Tesla pronta al balzo grazie al supercomputer Dojo secondo Morgan Stanley

Gli analisti del broker vedono la capitalizzazione della casa automobilistica di Elon Musk oltre il miliardo di dollari grazie al supercomputer e aumentano il loro target price sul titolo della società, aggiunto tra le loro top pick al posto di Ferrari.
Scatto Tesla
La fiducia di Morgan Stanley sulle prospettive future di Tesla spinge il titolo della casa produttrice in questo avvio di settimana.
Le azioni Tesla guadagnano oltre il 5% nella prima mezz’ora del pre-market USA di oggi, pronte a superare quota 262 dollari al suono della campanella di Wall Street.
Il titolo arriva da una settimana negativa a New York, nel corso della quale ha ceduto oltre il 3%, anche se resta positivo il bilancio 2023 per la società, cresciuta di quasi il 130% da gennaio scorso (108,10).
Le potenzialità di Dojo
Gli analisti di Morgan Stanley ritengono che il supercomputer di Tesla, Dojo, potrebbe dare alla casa di Elon Musk un “vantaggio asimmetrico”, aumentando la sua capitalizzazione di mercato di quasi 600 miliardi di dollari (+76%).
La produzione del computer, creato per addestrare i modelli di intelligenza artificiale per le auto autonome, era stata avviata a luglio per una spesa prevista di oltre un miliardo di dollari fino al prossimo anno.
Le possibilità individuate ieri da Adam Jonas di Morgan Stanley comprendono l’apertura di nuovi mercati accessibili che “vanno ben oltre la vendita di veicoli a prezzo fisso”.
“Se Dojo può aiutare le auto a 'vedere' e 'reagire', quali altri mercati potrebbero aprirsi? Pensate a qualsiasi dispositivo al limite con una telecamera che prenda decisioni in tempo reale sulla base del suo campo visivo”, spiegava Jonas in una nota.
L'analista ha alzato le sue stime sui ricavi dell'attività di servizi di rete di Tesla a 335 miliardi di dollari nel 2040, rispetto ai precedenti 157 miliardi di dollari. Inoltre, si attende che l'unità rappresenti oltre il 60% dei guadagni principali di Tesla entro il 2040, quasi raddoppiando rispetto al 2030. “Questo aumento è in gran parte determinato dall'opportunità emergente che vediamo nelle licenze per flotte di terze parti, dall'aumento dell'ARPU (e dal ricavo medio mensile per utente)”, ha spiegato l’analisti.
“Più esaminavamo Dojo, più ci rendevamo conto del potenziale di un valore sottovalutato del titolo”, concludeva Jonas.
La view di Morgan Stanley
Dopo l’analisi di Jonas, Morgan Stanley ha aggiornato la propria raccomandazione sul titolo Tesla a ‘overweight’ (sovrappeso) da ‘equal-weight’ (peso uguale), comprendendolo tra le sue ‘top pick’, sostituendo le azioni Ferrari quotate negli Stati Uniti.
La banca ha alzato del 60% il suo target price a 12-18 mesi sulle azioni della casa produttrice, portandolo a 400 dollari, il più alto tra i broker di Wall Street secondo i dati LSEG, che, secondo le sue stime, darebbe al produttore di veicoli elettrici una capitalizzazione di mercato di circa 1,39 miliardi di dollari, rispetto ai circa 789 miliardi della chiusura di venerdì scorso (-1,19%).
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