Tim in spolvero a Piazza Affari sulla scia dell’accordo rete unica


A spingere sul titolo le dichiarazioni del ministro Giorgetti (Mise) per cui non si esclude la possibilità del “controllo della rete unica” da parte della società, pur «nell’ambito di un contesto regolamentato e a tutela della concorrenza». Attesa una decisione entro Pasqua. Per Equita le dichiarazioni del ministro «danno supporto al progetto» e boccia l’ipotesi dei 5S sulla creazione di una società a controllo statale con il contributo di diversi operatori infrastrutturali.


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Giorgetti: non si esclude il controllo, ma in contesto regolamentato

Telecom Italia corre a Piazza Affari sulle attese dei prossimi passi nella definizione della rete unica italiana. A spingere sul titolo le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti nel corso di una conferenza organizzata da Il Sole 24Ore. Secondo Giorgetti non è esclusa la possibilità del “controllo della rete unica” da parte della società, pur «nell’ambito di un contesto regolamentato e a tutela della concorrenza». Una decisione da parte del governo sul dossier è attesa già nei prossimi giorni, probabilmente entro Pasqua.

Tanto è bastato per dare fuoco alle azioni Tim, alle 12 tra le migliori blue chip del Ftse Mib, con un guadagno dell’1,53% scambiate a 0,44 euro. Da inizio anno il titolo guadagna il +16%, molto meglio del +8% del FtseMib e del +9% dell'indice Eurostoxx Tlc.

Per Equita le dichiarazioni del ministro «danno supporto al progetto» e boccia l’ipotesi dei 5S

Equita Sim (rating Buy con Target Price 0,51 euro) ha analizzato le parole del ministro sottolineando come il Mise non si sia «mai espresso contro il progetto», ma si sia limitato in passato a «segnalare le inefficienze causate dallo stallo decisionale». Stallo che sarà superato dunque entro Pasqua «auspicabilmente», questo anche in linea con le risorse del Recovery Fund. Per Giorgetti poi, il tema del controllo non ha motivo di essere in quanto il settore è ampiamente regolamentato, «la garanzia sulla concorrenza non si riduce quindi alla dimensione societaria ma attiene anche ad altri profili». Non sono d’accordo su questo punto, invece, 46 senatori del M5s, che con una mozione presentata ieri spingono sulla creazione di una società a controllo statale con il contributo di RaiWay, Ei Towers, Terna e Sparkle.

Per gli analisti della Sim milanese «le dichiarazioni di Giorgetti sono di supporto al progetto e fanno chiarezza rispetto alle indiscrezioni emerse nei giorni scorsi che hanno creato forte incertezza e volatilità sul titolo. Bene anche la tempistica stretta, visto che il dossier si trascina da mesi (anni?) e quindi è auspicabile una decisione, quale che sia». Dubbi invece sul progetto dei 5 stelle: «Ci sembra difficilmente percorribile, viste le difficoltà a realizzare il meno ambizioso piano di fusione tra OF e FiberCop, ma la mozione segnala gli ostacoli politici che il progetto rete unica può ancora trovare».Oggi è atteso un vertice tra lo stesso Giorgetti, il ministro dell’Economia Daniele Franco e quello dell'Innovazione tecnologica Vittorio Colao da cui potrebbero emergere novità in merito alle intenzioni dell’esecutivo.

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