TIM al ribasso a Piazza Affari dopo il terzo profit warning di fila
Il gruppo ha ridotto le previsioni per l’Ebitda di oltre il 10% a causa dei risultati negativi arrivati dall’accordo con Dazn per la trasmissione delle partite di calcio di Serie A.
TIM riduce le previsioni sull’Ebitda
Mentre si avvicina il fondamentale cda di domani, da Telecom Italia hanno aggiornato le previsioni gestionali per l’esercizio 2021, lanciando il terzo profit warning consecutivo.
Le previsioni per l’Ebitda AL organico della Business Unit Domestic sono state ridotte (‘low teens decrease’) rispetto all’anno 2020 tra il 13% e il 15%. La nota diffusa dal gruppo specifica che il “peggioramento rispetto alla precedente previsioni di ottobre è imputabile principalmente a minori ricavi della telefonia fissa, in parte connessi all’accordo con Dazn per la distribuzione della Serie A TIM”.
Per far fronte a questa situazione, da TIM avvertono che nel bilancio potranno intervenire “eventuali accantonamenti non ricorrenti”, determinati “sulla base degli esiti della negoziazione in corso dell’accordo con Dazn e valutati in sede di bilancio 2021”.
Buone notizie dal Brasile
Previsioni migliorate, invece, per quanto riguarda le attività del gruppo nel Brasile, grazie alla crescita delle attività del gruppo nel paese.
Alla luce di questi risultati positivi (‘mid single-digit’), TIM prevede un “Ebitda AL consolidato organico superiore ai 5,4 miliardi di euro”.
Confermato in calo l’andamento dei ricavi organici di gruppo, al pari dell’indebitamento finanziario netto consolidato rettificato AL, atteso a circa 17,6 miliardi di euro a seguito del pagamento di licenze per 435 milioni di euro, dei quali 140 milioni a seguito dell’aggiudicazione delle frequenze 5G in Brasile”.
L’andamento in borsa
Il profit warning ha attirato le vendite sul titolo Telecom Italia a Piazza Affari, arrivata a cedere oltre l’1% dopo pochi minuti, con un minimo toccato a 0,4341 euro.
Le azioni TIM hanno poi recuperato leggermente, sostenute anche dall’ottimismo sui mercati dopo che ieri la Federal Reserve ha impartito una forte accelerazione alla manovra di progressiva riduzione dello stimolo monetario (Tapering).
L’istituto centrale ha aumentato il taglio degli acquisti netti mensili di titoli pubblici e privati a 30 miliardi di dollari, a fronte della riduzione da 15 miliardi di dollari al mese che era stata decisa solo un mese e mezzo fa.
Il cda di domani
Intanto, si avvicina il consiglio di amministrazione TIM previsto per domani, con all’ordine del giorno la governance del gruppo, il piano industriale e i conti 2021, oltre naturalmente all’offerta del fondo americano KKR.
Nei giorni scorsi, il fondo aveva confermato alla Consob la natura amichevole dell’OPA, smentendo così le voci diffuse dai media di uno strappo nei confronti del board, con un’offerta precedente alla decisione che dovrebbe arrivare domani.
Nella nota diffusa dagli americani, infatti, si spiega che il fondo “non ha fissato un termine per l’accesso alla due diligence e resta in attesa delle determinazioni del cda”.
L’obiettivo di KKR è quello di ottenere un consenso sia dal board, condizione rientrante tra quelle indispensabili al momento dell’offerta inviata al gruppo, che del governo di Mario Draghi, il quale ancora non si è espresso sulla possibilità di un esercizio del golden power che potrebbe bloccare l’intera operazione.
Il cda di domani dovrà esprimersi ufficialmente sull’offerta e da KKR hanno auspicato “di potersi confrontare quanto prima” con lo stesso board, cercando così di spronare il consiglio ad andare avanti sull’operazione.
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