TIM e Vivendi convocate dal governo in vista dell’assemblea
Il prossimo 23 aprile si svolgerà l’assemblea degli azionisti di Telecom Italia che deciderà sulla vendita di NetCo e l’esecutivo starebbe cercando di verificare la posizione dei soci francesi da sempre contrari alla cessione della rete.
Il Governo si muove con TIM e Vivendi
Diplomazia al lavoro per l’affare NetCo, ovvero la cessione della rete di Telecom Italia, in vista dell’assemblea dell’ex monopolista prevista per il prossimo 23 aprile.
Oggi pomeriggio sono attesi i rappresentanti di TIM e Vivendi dal Comitato Golden Power, la costola del Governo che indaga e decide sulle transazioni che riguardano le società di rilievo strategico per il Paese. Oggetto dell’incontro sarà il supplemento d’indagine a seguito della cessione al fondo KKR dell’unità in cui è confluita la rete in fibra.
Dalle ultime notizie di stampa non sembrerebbe certa la presenza dei rappresentanti francesi al tavolo con il governo, mentre per la compagnia telefonica dovrebbe essere al tavolo l'ad Pietro Labriola.
L’obiettivo dell’incontro
Il Governo ha già dato il suo via libera all’operazione di cessione della rete, ma l’esecutivo starebbe cercando di capire come si muoverà il socio francese in vista della prossima assemblea che dovrà approvare l’operazione, oltre a verificare l’esistenza delle prescrizioni previste dalla normativa del Golden Power in capo all’azienda e al suo azionista.
Vivendi, infatti, si è sempre detta contraria alla scissione della rete in quanto non è mai stata approvata ex ante dall’assemblea e potrebbe disertare l’incontro di oggi.
I francesi non sostengono nemmeno nessuna lista per il board, dal quale aveva ritirato i suoi quattro membri alcuni mesi fa, in contrasto proprio con la decisione di attuare lo scorporo della rete senza consultare gli azionisti.
Sotto attacco di Elon Musk
Indiscrezioni pubblicate ieri dall’agenzia Bloomberg rivelavano una denuncia di Starlink nei confronti di Telecom Italia presentata all’autorità per le comunicazioni (AGCOM) e al Ministero delle Imprese la settimana scorsa.
Secondo la società di Elon Musk, TIM non avrebbe rispettato per mesi le norme che le impongono di condividere i dati dello spettro per evitare interferenze di frequenza con le sue apparecchiature, ostacoli che potrebbero avere ripercussioni per i servizi della società nel sud dell'Europa e in Nord Africa.
Un portavoce di TIM ha respinto le accuse, definendo la ricostruzione dei fatti da parte di Starlink come “parziale” e precisando che ci sono “interlocuzioni tutt'ora in corso”.
Starlink chiede al Ministero guidato da Adolfo Urso di fare il possibile affinché Telecom Italia cooperi sulle frequenze, dopo il fallimento a dicembre delle trattative tra le due parti. Se la situazione non sarà risolta, Starlink minaccia di essere costretta a spostare il suo investimento dall'Italia a altri paesi europei.
Starlink offre internet a banda larga da una costellazione di circa 5.500 satelliti e al momento ha già 2,6 milioni di clienti. La società è uno dei maggiori contractor del programma spaziale del governo americano e una delle protagoniste nel settore della sicurezza nazionale.
“I contorni della vicenda richiedono necessariamente un chiarimento che non escludiamo possa già arrivare in giornata, considerando l’incontro tra TIM, Vivendi e il comitato golden power sulla cessione di NetCo”, evidenziano da WebSim Intermonte.
“Ricordiamo che a gennaio erano circolati rumours di stampa sulle intenzioni del governo di testare la tecnologia satellitare di Starlink per risolvere il problema del digital divide in Italia. La mancanza di intervento da parte di AGCOM in questi mesi potrebbe far sorgere dubbi sulla solidità delle accuse mosse da Starlink”, concludono dalla sim che su TIM mantengono un giudizio ‘molto interessante’, con target price di 0,36 euro.
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