TIM, ancora voci di accelerazione di KKR sulla rete
Continuano le indiscrezioni di stampa che confermano una possibile accelerazione sui tempi per arrivare all’offerta vincolante per la rete al massimo entro fine settembre, con il coinvolgimento importante di soggetti italiani insieme al fondo americano.
Ipotesi accordo per TIM
Ancora segnali di avanzamento per le trattative sulla rete di Telecom Italia, in particolare da parte del fondo americano KKR.
Secondo indiscrezioni pubblicate da La Repubblica, il fondo sarebbe pronto a raggiungere un Memorandum of Understanding (MoU) per NetCo entro il 15 agosto coinvolgendo il Ministero del Tesoro e delle Finanze (MEF), F2i e Cassa Depositi e Prestiti (CDP).
Nell’accordo, dal carattere non vincolante, ci sarebbero alcune condizioni quali il via libera dell’Antitrust UE, che concederebbe un’esclusiva a CDP, F2i e al MEF a rilevare una minoranza di blocco con forti poteri di governance.
In questo modo, il MEF cercherebbe di evitare che l’investimento venga configurato come un aiuto di Stato dalla stessa Unione europea.
Andamento in borsa e view analisti
Le indiscrezioni stanno sostenendo il titolo TIM a Piazza Affari, oggi in crescita del 2,80% dopo circa due ore di contrattazioni, arrivando così a 0,2617 euro, in un contesto comunque positivo per il Ftse Mib (+2%).
Il mercato sta interpretando i rumor come segnali di un’accelerazione sui tempi per arrivare all’offerta vincolante per la rete al massimo entro fine settembre.
“Continuiamo a ritenere che un'offerta congiunta di KKR e CDP, con il supporto del governo e di altri soggetti a trazione pubblica rappresenti lo scenario ideale per TIM, perché farebbe venir meno i rischi di veti incrociati tra CDP (esercizio golden power del governo) e KKR (placet per cessione di FiberCop) e portare verosimilmente a un miglioramento della valutazione di NetCo almeno sopra i 23 miliardi di euro inizialmente proposti da KKR”, sottolineano da WebSim Intermonte, mantenendo la raccomandazione ‘buy’ sul titolo dell’ex monopolista, con target a 0,41 euro.
Coinvolgimento canadese
Anche per Equita Sim i segnali di accelerazione sul dossier sono positivi, in quanto “Si tratta del secondo articolo in questi giorni che segnala l'attivismo di KKR e della cordata italiana per arrivare ad una soluzione che veda Kkr in maggioranza”, dicono gli analisti della sim che hanno un giudizio ‘buy’ sul titolo con target price a 0,40 euro.
Ieri, infatti, indiscrezioni de Il Sole 24 Ore raccontavano di un sondaggio effettuato da KKR con il fondo Canada Pension Fund (CPPIB) per entrare come partner di minoranza nell’offerta vincolante per NetCo.
Inoltre, secondo il quotidiano finanziario, si starebbe lavorando anche per individuare i soggetti italiani che potranno prendere parte all’offerta che vedrà comunque KKR in maggioranza con una quota di circa il 60%, anticipando in parte quanto diffuso oggi.
Il giornale menzionava anche un possibile modello ‘Terna’ per NetCo, con KKR che potrebbe uscire nel medio termine attraverso un'offerta pubblica iniziale (IPO) di NetCo, lasciando al Tesoro una quota di maggioranza relativa nella società.
Infine, si parla anche di una quota residuale di TIM in NetCo, senza specificare una soglia precisa (Repubblica aveva ipotizzato il 5%), mentre, per quanto riguarda il finanziamento, KKR sarebbe in contatto con 10 banche che potrebbero concordare entro il 28 agosto un finanziamento di oltre 10 miliardi di euro (10,5 miliardi di euro a 5 anni).
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