Tesla: la valutazione record è appesa al successo del robo-taxi

Tesla: la valutazione record è appesa al successo del robo-taxi

Con un P/E di 198 volte, il titolo è tra i più cari di Wall Street. Il lancio del servizio autonomo ad Austin, in programma il 22 giugno, deve trasformarsi in realtà industriale scalabile, altrimenti le attese di mercato rischiano di sgonfiarsi in fretta.

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Il 22 giugno la presentazione ufficiale ad Austin

È fissata per il 22 giugno ad Austin, Texas, la presentazione ufficiale del servizio robo-taxi Tesla. Un momento molto atteso da investitori e appassionati di tecnologia, che potrebbe segnare una svolta nella mobilità urbana. Ma a pochi giorni dall’evento, emergono segnali contrastanti: lo stop produttivo nello stabilimento di Austin, proteste locali e preoccupazioni sulla sicurezza delle tecnologie utilizzate smorzano l’euforia del mercato.

Secondo quanto riportato da Business Insider, Tesla interromperà per una settimana, a partire dal 30 giugno, la produzione dei modelli Cybertruck e Model Y nella gigafactory texana. Si tratta di uno stop per manutenzione, ma è il terzo in meno di un anno e ha subito colpito il titolo in Borsa, che martedì 17 giugno ha perso quasi il 4%, chiudendo a 316,28 dollari. Una flessione che ha annullato i guadagni delle due sedute precedenti, in un contesto già appesantito da tensioni geopolitiche e dalla recente prudenza degli analisti.

Nel nuovo servizio per ora non sarà impegnato il Cyebercab

Il nuovo servizio di robo-taxi non si baserà sul Cybercab, il nuovo modello di auto totalmente autonoma che Musk ha presentato a ottobre e che ancora non è pronto. Saranno utilizzate, invece, una decina di Model Y dotate dell’ultima versione del software “Full Self-Driving” (FSD), ancora non rilasciato al pubblico in modalità completamente autonoma. I veicoli opereranno soltanto in un’area circoscritta di Austin e saranno monitorati da remoto. L’obiettivo dichiarato da Musk è espandere rapidamente la flotta fino a 1.000 unità, per poi lanciare il servizio anche in altri Stati USA.

Le incognite del progetto sono ancora molte. Secondo la National Highway Traffic Safety Administration, il sistema FSD di Tesla, che oggi viene offerto ai clienti come optional premium e che prevede comunque la presenza di un umano vigile dietro al volante, è stato coinvolto in centinaia di incidenti, decine dei quali mortali. Diverse associazioni per la sicurezza hanno già protestato contro il lancio del programma ad Austin, sottolineando i rischi della guida autonoma e criticando l’eccessiva enfasi commerciale a discapito della sicurezza.

Le aspettative sul robo-taxi già incorporate nel prezzo di Borsa

A Wall Street negli ultimi mesi il dibattito su Tesla ha avuto due focus: l’impegno politico di Musk e l’attesa per l’annuncio del robo-taxi e del nuovo sistema a guida totalmente autonoma. Dall’inizio dell’anno le quotazioni sono scese del 21%, anche se la performance a 12 mesi è un rialzo del 71%. Molti analisti giudicano che le aspettative sul robo-taxi siano già largamente incorporate nel prezzo. Il titolo è scambiato a un rapporto prezzo/utili (P/E sull’utile previsto nel 2025) di circa 198 volte, contro una media di 28 volte per l’S&P 500.

Secondo alcuni analisti, grazie al robot-taxi i ricavi di Tesla saliranno dai 98 miliardi di dollari del 2025 a 142 miliardi di dollari nel 2027 e l’utile per azione (Eps) crescerà di oltre il 40% all'anno nei prossimi due anni. Sono queste previsioni che sostengono la valutazione stellare di Tesla. Ma è necessario che il piano robo-taxi risulti pienamente convincente e venga eseguito senza intoppi.

Sono anni che Musk annuncia un’imminente auto a guida autonoma, ma finora non è riuscito a mantenere la promessa. Dal 2016, quando aveva previsto che entro il 2017 sarebbe stato possibile effettuare viaggi autonomi “coast-to-coast” negli Usa, ha ripetutamente mancato le scadenze. In particolare, il progetto pilota di Austin sarà fortemente limitato da confini geografici e si baserà su un supporto virtuale, segnando un allontanamento dalle precedenti promesse di guida autonoma senza supervisione nei veicoli dei clienti.

In più Tesla non sarà il primo operatore di robo-taxi, perché Waymo, società del gruppo Alphabet (Google), è già all’opera da diversi mesi in quattro città degli Usa dove realizza in media 200.000 corse pagate alla settimana.

Le opinioni degli analisti spaziano da un eccesso all’altro

Le opinioni tra gli analisti sono profondamente divergenti: Alexander Potter di Piper Sandler ha appena confermato il giudizio Buy con target a 400 dollari, mentre Garrett Nelson di CFRA è più cauto con rating Hold e target a 320 dollari. Colin Langan di Wells Fargo è decisamente pessimista: la sua raccomandazione è Sell con un target price di 120 dollari, a causa soprattutto del continuo rallentamento delle vendite di Tesla.

Su 47 analisti che coprono il titolo, 21 consigliano di comprare le azioni e 10 raccomandano di vendere. La media dei target price è 301 dollari (-4% rispetto alla chiusura di ieri).

Per quanto riguarda le vendite, le previsioni degli analisti raccolte da FactSet per il secondo trimestre indicano consegne intorno alle 400.000 unità, in calo del 10% rispetto allo stesso periodo del 2024, dopo un calo del 13% nel primo trimestre.

A fronte di un mercato EV sempre più competitivo e un rallentamento, Tesla punta ora con forza sul software e sulla robotica per sostenere la crescita futura.

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Aziende citate nell'Articolo

Codice: TSLA.US
Isin: US88160R1014
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