella loro analisi, il team di Baird ha anche evidenziato che la (ex) connessione di Musk con il Presidente Donald Trump aveva introdotto una notevole incertezza nelle prospettive della società, relazione considerata nella loro decisione di declassare il rating del titolo.

La relazione sembra essersi interrotta dopo che Musk aveva criticato il disegno di legge fiscale dell'amministrazione (il celebre Big Beautiful Bill), per poi accusare Trump sul caso Epstein. In risposta, il Presidente repubblicano ha minacciato la revoca dei sussidi federali e dei contratti governativi alle aziende legate a Musk, tra cui Tesla e SpaceX.

Il disegno di legge prevede l'abolizione dei crediti d'imposta fino a 7500 dollari per i veicoli elettrici. Per Tesla, questo potrebbe tradursi in un impatto negativo stimato di 1,2 miliardi di dollari l'anno.

Gene Munster di Deepwater Asset Management ha commentato i potenziali impatti da questo conflitto, suggerendo che potrebbe esercitare pressione sulle azioni Tesla nel breve termine ma non influenzare il potenziale a lungo termine del servizio robotaxi.

“Sebbene Tesla abbia recuperato parte delle perdite, crediamo che i rischi reputazionali e normativi possano rimanere molto elevati. La forte dipendenza del gruppo da incentivi pubblici espone a vulnerabilità in caso di discontinuità politica. Lo scontro Trump/Musk mette in luce quanto le grandi aziende siano esposte ai rischi esogeni legati al contesto politico. Per Tesla e l'intero settore EV, la sfida sarà costruire modelli di business migliori, più efficienti e redditizi e meno legati a incentivi statali, in grado di affrontare un contesto regolatorio in rapido mutamento”, secondo Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia.

“Crediamo che anche gli altri produttori EV, come Rivian e Lucid, possano avere ricadute significative”, aggiunge l'analista.

Investimento a lungo termine

Nonostante il declassamento, gli analisti di Baird considerano ancora Tesla un investimento fondamentale a lungo termine, anche se hanno scelto di adottare un approccio più cauto nel breve termine, allontanandosi dalla loro precedente posizione.

In attesa della trimestrale in programma a giugno, la società di Musk mantiene una solida salute finanziaria con un indice di liquidità di 2, indicando una buona liquidità per far fronte agli obblighi a breve termine.

Overweight da Morgan Stanley

Per Morgan Stanley le azioni Tesla possono arrivare a 410 dollari e i suoi analisti mantengono il rating a overweight nonostante le difficoltà a breve termine derivanti dalla disputa Musk/Trump.

MS ha affermato che l’eliminazione graduale dei crediti d’imposta per i veicoli elettrici, come delineato nel disegno di legge Big Beautiful Bill, non è rilevante per le prospettive a lungo termine di Tesla.

Anche secondo il broker il precedente rally di Tesla è stato probabilmente guidato dalla promessa di Musk di allontanarsi dal governo e dedicare più tempo a Tesla, mentre la maggiore attenzione politiche avrebbe “temporaneamente alienato clienti su più fronti dello spettro politico”, creando ulteriore pressione sulla domanda. Le vendite sono crollate nei trimestri recenti poiché l’azienda ha affrontato il contraccolpo dei consumatori per le azioni politiche di Musk e per l’aumentata concorrenza da parte di grandi aziende cinesi come BYD.

Prospettive positive per MS

Nonostante queste problematiche, MS ritiene che le prospettive a lungo termine per Tesla rimangano positive: "Mentre le emozioni sono forti, non siamo convinti che i vettori a lungo termine che guidano il valore del titolo siano cambiati in questo caso".

"Leadership nell’IA, autonomia/robotica, produzione, riarchitettura della catena di approvvigionamento, energia rinnovabile, infrastrutture critiche... Tesla detiene ancora molte carte preziose che sono in gran parte apolitiche, a nostro avviso", scrivono gli esperti, considerando anche l’AI della società, la robotica e le auto a guida autonoma come elementi che porteranno l’azienda nella prossima fase di crescita.

Tuttavia, gli analisti avvertono che Tesla probabilmente registrerà una volatilità nel breve termine e che il titolo potrebbe scendere ulteriormente nelle prossime settimane.

Buy da altri analisti

Raccomandazione d’acquisto da parte di Itay Michaeli, analista di TD Cowen, con target price a 330 dollari. L’esperto del broker sottolinea l’importanza della realizzazione dei prossimi obiettivi di consegna per Tesla, mentre restano le incertezze politiche.

In un rapporto pubblicato il 3 giugno, Piper Sandler ha mantenuto un rating buy sul titolo con un obiettivo di prezzo di 400 dollari.

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Aziende citate nell'Articolo

Titolo:
Codice: TSLA.US
Isin: US88160R1014
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