Tesla tenta il recupero, Goldman Sachs taglia il target price

La furibonda lite tra Musk e Trump è costata 150 miliardi di dollari di valore di mercato per la società dell’imprenditore sudafricano ma i mediatori della Casa Bianca sarebbero già all’opera per cercare di ricucire il rapporto tra loro.
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Azioni Tesla in recupero
Il day after la lite furibonda tra Elon Musk e Donald Trump sembra offrire una possibilità di riscatto per le azioni Tesla a Wall Street, in crescita nelle contrattazioni afterhours (+6%) dopo il tonfo della chiusura di ieri (-14,26% a 284,70 dollari).
La schiarita è arrivata dopo i primi segnali di uno sforzo di mediazione che sembra essere iniziato dagli ‘sherpa’ del Presidente degli Stati Uniti: il media Politico ha riportato che gli assistenti della Casa Bianca hanno programmato una chiamata con Musk per mediare la pace, cercando così di evitare che la situazione peggiori ancora di più.
Solo tenendo in considerazione il crollo di ieri a Wall Street, la lite è costata circa 150 miliardi di dollari di valore di mercato, mentre in gioco ci sono circa 22 miliardi di dollari in contratti governativi di SpaceX e diversi programmi spaziali statunitensi potrebbero subire drastici cambiamenti.
La lite
Quando erano passati solo pochi giorni dall’annuncio del ‘disimpegno’ di Musk dagli affari della Casa Bianca, Musk ha intensificato le sue critiche al disegno di legge di Trump, invitando cittadini a chiamare i loro rappresentanti politici per chiedergli di votare contro.
L'imprenditore sudafricano si era spinto addirittura a chiedere l’impeachment per Trump, insinuando che questi stesse trattenendo la pubblicazione di documenti relativi al finanziere newyorkese Jeffrey Epstein a causa della sua presenza in questi.
La risposta di Trump non si è fatta attendere e ha minacciato di tagliare i contratti governativi in cui sono coinvolte le attività di Musk.
Webush ancora ottimista
Il forte calo del titolo “è dovuto al timore degli investitori che questa battaglia tra Musk e Trump metterà fine alla loro amicizia e cambierà il contesto normativo per Tesla sul fronte della guida autonoma nei prossimi anni sotto l'amministrazione Trump”, spiega l’analista di Wedbush Daniel Ives.
"Il rapido deterioramento dell'amicizia e l'attuale "grave scontro" tra Musk e Trump sono sconvolgenti e uno shock per il mercato, instillando forti timori tra gli investitori Tesla per il futuro", ha aggiunto l’esperto.
Ives, da sempre sostenitore della casa di Elon Musk, ha ribadito: “Questa faida non cambia la nostra visione ottimistica su Tesla e della guida autonoma, ma chiaramente mette un punto debole nel quadro normativo di Trump per il futuro". Il broker mantiene il target price sulle azioni Tesla a 350 dollari, con un rating ‘outperform’.
Goldman Sachs taglia il target price
Meno ottimisti gli analisti di Goldman Sachs che oggi hanno ridotto il prezzo obiettivo sul titolo Tesla da 295 a 285 dollari, mantenendo un giudizio neutral, alla luce delle aspettative aggiornate sulle consegne di veicoli della società, minori delle attese nelle principali regioni, e sulle previsioni di utili per azione (EPS).
Negli Stati Uniti, le consegne di Tesla dall’inizio del trimestre fino a maggio risultano in calo di circa il 15% su base annua, secondo Wards e Motor Intelligence. In Europa, i dati sulle immatricolazioni di aprile hanno mostrato una diminuzione di circa il 50% su base annua, mentre i dati di maggio indicano un ulteriore calo di circa il 20%. In Cina, i dati dell’associazione CPCA per aprile e quelli assicurativi per maggio hanno mostrato un lieve aumento sequenziale, ma un -20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nonostante queste difficoltà, Tesla mantiene solidi fondamentali finanziari con 95,7 miliardi di dollari di ricavi negli ultimi dodici mesi e una capitalizzazione di mercato di 917 miliardi di dollari.
Goldman Sachs ora prevede che le consegne di Tesla nel secondo trimestre si collocheranno tra 335.000 e 395.000 veicoli, a seconda dell’andamento di giugno e dell’entità degli incentivi che Tesla potrebbe adottare. La previsione base è di 365.000 consegne, in calo rispetto alla precedente stima di 410.000 e al di sotto del consenso Visible Alpha di 417.000.
Sul fronte strategico, la Model 3 e la Model Y di Tesla sono state incluse in una campagna sostenuta dal governo cinese volta a incentivare le vendite nelle aree rurali.
Gli sforzi di Tesla per ridurre la dipendenza dalle risorse cinesi attraverso l’integrazione verticale della produzione di batterie sono stati evidenziati come un fattore distintivo, ma, nonostante queste mosse, l’azienda dovrà affrontare ancora delle sfide per ottenere una completa indipendenza dalla Cina nel prossimo futuro.
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