Tim di slancio con possibile nuova offerta per Sparkle
Il Mef sarebbe pronto ad una nuova offerta per la società dei cavi sottomarini che Telecom Italia aveva messo in vendita insieme alla rete, poi esclusa da KKR nella sua proposta.
Acquisti su Tim
Fiducia a Piazza Affari per le mosse del management di Telecom Italia, anche se per ora si tratta solo di rumor. La possibile nuova offerta per Sparkle scalda il titolo dell’ex monopolista questa mattina alla Borsa di Milano e le azioni guadagnano l’1% dopo due ore di contrattazioni, salendo fino a 0,2449 euro, nonostante il FTSE MIB resti ancora negativo (-0,20%).
L’offerta per Sparkle
Il quotidiano La Repubblica scriveva ieri che il Tesoro, insieme al fondo Asterion, starebbe preparando una nuova offerta per rilevare il 100% di Sparkle, la società dei cavi sottomarini che Telecom Italia aveva messo in vendita insieme alla rete, e che invece lo scorso ottobre Kkr ha escluso dall’offerta su Netco. Dopo i precedenti tentativi, ora ci sarebbe anche l’accordo sulla governance con il private equity che in Italia controlla tra le altre cose Retelit.
L’offerta sembrava poter arrivare prima del consiglio di amministrazione dell’ex monopolista in agenda per il prossimo 26 settembre, anche se la presentazione potrebbe slittare, forse di qualche giorno. Il board, invece, dovrebbe discutere sulla possibilità o meno che l’offerta del Mef debba essere vagliata con la procedura delle parti correlate.
Le ipotesi sulla valutazione
A gennaio il Ministero aveva recapitato a Tim un’offerta articolata in solitario per Sparkle, che metteva sul piatto 625 milioni di euro, più altri 125 milioni di aggiustamenti al verificarsi di determinate condizioni, offerta poi rifiutata in quanto ritenuta inadeguata.
Per questa secondo proposta le previsioni sono di un prezzo leggermente superiore, secondo La Repubblica, ma non molto diverso da quella formulata insieme all’advisor Ubs che peraltro ricalcava la valutazione non vincolante formulata da Kkr nel giugno 2023.
Da allora però Tim ha svalutato la partecipazione in Sparkle (iscritta a 431 milioni nel bilancio 2023 consolidato e a 481 milioni in quello della spa), quindi anche di fronte a un’offerta economica non molto più alta, Labriola sarebbe comunque in grado di realizzare una discreta plusvalenza che aiuterebbe il bilancio 2024.
Effetto positivo
In proposito se l’utile fosse importante, Tim Spa potrebbe tornare a pagare la cedola alle risparmio (sospesa nel 2020) e che hanno cumulato 3 dividendi arretrati (8,25 centesimi per azione e poco meno di 600 milioni in tutto).
Gli analisti di JP Morgan non escludono nemmeno una conversione o un buyback delle rnc, anche se la conversione richiederebbe il via libera dell’assemblea straordinaria, e quindi il placet di Vivendi (padrona del 23,75% di Tim) che in passato aveva già bocciato l’operazione.
In quest’ottica si spiega la scommessa fatta dal fondo inglese di Davide Leone, che ha appena rilevato il 10% di Tim Rnc, e che potrebbe far sentire la sua voce sia per spingere su dividendo e conversione, sia per la nomina del rappresentante delle risparmio, ruolo oggi affidato all’avvocato Dario Trevisan.
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