Tesla: Maxicedola del 20% anche senza rally

31/07/2020 05:00
Tesla: Maxicedola del 20% anche senza rally

Il mercato delle auto in questo periodo sta pagando la crisi covid, sia con per i blocchi imposti sulla produzione che con il calo delle vendite.

In questo clima osserviamo la pazza corsa del titolo Tesla che nel Nasdaq più che seguire i tecnologici sembra trainarli. Dopo un rally in Borsa del +502% in un anno e +300% da gennaio, ha ancora energia per correre?

FCA e Ford che a breve pubblicheranno i risultati dell’ultimo quarter.

Il certificate su Tesla, Ford e Fca già a ottobre distribuirà una maxicedola del 20% se i tre titoli non si dimezzano in Borsa.

Come estrarre rendimento con i titoli in calo.

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TESLA: I dati del Q2

I risultati che due giorni fa Elon Musk in call ha mostrato sono molto interessanti e sono stati salutati dal mercato con entusiasmo.

La company di Fremont ha avuto nell’ultimo quarter un profitto netto di 104m dollari dopo un anno in perdita di 408m dollari, con entrate pari 6,04 bn di dollari che superano di 1 bn le previsioni. Uno dei propellenti finanziari sono stati quei 428 milioni di dollari incassati dai crediti sulle emissioni zero che Tesla ha venduto agli altri produttori di automobili, affinché non vengano sanzionati.

Questi crediti sono saliti da 111 milioni di dollari dello stesso quarter dell’anno scorso agli attuali 428 milioni, a fronte di un livello di revenue dell’automotive stabile e costituiscono oggi il 7% delle entrate della società, non hanno un reale costo aggiuntivo, ma soprattutto indicano un’entrata meno suscettibile di variazioni improvvise.

Un altro dato aumenta la tenuta di Tesla: il gross margin sale al 21%, ovvero il rapporto tra il profitto e le vendite segna uno scatto avanti che porta Tesla al sorpasso – su questo indice - anche di Toyota (primo produttore mondiale) che a fine marzo ha dichiarato un gross margin pari a 18,07%.

Ogni tanto Tesla prova i freni.

Ieri però il titolo ha perso il 5%.

Gli analisti infatti sono divisi tra chi vi ravvisa una errata supervalutazione, vista l’incredibile crescita, e chi invece lo considera il prossimo leader del mercato delle auto elettriche e pensa che si stabilizzerà solo intorno al valore di 2000$.

Il rally di questi giorni conferma in effetti questa incertezza del mercato, che probabilmente non caratterizzerà solo i saltelli di questi ultimi giorni, ma farà della volatilità uno dei caratteri più significativi di questo titolo.

Elon Musk, tra le molte cose, ha anche dichiarato che punteranno più alla crescita che al profitto, deludendo le attese degli investitori che si concentrano sul breve periodo.

TESLA: Domanda in rialzo durante la pandemia

Qualcuno inoltre pensa che Tesla in quanto titolo tecnologico sia stato un punto di riferimento degli investitori durante il periodo covid e per questo il suo valore è solo momentaneo.

Tuttavia il record che Tesla a messo a segno nel periodo covid non è speculativo, ma basato su un dato eccezionale: Tesla in questo pessimo periodo ha avuto vendite in attivo rispetto all’anno scorso.

A conferma di ciò anche anche Musk - durante la call - ha più volte ribadito che attualmente le domande superano la capacità produttiva. Per questo la produzione dello stabilimento di Fremont aumenterà del 25%, Shangai conta di inizierà a produrre nel 2021, mentre oltre allo stabilimento in costruzione a Berlino verrà aggiunto uno nuovo ad Austin (Texas) e oltre le auto verrà prodotto anche un modello truck.

Siamo indotti quindi a pensare che a maggior ragione, uscendo dal covid, le vendite continueranno ad alzarsi.

A tutto ciò si aggiunge la quasi certa entrata del titolo all’interno dell’indice S&P500 che significa che entrerà nel portafoglio di molti fondi e prodotti finanziari e dunque sarà desiderato da diversi investitori con un conseguente aumento del prezzo.

Dunque a rafforzarne il valore si aggiungerebbe la domanda di azioni oltre alla domanda di auto.

FORD

Ford viene colpita dalla pandemia in un periodo molto particolare: dopo diversi anni di calo delle vendite globali Ford Jr e Jim Hackett avevano già messo in pista il loro piano di investimenti accelerando sui veicoli elettrici e SUV dove i numeri sono dalla loro parte.

