Tim, Vivendi: “valutazione CDP lontanissima” ma il mercato ci crede
Indiscrezioni di stampa rilanciano una possibile offerta per la rete TIM che potrebbe arrivare a 24 miliardi di euro, ma i francesi ritengono questa cifra ancora inadeguata.
TIM svetta a Piazza Affari
Inizio di settimana in grande spolvero per il titolo Telecom Italia, spinto dai rumor pubblicati dai media nel corso del fine settimana.
Le azioni TIM arrivano a guadagnare il 5% dopo circa due ore di contrattazioni e toccano un picco di 0,27 euro, ai massimi da giugno 2022.
Prosegue anche la corsa di questo 2023, nel corso del quale il titolo sta guadagnando oltre il 20%.
Secondo un trader interpellato dalla Reuters, il mercato scommette su un’offerta per la rete con una valorizzazione importante che si traduce in una valutazione intrinseca molto significativa della società.
Rumor e smentita
Sabato il quotidiano ‘Il Messaggero’ aveva pubblicato l’indiscrezione circa una prossima offerta di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e dei fondi per la rete, dato l’impegno del governo per assicurarsi che non insorgano intoppi sul fronte antitrust.
L’offerta potrebbe arrivare non prima di metà febbraio e che comprenderebbe una valutazione fino ai 24 miliardi di euro, nettamente oltre i numeri circolati in questi mesi, compresi tra i 17 e 19 miliardi.
Inoltre, scriveva il quotidiano romano, potrebbe essere accettabile anche per Vivendi, finora vero ostacolo all’operazione proprio a causa della valutazione.
In queste ore, però i francesi smentivano tramite l’Ansa la possibilità di accettare la valutazione di 24 miliardi, definita “lontanissima” dal valore da loro giudicato “congruo”.
Scenari possibili
Gli esperti di Equita Sim si mostrano scettici sull’offerta, nonostante “il governo abbia mostrato disponibilità a introdurre una serie di interventi a supporto del settore”.
Sforzi che, però, difficilmente potranno “portare a un incremento di valore come quello indicato e in particolare che possa avvenire in tempi così rapidi, trattandosi di proposte normative che richiedono tempi di implementazione e garanzie di copertura non banali”.
La smentita di Vivendi, inoltre “conferma l’elevata distanza sulla valutazione di Netco tra Vivendi e CDP, ormai quasi incolmabile anche a fronte di earnout o incentivi per migliorare la valutazione, e suggerisce basse probabilità di un accordo dopo mesi di negoziazioni”.pertanto, dalla sim restano “scettici sul fatto che possa emergere uno scenario così favorevole per Tim in tempi rapidi” e “la valutazione di 24 miliardi per la rete, a parità di valore degli altri asset, porterebbe a un target price in area 60 centesimi”.
Prospettive future
A questo punto, secondo WebSim resta “fondamentale per TIM, CDP e fondi portare comunque avanti le interlocuzioni ed arrivare ad un accordo anche senza il supporto di Vivendi, sottoponendo ai voti dell’EGM di TIM l’offerta per NetCo”.
“Trattandosi di un’EGM convocata su base volontaria, l’offerta per NetCo potrebbe essere approvata a maggioranza semplice (e non dei due terzi), con minori chance di essere bloccata dai francesi soprattutto in caso di elevata affluenza, mentre escluderemmo per TIM un cambio dell’oggetto sociale (decisione che invece richiederebbe l’approvazione da parte dell’EGM TIM con quorum qualificato) in caso di cessione della rete, dal momento che TIM continuerebbe a controllare altre infrastrutture di rete come quella mobile e i datacenter”, concludono dalla sim, mantenendo la raccomandazione ‘molto interessante’ sul TIM, con target price a 0,42 euro.
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