Tim, boom di raccolta per il primo sustainability bond


Collocato con successo il primo sustainability bond del Gruppo con una domanda superiore ai 4 miliardi e la cedola annuale più bassa di sempre a 1,625%. Il titolo però non sale in Borsa, zavorrato dalle preoccupazioni sul futuro del governo. Gli analisti mantengono l’ottimismo sulle azioni della Tlc, e arrivano segnali incoraggianti anche dal nuovo Pnrr del governo.


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Telecom Italia debutta nel segmento delle obbligazioni sostenibili

Ieri pomeriggio l’operatore di Tlc ha annunciato il collocamento del suo primo Sustainability Bond da 1 miliardo di euro di controvalore con scadenza a otto anni. Il prestito, si legge nella nota diffusa dalla società, è destinato a incrementare l’efficienza energetica del Gruppo e a finanziare progetti green e social.

La domanda è stata superiore a 4 miliardi di euro, permettendo al gruppo guidato da Luigi Gubitosi di prezzare il titolo al di sotto del mercato secondario di riferimento e di pagare una cedola annuale all’1,625%, la più bassa di sempre. L’attuale rendimento a scadenza dell’1,75% corrisponde a un rendimento di 205,6 punti base al di sopra del tasso di riferimento (mid swap).

I proventi utilizzati per la trasformazione della rete

I proventi della nuova emissione saranno utilizzati per la trasformazione della rete da rame in fibra, si legge ancora nella nota. Inoltre, per la prima volta in Italia una corporate investirà parte dei fondi raccolti in progetti con valenza sociale come previsto nel proprio Sustainability Financing Framework lanciato lo scorso dicembre e che coinvolge oltre 40 investitori istituzionali.

Il mese scorso Moody’s aveva operato un downgrade sulla società (da Ba2 a Ba1) ma, come osservato da Carolina Marazzini, co-head of debt originations di UniCredit, non ha avuto ripercussioni sull’operazione. «Siamo molto soddisfatti anche perché venivamo da un lungo periodo di assenza sul mercato, dalla primavera del 2019, durante il quale sono successe molte cose», ha commentato Marazzini aggiungendo che oltre 350 investitori hanno effettuato ordini operativi. Unicredit è tra le banche incaricate di gestire l’emissione insieme a Bnp Paribas, Credit Agricole CIB, Deutsche Bank, Banco Santander, Banca Akros, Bbva, Credit Suisse e Ubi Banca.

L'ultima operazione di Telecom Italia, riporta Reuters, risale ad aprile 2019 quando la società ha raccolto 1 miliardo con un senior bond a scadenza 2025 con un rendimento di 2,875%.Le obbligazioni saranno emesse nell'ambito del programma EMTN (Euro Medium Term Notes) da 20 miliardi del Gruppo e saranno quotate alla Borsa del Lussemburgo. 

Titolo zavorrato dal mercato. Restano alte le prospettive legate alla sostenibilità

Il successo dell’operazione non ha portato guadagni al titolo. Alle 12 le azioni Tim scambiano a 0,381 euro in flessione dell’1,62% in linea con la debolezza della piazza finanziaria milanese (il Ftse Mib segna un calo dello 0,33%). A pesare sulle prospettive del Paese la paventata crisi di governo e i timori su nuovi inasprimenti delle restrizioni alla mobilità legati al nuovo incremento dei casi da Covid-19.

Resta il segnale positivo dell’investimento in sostenibilità, sottolineato anche dall’ad Gubitosi, per cui «Tim vuole porsi come modello di riferimento nel gestire in modo efficiente ed eco-sostenibile le proprie infrastrutture, la rete in fibra, la rete 5G e i Data Center, con l’obiettivo di chiudere il digital divide e accelerare lo sviluppo delle competenze digitali per contribuire fattivamente alla crescita del Paese, in linea con le strategie Esg (Environmental, social and governance, ndr.) previste nel nostro piano». A questi segnali di ottimismo si associano gli interventi per la riduzione del digital divide previsti nell’ultima proposta del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) presentata dal governo. Il Pnnr prevede uno stanziamento complessivo di 4,2 miliardi, di cui 1,1 miliardi già destinati a progetti in essere e tra i principali obiettivi risultano la copertura in fibra delle infrastrutture centrali per la crescita del Paese (dalle scuole agli ospedali) e il completamento del progetto della banda ultra larga, oltre al 5G.

Secondo Equita (buy e tp 0,47) il nuovo bond ha un costo «molto inferiore» al costo medio del debito del gruppo (3,4%) e ai bond che maturano nel 2021 (563 milioni con un costo per Tim intorno al 4,5%). La nuova emissione permetterà a Tim di «risparmiare oltre 20 milioni a regime, una quota significativa della riduzione di oneri finanziari attesa per il 2021 (30 milioni) e 2022 (40 milioni)».

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