TIM, Deutsche Bank taglia il target price

In attesa dell’offerta vincolante del fondo KKR per NetCo, gli analisti della banca tedesca ritengono che il titolo potrebbe sottoperformare all’avvicinarsi della scadenza del 15 ottobre, mentre non si hanno notizie ufficiali circa l’esito del colloquio di ieri tra il MEF e i soci francesi di Vivendi.

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Sfiducia su TIM da Deutsche Bank

Mentre si muove la diplomazia sul fronte dell’offerta KKR per NetCo, gli analisti cambiano i loro giudizi sul titolo Telecom Italia, questa mattina in negativo (-0,40%) dopo aver aperto la seduta in verde.

I tedeschi di Deutsche Bank hanno tagliato il rating su TIM da ‘hold’ a ‘sell’, riducendo il loro prezzo obiettivo del 23%, portandolo così a 0,23 euro rispetto agli attuali 0,28.

Secondo gli analisti di DB, il titolo potrebbe sottoperformare all’avvicinarsi della scadenza dell’offerta da parte di KKR da 23 miliardi di euro sulla rete fissa dell’ex monopolista italiano.

L’analista della banca Keval Khiroya, osserva che “mentre la prospettiva di un accordo con NetCo ha sostenuto le azioni, il mercato potrebbe riflettere sulla debolezza della società di servizi nazionale ServeCo con una valutazione premium”, riferendosi alle attività di Telecom Italia dopo la vendita, mentre gli investitori dovranno attendere l'autorizzazione regolamentare dell'operazione.“Se l'accordo non si concretizzasse, Telecom Italia rimarrebbe esposta a una storia organica debole, caratterizzata da un'elevata leva finanziaria e da perdite di free cash flow fino al 2027”, prevede Khiroya.

Il governo incontra Vivendi

Ieri si è tenuto il tanto atteso incontro tra il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, e i soci francesi di Vivendi, ma non sono state rilasciate dichiarazioni ufficiali all’uscita della riunione.

Il Messaggero riferisce che, secondo fonti governative, l’esito del colloquio sarebbe stato costruttivo e potrebbe aprire spazi per guadagnare il consenso di Vivendi all’offerta, mentre Il Sole 24 Ore riporta che non ci saranno ulteriori slittamenti nell’offerta vincolante, attesa entro il 15 ottobre. L’importanza del meeting era data dai dubbi espressi dai francesi sulla valutazione fatta dal fondo americano, giudicata inadeguata rispetto agli oltre 30 miliardi calcolati dagli stessi soci transalpini.

Secondo gli analisti di WebSim Intermonte, “l’assenza di dichiarazioni o spunti operativi ci fa pensare che l'incontro di ieri non sia stato risolutivo e che permanga una certa distanza tra le parti, elementi che potrebbero indurre ancora qualche cautela sul titolo in vista della scadenza del 15 ottobre per l'offerta vincolante”.

Segnali positivi

In occasione dell'evento ComoLake 2023 Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio per l'Innovazione, ha sottolineato come la separazione della rete agevolerebbe un consolidamento europeo sui servizi.

Gli ha fatto eco la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha ribadito l'importanza di tutelare l'interesse strategico del Paese nel settore delle telecomunicazioni.

Secondo gli analisti di Equita queste dichiarazioni “confermano la volontà politica del governo di portare avanti il progetto NetCo”, pertanto mantengono il giudizio ‘buy’ su TIM, con target price di 0,40 euro.

Ottimismo anche da Arete Research che ha alzato da ‘neutral’ a ‘buy’ il giudizio sul titolo, con prezzo obiettivo che passa da 0,29 a 0,45 euro.

Gli analisti si aspettano “che il gruppo completi la transazione su NetCo con KKR e ipotizzano una valutazione da 23 miliardi di euro”.

Infine, da Intermonte si soffermano anche su un ipotetico coinvolgimento di Poste Italiane nel dossier, con una eventuale “aggregazione futura tra TIM Consumer e Poste Mobile” e un eventuale deal “comporterebbe un'elevata concentrazione di personale, per cui sarà fondamentale definire i perimetri delle attività in un'eventuale combinazione”.

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