Tim accelera nel 2024 e prepara il ritorno al dividendo

L’ex monopolista ha fornito anche i target finanziario per il triennio 2025-2027 l’obiettivo di consolidare la propria posizione e la propria offerta su settori come 5G, Cloud, IoT e intelligenza artificiale.
Tim comunica i risultati
Per il terzo anno consecutivo Telecom Italia chiude l’anno raggiungendo o superando la guidance di gruppo fornite al mercato, “ponendo le basi per l’accelerazione dello sviluppo dell’azienda”.
Il gruppo ha diffuso i suoi risultati ieri sera a mercato chiuso e questa mattina le azioni Tim aprivano la seduta in crescita del 3%, toccando un massimo di 0,3173 euro, per poi rallentare pur restando positive (+1%).
Con i guadagni di oggi la performance del titolo dell’ex monopolista si assesta a +25%, vista la quotazione di 0,25 euro di inizio gennaio.
I numeri del 2024
I dati preconsuntivi esaminati dal cda del gruppo indicano al 31 dicembre 2024 una crescita (+3,1% a/a) dei ricavi totali, pari a 14,5 miliardi di euro, di cui 10,2 miliardi (+1,5%) nel domestico e 4,4 miliardi (+6,8%) in Brasile. I ricavi da servizi sono saliti (+3,4% a/a) a 13,5 miliardi, dei quali 9,3 miliardi (+2%) nel domestico e 4,2 miliardi (+6,6%) in Brasile.
L'Ebitda di gruppo sale a 4,3 miliardi (+8,3%), con 2,2 miliardi nel domestico (+8,3%) e 2,2 miliardi (+8,3%) in Brasile. L'Ebitda After Lease sale del 10,1% anno su anno a 3,7 miliardi (+8,5% nel domestico a 2 miliardi, +11,9% in Brasile a 1,7 miliardi).
L'indebitamento finanziario netto rettificato After Lease del Gruppo al 31 dicembre 2024 scende sotto i 7,3 miliardi, in calo di 0,8 miliardi rispetto al valore immediatamente successivo al perfezionamento della cessione di NetCo, grazie alla generazione organica di cassa del secondo semestre e alla cessione della partecipazione residua in INWIT, perfezionata a novembre.
I target finanziari al 2027
Forniti anche i target finanziari per il triennio 2025-2027, arco di tempo in cui la compagnia telefonica investirà circa 6 miliardi, con l’obiettivo di consolidare la propria posizione e la propria offerta su settori come 5G, Cloud, IoT e intelligenza artificiale.
Previsioni nell’arco di piano
- Ricavi di gruppo: crescita del 3% medio annuo dai 13,7 miliardi pro-forma nel 2024. Per l’esercizio in corso la crescita dei ricavi è stimata tra il 2% e il 3%.
- Ebitda After Lease di gruppo: crescita tra il 6% e il 7% medio annuo nell'arco di piano (2023-2026) dai 3,6 miliardi pro-forma del 2024. Per il 2025 l’EBITDA organico After Lease è previsto in crescita del 7%.
- Investimenti: circa il 14% del fatturato nell’esercizio in corso, per scendere al 13% nel 2027.
- Indebitamento: stimata riduzione con un rapporto Debito/EBITDA After Lease inferiore a 1,9 volte a fine 2025. Per il biennio 2026-2027 è atteso un indebitamento ancora in calo, con una leva potenziale pari a 1,1 volte.
- Equity free cash flow after lease: pari a circa 0,5 miliardi nel 20256, a circa 0,9 miliardi nel 2026 e a circa 1,1 miliardi nel 2027, per un totale di circa 2,5 miliardi cumulati in arco di piano.
Dividendi
Per gli esercizi 2026 e 2027, il management punta a remunerare gli azionisti con un importo pari a circa il 70% dell' Equity Free Cash Flow After Lease generato, al netto dei dividendi per le minoranze di TIM Brasil, per una remunerazione di circa 0,5 miliardi nel 2027 e circa 0,6 miliardi nel 2028.
Inoltre, Tim punta a riconoscere ai propri azionisti, nel corso del 2026, un'ulteriore remunerazione legata alla vendita di Sparkle (assumendo la chiusura dell' operazione nel 1° trimestre del 2026) e pari a circa il 50% dell' incasso (circa 0,35 miliardi).
Anno di trasformazione
Il 2024 è stato “un anno di grande trasformazione per il nostro Gruppo, segnato dal completamento della cessione di NetCo e dal rafforzamento della nostra posizione nei mercati di riferimento”, sottolinea nella nota Pietro Labriola, Amministratore Delegato di Tim.
“Per il terzo anno consecutivo abbiamo centrato tutti gli obiettivi fissati, trasformando l’azienda in un gruppo più solido e focalizzato. Proprio oggi abbiamo portato a compimento l’ultimo tassello del piano presentato nel 2022, approvando la vendita di Sparkle al MEF e Retelit. Anche grazie all’incasso relativo a questa offerta, puntiamo a ripristinare la remunerazione per gli azionisti dal 2026 e prevediamo, per il biennio successivo, un payout pari al 70% della cassa generata”, proseguiva il manager
Sul fronte degli obiettivi, “il piano prevede una crescita media annua del 3% dei ricavi e tra il 6 e il 7% per i margini, sostenuta dal miglioramento delle attività domestiche e dall’espansione in Brasile. Siamo pronti a consolidare la nostra leadership, investendo sei miliardi di euro in tecnologia e innovazione per continuare a creare valore per tutti i nostri stakeholder”, concludeva Labriola.
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