TIM sale con nuovo fermento del settore Tlc

L’operazione in Telefonica decisa dal Governo spagnolo segue la proposta di Iliad inviata a Vodafone nei giorni scorsi, mentre oggi il fondo F2i potrebbe dare il via alla sua partecipazione nell’operazione NetCo.

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TIM in luce

Telecom Italia protagonista anche oggi a Piazza Affari, con diverse notizie a fare da market mover per l’ex monopolista.

Dopo poco più di un’ora di contrattazioni le azioni TLIT guadagnano oltre il 4% e toccano un massimo di 0,2938 euro, ai massimi dai primi giorni di ottobre 2023.

Confermato il buon andamento in questo anno, con un incremento del 30% rispetto ai livelli di inizio gennaio (0,22 euro).

Settore in consolidamento?

Un trader interpellato dalla Reuters parla di un interesse su TIM riacceso dalla notizia proveniente dalla Spagna, dove il Governo punta ad acquisire fino al 10% di Telefonica, aprendo così il tema del consolidamento del settore.

Con questa operazione lo Stato diventerà il primo azionista della compagnia e il titolo della società spagnola guadagna oltre il 4% alla borsa di Madrid sulle ali dell’entusiasmo.

Prospettiva che già era emersa dopo la proposta di fusione fatta da Iliad a Vodafone per le rispettive attività in Italia arrivata a inizio settimana, sostenendo anche in quell’occasione il titolo della società italiana, con una crescita del 4,5% ottenuta a fine seduta.

Il fondo F2i

Ieri la Fondazione Crt ha reso noto le sue intenzioni di investire 15 milioni nel veicolo F2i-Rete Digitale, promosso dal fondo F2i per partecipare all’acquisizione della rete fissa di TIM insieme a KKR.

Il fondo si riunirà oggi e secondo indiscrezioni dovrebbe dare il via alla costituzione del veicolo, pronto a mettere sul piatto 1 miliardo per il 10% di NetCo, anche se secondo La Repubblica potrebbe arrivare anche al 15%.

Il fondo conta di raggiungere l’obiettivo grazie a 400 milioni raccolti dai Fondi Pensione (maggior contributore Cassa Forense con 150 milioni), con le Fondazioni che dovrebbero investire 250-300 milioni, tra cui Cariplo e CSP con 50 milioni ciascuna, mentre il resto potrebbe provenire da altri investitori stranieri e family office.

Il saldo per raggiungere 1 miliardo di euro è garantito da F2i attraverso i Fondi IV e V (quest'ultimo è stato chiuso nei giorni scorsi).

La view degli analisti

Dal co-investimento di F2i e fondazioni in NetCo al fianco di KKR e del MEF “non vediamo implicazioni dirette per TIM”, scrivono da WebSim Intermonte.

L'offerta da 18,8 miliardi per NetCo “è infatti fully funded ed è stata completamente garantita da KKR, a prescindere dall’adesione di nuovi soggetti interessati a co-investire”, aggiungono dalla sim.

Con una quota del 10-15%, “F2i dovrebbe ottenere diritti di governance in NetCo per garantire un presidio pubblico strategico a fianco del MEF (20%), dal momento che NetCo sarà controllata al 55-60% da KKR e al 10% da Adia (Abu Dhabi Investment Authority), concludono da Intermonte, mantenendo il giudizio ‘molto interessante’ sul titolo TIM, con target price di 0,42 euro.

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