Tim, slitta al 31 agosto l’esame dell’offerta di Kkr sulla rete secondaria


Ieri il cda di Tim ha annunciato il rinvio al 31 agosto per la decisione sulla vendita di una quota di minoranza della rete secondaria ultimo miglio di Tim al fondo di private equity Usa Kkr. Il governo chiede di valutare prima un accordo con OperFiber per colmare il gap digitale italiano.


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Un altro rinvio per l’accordo con Kkr in attesa della decisione sul Open Fiber

Slitta al 31 agosto il termine per la decisione sulla vendita di una quota di minoranza della rete secondaria ultimo miglio di Tim al fondo di private equity Usa Kkr. Lo ha comunicato ieri la società di Tlc al termine del cda per la presentazione dei conti semestrali. Secondo quanto emerso, nella mattinata, il ministro del Tesoro, Roberto Gualtieri, e quello dello Sviluppo, Stefano Patuanelli hanno inviato una missiva al presidente Telecom, Salvatore Rossi, per invitare il board della compagnia telefonica a inquadrare l'operazione con Kkr nel contesto più ampio di una rete nazionale integrata a banda ultralarga. La richiesta del governo alla società è quella di negoziare un accordo per un’infrastruttura di rete unica con la concorrente Open Fiber, operatore wholesale-only di proprietà di Enel e di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp).

La notizia segue le indiscrezioni di metà luglio, quando il ministro Gualtieri aveva incontrato il capo di Enel Francesco Starace con l’obiettivo di unire gli asset di Tim a quelli di Open Fiber per colmare il gap digitale italiano. I colloqui tra le due società vanno avanti dal giugno dello scorso anno ma si sono rivelati finora infruttuosi.

L’accordo con KKR

Nell'ambito dell’accordo con il fondo Usa, l’obiettivo di Tim è la cessione di una partecipazione di minoranza in Fibercop, il veicolo che detiene la rete secondaria dell'operatore. Kkr ha presentato un'offerta vincolante pari a 1,8 miliardi di euro per l’acquisto del 37,5% dell'incumbent ancora prevalentemente in rame, per convertirla alla fibra, sulla base di un enterprise value di circa 7,7 miliardi di euro (equity value 4,7 miliardi di euro), mentre Fastweb avrebbe il 4,5% del capitale di FiberCop a fronte del conferimento del 20% attualmente detenuto in Flash Fiber. La decisione sull’offerta vincolante è slittata al board del 31 agosto, come detto, e sarà discussa alla luce delle trattative in atto anche con il governo italiano.

Vola il titolo in Borsa

Questa mattina il titolo sale del 3,5% dopo i primi scambi. Ieri Telecom Italia ha archiviato la seduta a +6,3% nel giorno del Cda sui conti e sull'offerta di Kkr, conclusosi a mercati chiusi. Tim ha annunciato che il suo Ebitda organico è sceso del 6,4% sull’anno nel secondo trimestre a 1,761 miliardi di euro, complessivamente in linea con il consensus di mercato di 1,735 miliardi fornito dalla società.

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