Tesla non riesce a sollevarsi: ancora calo delle vendite in Europa

La casa automobilistica di Elon Musk continua il suo momento negativo nel vecchio continente anche se alcuni analisti prevedono che la nuova Model Y potrebbe far cambiare marcia all’azienda nel corso del prossimo anno.
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Calano le vendite di Tesla in Europa
Nuovi dati negativi per Tesla in Europa dove le difficoltà della casa di Elon Musk sembrano non voler terminare. I dati diffusi dall’associazione dei produttori europei (Acea) ha comunicato un calo delle immatricolazioni delle nuove auto a marchio Tesla nei paesi dell’Unione europea, dell’Efta (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) e nel Regno Unito (UK).
Con 22.801 unità, la società ha ridotto dell’11,8% a novembre le sue vendite rispetto allo stesso mese del 2024, mentre nei primi 11 mesi dell’anno hanno segnato un calo maggiore: -28% su base tendenziale, a 203.382 unità.
Anche la quota di mercato di Tesla si è ridotta al 2,1% dal 2,5% di un anno fa, ma è migliorata rispetto al deludente 0,6% registrato nel mese precedente.
Sottoperformare il mercato europeo
Il calo delle immatricolazioni del gruppo arriva nonostante l’aumento del 2,4% del mercato europeo (1,08 milioni), sempre secondo i dati dell’Acea, e il dato colpisce ancora di più alla luce del miglioramento proprio delle vendite di veicoli elettrici a batteria e ibridi, con questi ultimi che hanno conquistato la quota maggiore del mercato europeo, pari al 34,6%.
Il crollo di Tesla è evidente nei key market: -58% in Francia (1.593 unità), -59% in Svezia (1.466), -49% in Danimarca (534), -44% nei Paesi Bassi (1.627), -47% in Portogallo (425) e -9% in Spagna (1.523). Eccezioni positive arrivano da Norvegia (+6.215, record annuale anticipato) e Italia (+58% a 1.281, -28% YTD).
La concorrenza di BYD
Tesla soffre la concorrenza di BYD, con l’azienda cinese che ha visto aumentare del 221,8% su base annua le sue vendite, a 21.133 unità, mentre la sua quota di mercato è salita al 2% dallo 0,6% di un anno fa, migliorata anche rispetto all’1,6% di ottobre.
I cinesi sono diventati i principali concorrenti di Tesla sia in Europa che in Cina, avendo ampliato la propria offerta europea quest’anno, e ha anche ottenuto un buon riscontro nonostante abbia dovuto affrontare elevati dazi all’importazione europei.
La casa automobilistica cinese si è concentrata nella crescita in Europa e in altre regioni in cima alla sua agenda, cercando così di controbilanciare il rallentamento attualmente in atto nel suo principale mercato, la Cina.
BYD ha anche un vantaggio su Tesla in quanto vende la popolarissima categoria degli ibridi, diventati sempre più diffusi tra i consumatori attenti ai costi che non sono disposti a pagare il prezzo elevato richiesto per un veicolo elettrico a batteria.
Il giudizio degli analisti
Il consensus generale vede un target price medio a 386-419 dollari, con rating hold (12 buy, 12 hold, 9 sell), rispetto ai 488,73 dollari della chiusura di ieri (+1,56%).
Ieri Canaccord Genuity ha alzato il target price sulle azioni Tesla a 551 dollari, mantenendo un rating positivo (buy) grazie alle prospettive di crescita a lungo termine in EV e autonomia.
Gli analisti guidati da George Gianarikas sottolineano il potenziale di Tesla oltre i veicoli elettrici, con enfasi su guida autonoma (FSD), robotaxi e ottimizzazione robotica (Optimus), che potrebbero generare ricavi ricorrenti superiori alle stime attuali. Il ritocco arriva dopo il rally post-elezioni USA e dati vendite deboli in Europa a novembre, ma Canaccord vede il declino come temporaneo grazie al refresh della Model Y atteso nel 2026.
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