TIM preda delle vendite, offerta KKR approvata dall’UE senza condizioni
La notizia del via libera della Commissione Europea alla vendita di NetCo aveva fatto virare in positivo il titolo dell’ex monopolista ieri a Piazza Affari, ma questa mattina sembrano ripersi le prese di profitto.
Tim di nuovo in rosso in apertura
Nuova apertura in forte calo per il titolo Telecom Italia dopo le prese di profitto arrivate ieri a seguito della diffusione dei risultati trimestrali, poi ridotte a seguito della notizia dell’approvazione incondizionata della vendita della rete a KKR con l’appoggio del Governo italiano.
Se ieri le azioni dell’ex monopolista erano riuscite a chiudere in rialzo dell’1,55% dopo essere scese dell’8% nel corso della seduta in quanto gli operatori avevano colto l’occasione di un debito netto ancora preoccupante per prendere profitto, questa mattina erano state sospese più volte dalle contrattazioni e poi riammesse, con un minimo toccato a 0,2321 euro, con un calo arrivato fino al 5%.
Resta fortemente negativo il bilancio di questo 2024 per il titolo, attualmente in calo del 19% rispetto ai livelli di inizio gennaio (0,30 euro).
Vendita NetCo approvata
L’approvazione della vendita di NetCo a KKR, operazione dal valore di 22 miliardi di euro totali, era stata decisa dopo che la Commissione aveva valutato che l’operazione “non solleva preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza nello Spazio economico europeo”.
In particolare, la Commissione ha constatato che il fondo USA non avrà la capacità di limitare l'accesso ai “servizi passivi”, cioè la fibra spenta, e non porterà a una riduzione della concorrenza tra NetCo e OpenFiber.
“La Commissione ha esaminato l'impatto dell'operazione sul mercato all'ingrosso dei servizi di accesso alla banda larga in Italia e ha concluso che non ridurrebbe in modo significativo il livello di concorrenza”, spiegava in un comunicato l'esecutivo UE, che funge anche da organo di vigilanza antitrust.
Soddisfazione espressa dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti: “E' stata premiata la decisione del governo di partecipare all’operazione”.
L’importanza dell’approvazione
Con l’ok dell’autorità “viene meno l’ultima condizione sospensiva dell’operazione che quindi gode ora di piena visibilità e che si avvia ad essere completata nelle tempistiche inizialmente previste”, spiegano gli analisti di Equita Sim, prevedendo che la conclusione avverrà “per fine giugno”.
L’approvazione rappresenta “una notizia molto importante in quanto arriva a compimento un progetto essenziale per riequilibrare la struttura finanziaria del gruppo visto che consente a TIM di portare la leva a 2 volte D/EBITDA per fine 2024 (prima di considerare le cessioni di Sparkle e della quota in Inwit, i potenziali earn-out negoziati con KKR e il rimborso del canone di concessione)”, evidenziano dalla sim.
Si tratta di un progetto “sul cui completamento il mercato ha nutrito sempre un certo scetticismo vista la complessità dell’operazione e i molti tentativi andati a vuoto succedutisi negli ultimi 20 anni. Avremmo detto che le notizia dell’ok dall’autorità europea fosse una notizia scontata visti i numerosi articoli delle ultime settimane che puntavano in questa direzione, ma la reazione del titolo di ieri ai risultati del primo trimestre più focalizzata sui numeri del gruppo integrato che su quelli di ServCo fanno pensare che forse il mercato nutriva ancora dubbi sull’esito dell’analisi dell’autorità”, continuano da Equita.
A questo punto, gli analisti si attendono “novità nei prossimi mesi in merito alla possibile cessione di Sparkle (inserita per 750 milioni nella nostra SOTP e con contributo trascurabile sulla generazione di cassa del gruppo) e sul tema del rimborso del canone di concessione (incorporato per 500 milioni ossia al 50% nella nostra SOTP), oltre all’avvio (post cessione di NetCo) di discussioni per qualche forma di collaborazione/integrazione tra NetCo e OF, tema a cui è legato un earn-out fino a 2,5 miliardi per TIM (scontato al 20% nella nostra SOTP, vista anche la criticità dell’eventuale processo autorizzativo, come sottolineato anche dal responso di ieri della DG Comp)”, concludono gli esperti della sim.
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