TIM, offerta MEF-Asterion per Sparkle “credibile” secondo analisti


La nuova proposta del governo vedrebbe coinvolto il fondo spagnolo e metterebbe sul piatto un valore economico maggiore rispetto all’offerta presentata in passato.


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Alleanza MEF-Asterion per Sparkle di TIM

Novità dal fronte Sparkle, unità di cavi sottomarini di TIM che gestisce oltre 600 mila chilometri di cavi che collegano Paesi tra cui Israele e Stati Uniti, una delle unità maggiormente strategiche di Telecom Italia, con il Governo italiano che starebbe guardando in Spagna per rilanciare l’offerta già presentata in passato e poi rigettata.

Venerdì Bloomberg riportava di alcune indiscrezioni circa la possibilità di un’alleanza tra l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni e Asterion Industrial Partners, società di private equity spagnola, per un’offerta congiunta per Sparkle.

Il Ministero delle Finanze sarebbe già vicino ad un accordo preliminare con il fondo spagnolo su un’offerta che potrebbe raggiungere gli 800 milioni di euro e potrebbe essere presentata già il mese prossimo.

All’Italia andrebbe una partecipazione di controllo in Sparkle, sempre secondo il media statunitense, anche se ancora non sarebbe stato raggiunto alcun accordo definitivo, mentre termini e partner potrebbero cambiare.

Il fondo spagnolo risulta già azionista del gruppo Retelit, azienda italiana attiva nel settore delle telecomunicazioni e nell'Ict, e proprietaria di una sua rete in fibra ottica.

Offerta “credibile” per analisti

Già in passato, il cda di TIM aveva ricevuto un’offerta dal MEF per l’acquisto di Sparkle da 750 milioni di euro, ma, non ritenendola soddisfacente, aveva dato mandato all’ad Pietro Labriola di rinegoziare con il Ministero.

La trattativa era poi proseguita con il MEF sull’ipotesi di una cessione del controllo e mantenimento di una quota da parte di TIM per supportare il Ministero nella gestione dell’asset.

“L’indiscrezione sul coinvolgimento di Asterion ci sembra quindi credibile, in quanto consentirebbe al MEF di procedere con un’offerta per il 100% di Sparkle, come pensiamo preferibile per TIM, migliorando la valorizzazione iniziale rigettata da Tim”, spiegano gli analisti di Equita Sim.

Per TIM, proseguono dalla sim, “l’eventuale monetizzazione di Sparkle a 800 milioni sarebbe una notizia positiva, in quanto: noi valutiamo l’asset nella nostra somma delle parti 750 milioni; Sparkle non è attesa generare cassa nell’arco di piano e quindi la sua cessione accelererebbe il deleverage senza sottrarre free cash flow al gruppo in arco piano; darebbe esecuzione a uno degli obiettivi del piano di delayering presentato dal gruppo nel 2022 e in corso di esecuzione con la cessione di NetCo e lo sviluppo di ServCo”.

Pertanto, da Equita confermano la raccomandazione ‘buy’ sul titolo TIM, con prezzo obiettivo a 0,35 euro rispetto a 0,215 euro di questa mattina (+0,10%).

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