Tim perde terreno a Piazza Affari dopo i numeri dei primi tre mesi

La società di Tlc archivia il 1° trimestre con ricavi pari a 3,8 miliardi in linea con il consensus e un calo dell'Ebitda after lease di 1,7% a 1,383 miliardi di euro. Invariata la guidance indicata nel piano strategico di febbraio. Nonostante il calo dopo l’avvio di seduta positivo, per gli analisti è pioggia di buy.
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Nel 1Q ricavi a 3,8 miliardi e risultato netto 0,1 miliardi
Telecom in calo a Piazza Affari dopo i numeri del primo trimestre. Nello specifico i risultati al 31 marzo indicano:
- I ricavi a 3,8 miliardi di euro, in linea con il primo trimestre 2020 e poco al di sopra del consensus fornito dall'azienda di 3,7 miliardi di euro.
- L’Ebitda organico a 1,6 miliardi di euro (-1,3% a/a) e quello della Business Unit Domestic a 1,3 miliardi di euro, -2,6% a/a rispetto all’esercizio precedente.
- Il risultato netto è pari a -0,2 miliardi per effetto delle partite non ricorrenti (-0,3 miliardi) e, in particolare, per l'accantonamento destinato all'uscita di personale per il pensionamento anticipato e volontario prevista nel secondo trimestre di quest'anno (circa 1.300 persone). Al netto di questo effetto, il risultato netto è invece di 0,1 miliardi (0,1 miliardi nel 1Q 2020).A livello di Gruppo, gli investimenti si sono attestati a 0,7 miliardi di euro, in linea con il piano e con un trend in aumento nel trimestre (+26,8% a/a).
- L’indebitamento Finanziario Netto contabile al 31 marzo 2021 pari a 21.672 milioni di euro, in diminuzione di 2.042 milioni rispetto al 31 dicembre 2020 (23.714 milioni).
- L’indebitamento finanziario netto after Lease è di 16,6 miliardi (-5,1 mld a/a, -2 mld t/t), contro il consenso di 16,586 miliardi di euro.
Invariata la guidance 2021
Gli obiettivi finanziari della società sono rimasti invariati dopo che gli utili dei primi tre mesi hanno soddisfatto le aspettative, indicando una stabilizzazione dei ricavi dopo il colpo della pandemia. In particolare prosegue la riduzione del debito in linea con gli obiettivi di piano: -5,6 miliardi a/a (-5,1 mld su base after lease). «Nel primo trimestre (...) è continuato il processo di stabilizzazione dei ricavi e degli indicatori operativi, oltre alla generazione di cassa e alla riduzione del debito», si legge in una nota.
Alle 12 titolo in rosso dell’1,45%
A fine mattinata prosegue il rallentamento del titolo, che segna un rosso dell’1,45% a 0,42 euro. Nonostante l’andamento negativo gli esperti mantengono buy su Tim. È il caso di Jefferies, che conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 0,73 euro: «Stabilizzazione sulla giusta strada; forte free cash flow; outlook ribadito», sintetizzano gli analisti. Buy confermato da parte di Deutsche Bank con target price a 0,68 euro, e da Kepler Cheuvreux con un prezzo obiettivo a 0,75 euro. «Tim continua a mostrare un buon momentum commerciale, nonostante il lockdown, e una accelerazione sequenziale dei ricavi, un percorso che dovrebbe continuare nei prossimi trimestri», commenta Kepler.
Anche Barclays conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 0,55 euro su Tim ed evidenzia come i dati abbiamo mostrato «trend operativi in linea, ma un miglior free cash flow». Il debito netto è stato di 150 mln euro più basso delle previsioni.
Equita sottolinea come il fatturato, pari a 3,752 miliardi (-5,7% su anno) sia stato leggermente superiore alle sue stime (3,7 miliardi); lo stesso dicasi per l'adjusted Ebitda a 1,383 miliardi (-10,3%) contro attese per 1,373 mentre la perdita netta (influenzata tuttavia da partite non ricorrenti) è stata di 216 milioni contro previsioni di un utile di 90,5 milioni. «Nel complesso numeri leggermente superiori alle attese», conclude Equita, che sul titolo ha buy con target price a 0,51 euro.
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