TIM accelera: F2i conferma le trattative con KKR

La società di gestione di fondi infrastrutturali potrebbe accordarsi con il fondo americano ed entrare nella partita per NetCo, svolgendo anche un ruolo di garanzia nei confronti del governo.

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Balzo TIM

Il possibile inserimento di un quarto soggetto nella corsa a NetCo viene accolto con favore a Piazza Affari, dove le azioni di Telecom Italia si prendono le luci della ribalta.

Le parole del Ceo di F2i, Renato Ravanelli, spingono il titolo TIM a guadagnare il 4% nella mattinata di oggi, toccando così un massimo di 0,26 euro.

In attesa di novità sulle valutazioni del cda sulle nuove offerte arrivate in settimana, le azioni dell’ex monopolista portano a +16% il guadagno da inizio anno.

F2i e KKR

Indiscrezioni di stampa avevano rilanciato l’ipotesi secondo cui F2i potrebbe aggiungersi a KKR nella corsa alla rete e ieri sera il gestore indipendente italiano di fondi infrastrutturali ha confermato le trattative per il suo coinvolgimento nell’offerta del fondo americano.

F2i potrebbe rilevare una quota compresa tra il 10% e il 15% in NetCo a fronte di un investimento limitato ma sufficiente a garantire una presenza minima italiana nel caso in cui gli americani dovessero rilevare NetCo.

La partecipazione di F2i, oltre all’aspetto finanziario, “potrebbe rappresentare un’ulteriore garanzia istituzionale per il governo, insieme alla governance di NetCo offerta da KKKR, in una fase in cui risulta più complesso il coinvolgimento diretto di CDP”, sottolineano da Equita Sim (‘buy’ con prezzo obiettivo a 0,4 euro).

Il piano di Macquarie (MAM) per lo scorporo di Open Fiber (aree nere a MAM e grigie/bianche a CDP) per lasciare a CDP la possibilità di coalizzarsi con KKR senza incorrere in problemi antitrust, infatti, sarebbe stato accolto con una certa freddezza da CDP e mancherebbe un accordo sulla valutazione degli asset di OF.

Secondo il Sole 24Ore, inoltre, in assenza di un accordo tra MAM e CDP, non è escluso che un’eventuale offerta congiunta tra CDP e KKR potrebbe sfociare in un contenzioso legale da parte di MAM.

I vantaggi secondo gli analisti

F2i è partecipata al 14% da CDP e il suo coinvolgimento con un ruolo nella governance della cordata con KKR presenterebbe diversi vantaggi suggeriti dagli analisti di WebSim Intermonte.

In particolare, permettere di “mitigare le issue antitrust legate alla presenza di CDP nel consorzio, rispondendo così alle pregiudiziali poste da KKR per l’investimento nella maxicordata e riducendo gli execution risk futuri (rimedi antitrust) in caso di successo del deal”.

Inoltre, assicurerebbe “maggiori disponibilità di capitali per un bump nell’offerta (secondo le indicazioni di stampa, F2i tramite il suo Fondo V avrebbe una dotazione liquida per 600 milioni che con la leva potrebbe portare a un investimento di circa 2,5 miliardi)”.

Come terzo elemento, secondo la sim “la presenza di una partecipata pubblica a fianco di KKR nell’azionariato di NetCo potrebbe poi agevolare la possibile applicazione di un paradigma vincente simile a quello adottato per Terna con la realizzazione di un operatore unico quotato a controllo statale (merger di Netco con Open Fiber e successivo IPO) che in futuro potrebbe beneficiare di una regolamentazione RAB simile a quella adottata per le utilities, rendendo ancora più interessante la exit futura per KKR”.

Infine, “se F2i e/o un’altra partecipata pubblica dovessero sostituirsi completamente a CDP nella cordata vedremmo anche maggiori chance di approvazione dell’offerta da parte dell’AGM di TIM (CDP potrebbe infatti partecipare al voto con la sua quota del 9,8%)”, concludono da WebSim che sul titolo mantengono un giudizio ‘molto interessante’, con target price 0,41 euro.

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