Tesla: Musk prepara l’assemblea da 56 miliardi di dollari

Il 13 giugno i soci saranno chiamati a confermare il mega-pacchetto retributivo del Ceo, annullato tre mesi fa da una giudice del Delaware. Creato un sito per convincere i piccoli soci a votare, mentre gli investitori istituzionali aspettano i pareri dei proxy Iss e Glass Lewis.
Indice dei contenuti
- 1. Titolo in rialzo dopo lo stop all’import di EV cinesi negli Usa
- 2. Creato il sito “Vote Tesla”. I piccoli soci hanno il 42% del capitale
- 3. Musk vuole detenere almeno il 25% del capitale, altrimenti.....
- 4. Tesla ha appena annunciato il taglio del 10% dipendenti
- 5. Musk è il primo azionista, seguito da Vanguard e BlackRock
Titolo in rialzo dopo lo stop all’import di EV cinesi negli Usa
Il presidente Biden blocca l’importazione di auto elettriche cinesi negli Stati Uniti e la reazione a Wall Street è il netto rialzo delle azioni Tesla, che martedì 14 maggio sono salite del 3,2% a 177,56 dollari. Quello stesso giorno la Casa bianca ha annunciato l’innalzamento dei dazi sugli EV di Pechino al 102,5% dall’attuale 27,5%. In pratica nessuna auto elettrica cinese potrà essere venduta in Usa.
Elon Musk ringrazia, ma in questi giorni, parlando di Tesla, la sua attenzione è su qualcos’altro, ovvero sulla preparazione dell’assemblea degli azionisti del prossimo 13 giugno, dove ai soci sarà chiesto di confermare il suo mega stipendio da 56 miliardi di dollari. Approvato dall’assemblea del 2018, quel pacchetto retributivo, tutto in opzioni su azioni Tesla, è stato annullato tre mesi fa da una sentenza di una giudice del Delaware, che ha affermato che il board che l’aveva approvato e poi proposto ai soci aveva agito non nell’interesse degli azionisti.
Creato il sito “Vote Tesla”. I piccoli soci hanno il 42% del capitale
L’attuale board di Tesla ha deciso di riproporre quest’anno il medesimo pacchetto a favore del Ceo e per non correre il rischio di brutte sorprese ha avviato una serie di iniziative per convincere i soci, dai più grandi ai più piccoli, che è conveniente per loro dare ad Elon quello che Elon si aspetta.
Secondo quanto riporta Bloomberg, per corteggiare la sua base molto ampia di piccoli investitori il consiglio di amministrazione di Tesla ha assunto un consulente strategico che, in collaborazione con uno studio legale, ha creato un sito web intitolato “Vote Tesla”. Lo scopo è incoraggiare la partecipazione degli investitori retail che detengono circa il 42% delle azioni della società. Il sito invita gli azionisti a votare online, tramite codice QR, per telefono e per posta. Il sito contiene anche un video con il presidente del board, Robyn Denholm, che afferma che sostenere la retribuzione di Musk è fondamentale per la crescita di Tesla. "Non crediamo che l'opinione di un giudice debba annullare la volontà di milioni di voti espressi da tutti gli azionisti", afferma Denholm nel video.
Musk vuole detenere almeno il 25% del capitale, altrimenti.....
Dal canto suo, Musk ha minacciato di sviluppare al di fuori di Tesla alcuni nuovi e promettenti servizi di AI se non otterrà almeno una partecipazione azionaria del 25% nella casa automobilistica. Obiettivo che potrà raggiungere soltanto se gli verrà confermato il pacchetto retributivo annullato. Se l'accordo sulla remunerazione verrà ripristinato, il Ceo avrà abbastanza opzioni per raddoppiare quasi la sua attuale partecipazione in Tesla e arrivare a circa il 21%. In caso contrario, sarà ben difficile che riesca a salire al 25% del capitale.
Su X molti fan di Musk si stanno mobilitando per ottenere il sostegno, ma il board dovrà faticare per vincere in assemblea. In genere, sono pochi gli investitori al dettaglio che votano alle assemblee annuali.
Tesla ha appena annunciato il taglio del 10% dipendenti
I risultati finanziari di Tesla sono stati in calo a causa del rallentamento globale delle vendite di veicoli elettrici. Pochi giorni prima che la società chiedesse agli azionisti di confermare il maxi-stipendio di Musk, Tesla ha annunciato che taglierà circa il 10% dei dipendenti. Dall’inizio dell’anno la quotazione di Tesla è scesa del 29% a fronte di un rialzo del 10% dell'indice S&P 500.
Su come voteranno i grandi investitori istituzionali che detengono il 46% delle azioni Tesla (in calo rispetto al 70% circa di quando si è tenuta la prima votazione nel 2018), molto dipenderà dalle raccomandazioni dei due proxy advisor Iss e Glass Lewis, il cui parere arriverà nelle prossime settimane.
Musk è il primo azionista, seguito da Vanguard e BlackRock
Dopo lo stesso Musk, i maggiori investitori di Tesla sono Vanguard e BlackRock, che detengono azioni in una miriade di fondi attivi e passivi. Nel 2018 la remunerazione di Musk venne approvata con il 73% dei voti a favore. Oggi la situazione potrebbe essere più difficile. Gli investitori che sei anni fa detenevano azioni Tesla hanno visto il valore del loro capitale salire a dismisura quando Musk ha soddisfatto una condizione retributiva dopo l'altra. Alla fine ha ottenuto l'ultima delle sue opzioni nel secondo trimestre del 2021, dopo che il valore di Tesla ha superato i 650 miliardi di dollari. In seguito ha raggiunto un picco di circa 1.200 miliardi di dollari.
Ora la capitalizzazione di mercato di Tesla è inferiore a 600 miliardi di dollari. Ma è chiaro che un’eventuale uscita di Musk sarebbe un terremoto per Tesla, dove non c’è un delfino designato. Musk è universalmente considerato il motore della trasformazione dell'azienda da startup della Silicon Valley a casa automobilistica di maggior valore al mondo.
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