Tim cala il debito ma il trimestre è contagiato dal coronavirus


I risultati di Tim non sono entusiasmanti, se da un lato il deconsolidamento di Inwit taglia il debito, dall’altro il conto economico del primo trimestre vede un forte calo di ricavi ed Ebitda.


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I ricavi totali sono calati dell’11,3% a 3,964 miliardi rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Male l’Italia: ripulendo il dato dalle voci non ricorrenti, il Paese registra un -10,6% mentre il Brasile è stabile.

Nel primo trimestre 2020 i ricavi da servizi di Gruppo sono stati pari a 3,7 miliardi di euro (-6,6% rispetto al primo trimestre 2019), mentre i ricavi totali si sono attestati a 4,0 miliardi di euro (-8,4%), impattati dalla riduzione dell’affluenza nei negozi durante il lockdown.

In Italia, nel mobile il numero complessivo delle linee mobili di TIM si è attestato a 30,5 milioni a fine marzo (in flessione dell’1,2% rispetto al trimestre precedente) a seguito dell’impatto del lockdown sulle attivazioni lorde. Di converso, ne ha beneficiato il tasso di disconnessione (churn 5,3%, -0,2 punti percentuale rispetto al quarto trimestre 2019), con un ulteriore miglioramento registrato successivamente anche nel mese di aprile.

Nel fisso la continua migrazione della base clienti verso la banda ultralarga ha registrato un’ulteriore crescita rispetto al trimestre precedente: 119.000 incrementi netti (+105.000 nel trimestre precedente).

Anche nel primo trimestre 2020 non sono stati introdotti incrementi di prezzo. Il numero totale di linee fibra, Retail e all’ingrosso, ha raggiunto i 7,3 milioni di unità, registrando un incremento del 22% sullo stesso periodo 2019 e del 5% rispetto al trimestre precedente.

Nel segmento Business è proseguita la crescita dei ricavi ICT, a conferma e consolidamento della leadership di TIM nel segmento sia in termini di offerta, sia di presenza sul mercato.

Nel Wholesale Domestico i ricavi da servizi sono aumentati dello 0,6% sullo stesso periodo 2019, beneficiando della continua migrazione dei clienti da rame a fibra (240.000 acquisizioni nette rispetto a 233.000 nel quarto trimestre 2019).

In Brasile TIM ha incrementato i ricavi da servizi del 1,6% sul primo trimestre 2019, nonostante i primi effetti della crisi sanitaria e le avverse dinamiche macroeconomiche.

Ebitda organico mostra un calo del 10,8%, ripulito dalle voci straordinarie del 7,5%

L’EBITDA organico di Gruppo è stato di 1,8 miliardi di euro, (-7,5%), grazie al risparmio di costi che ha in parte compensato la riduzione dei ricavi. Il margine sui ricavi infatti è aumentato di 0,5 punti percentuali, attestandosi al 44,6% nel trimestre. L’EBITDA della Business Unit Domestic è stato pari a 1,4 miliardi di euro (-11,1% sul primo trimestre 2019), mentre l’EBITDA di TIM Brasil è cresciuto dell’8,1%.

L’EBITDA After Lease di Gruppo è stato pari a 1,5 miliardi di euro (-8,5% sul primo trimestre 2019 su base organica).

A livello di Gruppo gli investimenti del primo trimestre si sono attestati a 599 milioni di euro, in aumento del 2,2% sul primo trimestre, al netto dell’effetto cambio. Questo è avvenuto a seguito di una maggiore concentrazione nel primo trimestre degli investimenti nelle infrastrutture IT e di rete in Brasile rispetto allo scorso anno (+39,1% sul primo trimestre), che si attenuerà nei trimestri successivi, e di un rallentamento degli investimenti in Italia ( -8,6% sul primo trimestre).

Il risultato netto

Il risultato netto reported attribuibile ai soci della controllante si è attestato a 560 milioni di euro (+239% sul primo trimestre), beneficiando della riduzione di ammortamenti, oneri finanziari e tasse, oltre alla plusvalenza netta contabilizzata a seguito della fusione di INWIT con Vodafone pari 441 milioni di euro.

Il debito

L'indebitamento finanziario netto è in riduzione di 923 milioni di euro nel trimestre e di 1,8 miliardi di euro anno su anno a 21,7 miliardi di euro.

Alla riduzione dell'indebitamento finanziario netto rettificato che ammonta a 26.745 milioni di euro al 31 marzo 2020, in diminuzione di 923 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 (27.668 milioni di euro), hanno contribuito una solida generazione di cassa operativa (ottenuta anche con ottimizzazione del capitale circolante) e il deconsolidamento del debito della società Inwit (643 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019).Quest'ultimo ha ampiamente compensato il sorgere del nuovo debito per locazioni finanziarie verso Inwit, ora società a controllo congiunto (368 milioni di euro) a fronte della contestuale chiusura di contratti di locazione finanziaria verso Vodafone (214 milioni di euro).

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