In seguito ad un accordo con Volkswagen, Ford si prepara al lancio di Mustang E-Mach: il primo modello elettrico annunciato come auto dell’anno 2021.

Il SUV Bronco ha intanto permesso a Ford di respirare durante questi primi mesi della pandemia, offrendo maggiori ricavi che hanno attenuato le perdite, così se la diminuzione dei volumi di e vendita è stata del 33% i ricavi sono scesi solo del 27%. Le previsioni di revenue su Bronco sono pari a 10 miliardi di dollari.

Per ora il mercato interno registra un calo del 12%, ma la pandemia negli Stati Uniti sta avendo il suo picco in ritardo rispetto all’Europa, quindi molto probabilmente il peggio deve ancora arrivare, ma è già ampiamente scontato sul prezzo del titolo.

Rimane inoltre incerta la gestione della riapertura dei siti produttivi e la risposta dei sindacati alle nuove procedure che l’azienda proporrà.

In generale il titolo Ford dopo la caduta di febbraio e marzo per la crisi sanitaria è adesso in una fase di recupero aiutato anche dalla promesse dell'amministrazione Trump di incentivi al settore.

FCA

FCA si sta apprestando a diventare il quarto produttore mondiale di automobili grazie al matrimonio con PSA.

Questa fusione permetterà a FCA di accelerare sull’elettrico e beneficiare delle sinergie di costi e ricavi con PSA.

I dati che gli analisti si aspettano dalla relazione di fine quarter saranno ovviamente in accordo con il calo delle vendite dovuto al COVID.

Il crollo nel volume delle vendite è stato del 39%: un po’ più alto rispetto a Ford e GM, parzialmente compensato dalle vendite sui camion, ma aggravato da Jeep e RAM.

Anche la produzione ha avuto un arresto significativo. Calata del 60% a causa del blocco degli stabilimenti, FCA rischia di pagare anche di più a causa della sua lentezza nello spostare le scorte verso i rivenditori o il mercato di seconda mano, a differenza dei competitors.

Come nel caso di Ford, il titolo ha già pagato molto durante i mesi di febbraio e marzo e ultimamente è in salita.

Una maxicedola protetta per approfittarne abbassando il rischio

IN questo scenario è interessante il certificate con isin XS1575025066 emesso da Citigroup il 15 luglio che vede al momento i tre sottostanti – FCA, Ford e Tesla - sopra il livello di strike.

Gli scenari possibili sono i seguenti.

Se continuasse così (cioè con tutti e tre i sottostanti sopra il livello iniziale) verrebbe ritirato il 15 ottobre rilasciando una maxicedola del 20% permettendo così un buon profitto in pochi mesi.

Se i sottostanti scendessero senza che nessuno perda oltre il 50% dal livello di strike la maxicedola verrebbe comunque emessa e la vita del certificate continuerebbe. Il certifcate a questo punto emetterà cedole trimestrali del 2,5% se nessuno dei tre sottostanti (FCA, Ford e Tesla) scenderà del 35% dal loro livello iniziale.

Dunque l’investitore deve tenere conto delle barriere al 50% per la maxicedola e del 35% per le cedole trimestrali. Tuttavia il certificate gode anche dell’effetto memoria, per cui se alla prossima valutazione i titoli rispetteranno le condizioni delle cedole (nessuno deve aver perso più del 50% per la maxicedola e del 35% per quelle trimestrali) verranno staccate anche le cedole che precedentemente non erano state staccate.

La barriera per FCA è molto bassa rispetto all’andamento del titolo: FCA, a parte il periodo covid, è da fine ottobre 2016 che non scende oltre il valore di barriera di 5,88 euro.

Per Ford la barriera del 35% in meno rispetto al livello di strike si posiziona a 3,939 $ che il titolo non frequenta da oltre 10 anni.

Per Tesla invece il valore di barriera del 35% è un valore compreso nel suo range di crescita toccato negli ultimi mesi. Tesla tuttavia va considerata come una startup rispetto alla sua sfida tecnologica e innovativa e al business su cui sta puntando. La volatilità di Tesla inoltre aumenta il valore del certificate, che è sempre liquidabile verso l'emittente.

Davanti ad un mercato ancora indeciso il certificate con ISIN XS1575025066 fornisce quindi una garanzia in più, molto alta, che puntando sulla singola azione non potremmo avere e per questo motivo ci permette di salire su Tesla beneficiando di maggior protezione.

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