Tesla prova a reagire in Europa: in vendita la Model 3 a prezzo ridotto

La casa di Elon Musk cerca di sostenere la domanda dei suoi veicoli elettrici in forte calo nel Vecchio Continente dopo aver abbandonato i suoi piani per un suo veicolo sotto i 25 mila dollari.
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La mossa di Tesla in Europa
Con le vendite sempre a picco in Europa, Tesla tenta di sostenere la domanda e riduce il prezzo di una delle sue auto più vedute, la Model 3, dopo il lancio di un crossover Model Y più economico e dello stesso veicolo negli Stati Uniti.
Secondo il sito web della casa automobilistica, la Model 3 Standard ha un prezzo di 37.970 euro in Germania, 330.056 corone norvegesi (28.073 euro) in Norvegia e 449.990 corone svedesi (41.066 euro) in Svezia. Le consegne dovrebbero iniziare nel primo trimestre del 2026.
A Wall Street, intanto, le azioni Tesla aprono la seduta odierna in negativo, a 452 dollari dopo una crescita del 6% ottenuta nelle ultime 5 seduta.
I dettagli tecnici
Descritta da Tesla in un post su X come dotata di un "costo ultra-basso", rinuncia ad alcune finiture e caratteristiche premium, ma offre un'autonomia di guida superiore a 480 km.
Grazie a una nuova batteria ad alta densità energetica, motori e sistemi elettrici di bordo efficienti, al design aerodinamico e al software intelligente, la Model 3 Standard raggiunge un consumo medio di soli 13 kWh/100 km (inferiore a quello di molte city car più piccole) e offre un'autonomia fino a 534 chilometri nel ciclo combinato WLTP.
Il veicolo è dotato anche di un'accelerazione potente, passando da 0 a 100 km/h in soli 6,2 secondi, un valore significativamente inferiore a quello di alcune compatte sportive con motore a benzina.
La strategia
Musk aveva da tempo promesso veicoli più economici, sebbene l'anno scorso abbia accantonato i piani per un nuovo veicolo elettrico da 25.000 dollari, optando invece per la costruzione di versioni più economiche di modelli esistenti, un cambiamento che ha suscitato preoccupazioni tra gli analisti riguardo alla cannibalizzazione delle vendite di auto con margini più elevati.
Tesla cerca di difendere la propria quota di mercato dai concorrenti europei e cinesi che offrono auto elettriche sempre più economiche in Europa, con molti veicoli elettrici venduti a meno di 30.000 dollari.
The Big Short attacca Tesla
In questi giorni si è espresso Michael Burry, l’investitore reso celebre dal film The Big Short e che aveva previsto il crollo dei subprime USA nel 2007, il quale ha preso di mira Tesla definendola “ridicolmente sopravvalutata”. La critica arriva tramite un post pubblicato sul suo blog pochi giorni dopo aver criticato le valutazioni dell’intelligenza artificiale.
Nel suo Substack Cassandra Unchained, Burry ha stimato che Tesla diluisca gli azionisti del 3,6% l'anno senza buyback e che il maxi piano di compensi di Elon Musk, potenzialmente fino a 1.000 miliardi di dollari in azioni nel prossimo decennio, aumenterà ulteriormente la diluizione. Al prezzo attuale, Tesla tratta a 209 volte gli utili forward, contro una media quinquennale di 94 e a fronte delle 22 volte dell'S&P 500, secondo dati LSEG. Burry aveva già assunto posizioni ribassiste sul titolo, come l'opzione short del 2021 tramite Scion Asset Management. Di recente ha intensificato le critiche anche verso colossi tech come Nvidia e Palantir.
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