Tim smentisce la nomina dell’ad di FiberCop


La confusione intorno alla definizione della governance di Fibercop non sembra impattare sul titolo Telecom Italia in Borsa. Dopo l’indiscrezione di Repubblica, secondo cui il Ceo di Tim, Luigi Gubitosi, avrebbe designato Gianluca Landolina come nuovo amministratore delegato di FiberCop, è arrivata la smentita della società stessa.


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Tim: ancora nessuna decisione sul vertice

Con una nota diffusa a metà mattina, Tim nega l’individuazione di un nominativo per il nuovo vertice di FiberCorp e precisa che non è stata presa alcuna decisione in merito alla carica di Ad della società della rete di accesso. «Come già comunicato, la società avvierà la sua piena operatività entro il primo trimestre del 2021 e la scelta dell’amministratore delegato avverrà a ridosso della partenza della società».

Si arresta dunque, la definizione della governance della newco destinata a gestire il passaggio nazionale alla banda ultralarga. Un nodo centrale della società della rete di accesso Telecom era appunto quello dell’indipendenza, garantita da un meccanismo di governance condivisa con Cdp e altri attori (a cui è aperto l’ingresso nella nuova realtà).

Questa mattina, il quotidiano la Repubblica dava per certa la nomina di Gianluca Landolina come nuovo amministratore delegato di FiberCop. Landolina attuale numero uno di Cellnex Italia sarebbe stato una figura esterna al gruppo e la sua nomina sarebbe andata ad affiancare quella di Paolo Sarmi, ex ad di Poste Italiane, designato presidente di FiberCop.

L’acquisizione di un capo azienda fuori da Telecom, in ogni caso, serve a rassicurare tutti gli operatori sulla neutralità, rispetto al suo primo azionista (Tim, appunto) della rete d’accesso.

FiberCop è partecipata anche dal fondo infrastrutturale Usa Kkr (che ha opzionato fino al 37,5%) e, in base a quanto deciso a fine agosto, dovrà fondersi con OpenFiber per la creazione della rete d’accesso AccesCo. Al momento resta aperto anche il fronte OpenFiber, con il Cda di Enel che non ha ancora accettato l’offerta del fondo australiano Macquarie sul 50%.

Titolo in forte guadagno a Piazza Affari

Il titolo Telecom Italia non risente dei rumors e delle smentite e, a fine mattinata, si porta in accelerazione del 3% a 0,31 euro per azione. Equita Sim ribadisce il rating buy e il prezzo obiettivo a 0,47 euro. Secondo gli analisti, un’accelerazione del processo di definizione dei nuovi asset infrastrutturali può avvenire a valle della decisione di Enel sull’offerta di Macquarie per Open Fiber, attesa nelle prossime settimane.

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