TIM, KKR proroga la sua offerta per la rete su richiesta del governo
Dopo giorni di attesa invana per la controfferta di CDP e Macquarie sulla reta, l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni chiede la proroga al 24 marzo per l’offerta del fondo americano.
Rinvio per TIM
Il futuro di TIM dovrà attendere. Il fondo statunitense KKR ha prorogato di quattro settimane (24 marzo) la sua offerta non vincolante per la rete fissa di Telecom Italia.
La proroga è arrivata su richiesta del governo italiano, in quanto l’esecutivo ha bisogno di ulteriore tempo per approfondire gli “aspetti pubblici dell’accordo”.
La mossa arriva in attesa della contromossa di CDP e Macquarie in risposta all’offerta del fondo americano, visto che venerdì il governo non aveva fornito sostegno all’offerta dei due soggetti.
Secondo quanto riferito da fonti Reuters, i principali esponenti del Tesoro e di Palazzo Chigi restano aperti ad esplorare le possibilità di un accordo con KKR, quando questo dia a Roma il controllo strategico dell’infrastruttura, anche se per ora non è stata ancora presa alcuna decisione.
A questo punto, resta confermato il consiglio di amministrazione di TIM in programma per il prossimo 24 febbraio per valutare l’offerta del fondo americano, appuntamento al quale CDP e Macquarie volevano arrivare con una propria controfferta, poi non rinviata.
Ribadito interesse
Gli analisti di Equita Sim (‘buy’ con target price 0,41) sottolineano che le novità di oggi definiscono “una nuova data puntuale e ragionevole (24 marzo) per l’offerta”.
Inoltre, “la posizione di KKR costruttiva, che ribadisce quindi l’interesse del fondo sull’asset”, mentre appare “chiara l’indicazione che l’iniziativa parte dal governo, quindi intenzionato a definire lo schema della proposta in queste 4 settimane direttamente a livello della Presidenza del Consiglio”, aggiungono dalla sim.
Quadro incerto
Secondo gli esperti di WebSim, “il quadro resta piuttosto fluido e incerto”, anche se leggono “positivamente la proroga di 4 settimane chiesta da KKR laddove questa dovesse rivelarsi funzionale al raggiungimento di un accordo con il governo per un’offerta congiunta su NetCo”.
Sul fronte antitrust, proseguono dalla sim, “andrà verificata tuttavia la posizione dell’authority su un eventuale investimento del governo tramite un altro veicolo diverso da CDP, dal momento che il governo come soggetto apicale si troverebbe comunque a controllare, seppur indirettamente, sia Open Fiber tramite CDP sia la governance di NetCo tramite un’altra società pubblica”.
Infine, “non è chiaro se l’utilizzo di un veicolo governativo diverso da CDP possa comportare un impatto di rilievo sul debito pubblico (in cui non è invece consolidato il debito di CDP)”, concludono da WebSim, mantenendo una raccomandazione “molto interessante” sul titolo TIM, con target price a 0,42 euro rispetto ai 0,3030 odierni (+0,50%).
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!