TIM corre in Brasile: miglior primo trimestre della sua controllata

TIM Brasil ha messo a segno una trimestrale in forte crescita e a questo punto l’attenzione si concentrerà sui risultati del gruppo, in agenda a metà maggio.

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La trimestrale di TIM Brasil

In attesa della sua trimestrale, Telecom Italia mostra i muscoli con i numeri della società controllata sudamericana, TIM Brasil, particolarmente positivi e motivo di ottimismo anche per il prossimo 15 maggio quando ci sono in agenda i risultati del gruppo.

In particolare, la controllata brasiliana ha comunicato risultati netti in crescita rispetto allo stesso periodo del 2023, con ricavi che hanno raggiunto i 6,1 miliardi di reais (+7,3%), un’Ebitda di 2,9 miliardi (+10,7%) e un risultato netto di 519 milioni (+7,3%). Passa da 532 a 843 milioni la generazione di cassa operativa, con un balzo del 58,6% rispetto allo scorso anno.

“Il primo trimestre dell'anno conferma ancora una volta la continuità dell'azienda, presentando risultati solidi e una crescita in tutte le linee di fatturato, nell'ebitda, nell'utile netto e nel flusso di cassa operativo”, si legge nella nota.

“Abbiamo ottenuto un altro trimestre di risultati record, che rafforzano il nostro ruolo di leader nel settore delle telecomunicazioni in Brasile”, dichiara l’ad Alberto Griselli, prevedendo “molti progressi nel 2024”, in particolare nel business corporate e nella diversificazione del portafoglio. Anche sul 5G, ha aggiunto, la leadership di Tim Brasil diventa “più rilevante, con il raggiungimento del numero di città coperte alla fine del trimestre” e con il primo test del 5G Advanced, che consolida “il nostro impegno a essere sempre all’avanguardia rispetto ai movimenti del mercato”.

Le priorità di TIM

Nel frattempo, Salvatore Rossi, da poco non più presidente del gruppo TIM, ha indicato le priorità della società per il prossimo futuro, indicando la cessione della rete di accesso e l’avvio della riorganizzazione dell’azienda.

Alla domanda se ci siano le condizioni per avere un board coeso, Rossi replica che “la cosa, evidentemente, è tutta da costruire” poiché “il nuovo consiglio composto da una maggioranza espressione del consiglio uscente e una minoranza frutto di due liste concorrenti. Ma sono fiducioso che i contrasti della campagna elettorale che si è tenuta prima dell'assemblea possano essere superati”.

Per la nuova TIM “la priorità massima e immediata è condurre in porto la trasformazione dell’azienda con la cessione della rete di accesso e la riorganizzazione. Il mercato è ancora scettico sul fatto che l’operazione possa compiersi, perché l’azionista di maggioranza relativa ha manifestato in vari modi la sua contrarietà e si astenuto in assemblea”, raccontava riferendosi a Vivendi, “ma quest’ultimo, secondo me, è un segnale, se non di distensione, quanto meno di attenzione per quello che potrà succedere”.

TIM “si avviava a cambiare radicalmente”, spiegava, e “con l’imminente cessione della rete di accesso TIM sarà totalmente diversa e, quindi, ho pensato che fosse arrivato il momento giusto per lasciare”, riferendosi al suo addio al gruppo.

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