Tesla non si ferma davanti al coronavirus e viaggia verso gli 800 dollari

Analisti sempre più fiduciosi sul titolo Tesla dopo il rally di ieri a Wall Street concluso con una crescita di circa il 20%
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Prosegue il rally per Tesla
Non si ferma il momento d’oro per Elon Musk e la sua Tesla. Il titolo della casa automobilistica mette a segno un +19,89% nella seduta di ieri a Wall Street e si avvicina a quota 800 dollari, guadagnandone 130 in un solo giorno.
Da inizio anno il rally di Tesla consente al titolo di guadagnare l’86%, mentre il titolo è raddoppiato in soli tre mesi ed è salito del 220% negli ultimi sei mesi.
Le posizioni degli analisti
“Tesla potrebbe arrivare a valere tra i 700 e i 4 mila dollari in cinque anni”, scriveva in una nota Catherine Wood, Ceo di ARK Invest, prevedendo anche un possibile superamento di quota 15 mila nel caso dello scenario più positivo.
Il target price previsto da ARK Invest potrebbe aumentare nel caso di un aumento dei margini lordi del 40%, del miglioramento dell’efficienza del capitale grazie alle economie di scala per i maggiori volumi produttivi e l’evoluzione attesa nei sistemi di guida autonoma per i servizi di taxi digitali. “Un brand dominante con un ciclo di innovazione che è più avanti rispetto ai competitor”, spiega l’istituto.
Positiva su Tesla anche Argus Research, la quale ha rivisto al rialzo il target sul prezzo del titolo portandolo sopra gli 800 dollari, rispetto ai precedenti 556. Inoltre, l’istituto ha migliorato le stime sull’utile per azione a 8 dollari (precedente 5,96$) e raddoppiato le previsioni sull’eps entro il 2021.
La decisione di Argus Research è stata motivata dai risultati di bilancio diffusi dalla società, definiti “solidi” dagli analisti dell’istituto.
Le consegne seminano ottimismo
Proprio l’ultimo trimestre di Tesla è stato il secondo utile consecutivo, caratterizzato dall’ottimo risultato in tema di consegne, spesso il ‘tallone d’Achille’ della casa di Elon Musk.
Il 2019 di Tesla ha visto una crescita delle consegne del 50%, restando così all’interno della fascia promessa compresa tra le 360 mila e 400 mila unità, consegnando 367 mila vetture.
In evidenza l’ultimo trimestre, con le consegne che sono arrivare a 112 mila unità, cifra che potrebbe essere migliorata anche grazie alla fabbrica già attiva in Cina.
Bene anche i dati sugli utili per azione che toccano quota 2,14 dollari, battendo le attese degli esperti, ferme a 1,77 dollari, e i ricavi che sono arrivati a 7,38 miliardi di dollari, anche questi superiori alle previsioni degli analisti.
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