Timori a Wall Street, euforia a Hong Kong

02/10/2024 06:30

Circa duecento missili iraniani sono arrivati ieri sera su Israele: la contraerea e i sistemi di difesa li hanno abbattuti prima dell’arrivo al suolo. I timori di un allargamento del conflitto in Medio Oriente hanno pesato sulla borsa degli Stati Uniti. “I ribassi indotti dalla geopolitica tendono ad essere opportunità di acquisto”, dice Yardeni Research.

Il petrolio WTI è salito ieri del 2,4%, a 69,8 dollari al barile, stamattina la corsa prosegue: il future del greggio del Texas è a 71 dollari il barile.

La discesa dell’inflazione nella zona euro ha scatenato l’euforia sul mercato delle obbligazioni. Il tasso di rendimento del BTP a dieci anni ha toccato i minimi degli ultimi due anni a 3,36%.

La borsa di Hong Kong sale per il sesto giorno consecutivo, toccando i massimi da 22 mesi. L’indice Hang Seng guadagna il 5,8%. L'Hang Seng Tech Index il 7,9%

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Il lancio di missili iraniani verso Israele ha contribuito a zavorrare ieri la borsa degli Stati Uniti. L’indice S&P500 ha perso lo 0,9% e il Nasdaq l’1,5%. In calo anche il Dow Jones, -0,4%, ma la variazione negativa è stata più contenuta perché sono salite le società dell’energia. Chevron ha guadagnato il 2,3% a 49,7 dollari, massimo degli ultimi due mesi. Il petrolio WTI è salito ieri del 2,4%, a 69,8 dollari al barile, stamattina la corsa prosegue: il future del greggio del Texas è a 71 dollari il barile.

L'indice di volatilità Cboe, più noto come indice VIX della paura, è balzato del 15% a 19,26. I timori di un allargamento del conflitto in Medio Oriente si è fatto sentire sui mercati, ma fino a un certo punto, Barron’s ricorda che all’inizio di agosto, i timori di recessione avevano spinto il VIX ben più in alto, verso quota quaranta. "Le reazioni iniziali dei mercati si sono moderate nel primo pomeriggio dopo quello che sembra essere stato un attacco limitato a Israele da parte dell'Iran, senza gravi vittime", ha dichiarato Yardeni Research in una nota pomeridiana."Come abbiamo spesso notato in passato, i ribassi indotti dalla geopolitica tendono ad essere opportunità di acquisto", ha aggiunto.

MISSILI SU ISRAELE

Alle 19.30 ora locale i cellulari di ogni singolo abitante di Israele hanno preso a ululare simultaneamente per segnalare l’arrivo dei missili. Qualche minuto dopo si sono sentite le sirene e circa cento secondi dopo sono iniziati ad arrivare i missili, poco meno di duecento. Quasi in contemporanea, la guida suprema iraniana Ali Khamenei, faceva sapere attraverso il ministero dell'Intelligence che "l'Iran è ora in stato di guerra”. La corrispondente dell’Ansa riferisce che, subito dopo gli allarmi, si sono sentite le esplosioni provocate dal sistema di difesa aereo che ha abbattuto la prima ondata di razzi. Le schegge sono cadute a Tel Aviv, vicino al Mar Morto, nel sud del Paese e nella regione di Sharon. Pochi minuti ed è arrivata la seconda ondata. Alle 20.33, l'esercito ha avvisato la popolazione che poteva uscire dai rifugi: pochi minuti e la gente era già per strada a Tel Aviv. Il portavoce dell’esercito israeliano (IDF) nel pomeriggio aveva avvertito che l'Iran avrebbe ricevuto "una risposta forte" in caso di attacco: in serata ha ribadito che ora ci saranno "gravi conseguenze”.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future del Dax di Francoforte +0,2%. La discesa dell’inflazione nella zona euro ha scatenato l’euforia sul mercato delle obbligazioni. Il tasso di rendimento del BTP a dieci anni ha toccato i minimi degli ultimi due anni a 3,36%.

CONSUMATORI SCARICHI IN EUROPA

Nonostante una modesta ripresa nella prima metà dell'anno, la spesa per i consumi rimane debole, secondo Goldman Sachs, il consumo pro capite è del 3% inferiore ai livelli pre-pandemici in termini reali. In un report firmato da James Moberly, è prevista un’accelerazione a +1,5% nel 2025, soprattutto per effetto della normalizzazione nel trend dei risparmi, dal +0,7% stimato per il 2024, ma siamo ancora sotto i livelli del 2019. Il problema sono le entrate reali di famiglie e persone. Goldman Sachs prevede che la crescita nominale dei salari nel settore privato rallenterà, “ora che l'inflazione nominale è diminuita”. C’è poi il fatto che l'aumento del reddito netto da interessi registrato negli ultimi due anni è destinato a invertirsi, “poiché i pagamenti dei mutui restano elevati e i tassi di deposito scendono. “Combinando questi fattori, prevediamo un rallentamento della crescita del reddito disponibile reale dal 2,9% nel 2024 allo 0,7% nel 2025.

ASIA

Restano chiusi i mercati finanziari della Cina. La borsa di Hong Kong sale per il sesto giorno consecutivo, toccando i massimi da 22 mesi. L’indice Hang Seng guadagna il 5,8%. L'Hang Seng Tech Index il 7,9%. La società del food delivery Meituan è in rialzo del 13,3%, l’operatore del motore di ricerca Baidu +9,9%.

Volano le azioni cinesi quotate a Hong Kong: Hang Seng China Enterprises Index + 7% e tredicesima seduta consecutiva di rialzo, serie più lunga da gennaio 2018. Gli sviluppatori immobiliari guidano i guadagni, con un indicatore che segue il settore in rialzo del 30%, mentre un indice delle società di intermediazione di azioni sale del 25%. I mercati della Cina continentale rimarranno chiusi fino all'8 ottobre per una settimana di vacanza.

Mood opposto a Tokyo, dove l’indice Nikkei perde l’1,5% nel finale di seduta.

TITOLI

Pirelli. Brembo ha annunciato l'avvio dell cessione della sua intera quota di circa il 5,58% detenuta nel produttore di pneumatici attraverso una procedura di accelerated bookbuilding.

Stellantis. A settembre il gruppo ha registrato un calo del 33,7% delle immatricolazioni di auto in Italia, a fronte di una discesa del 10,7% del mercato.

Unicredit sta lavorando per una maggiore integrazione finanziaria in Europa, un passo obbligatorio se l'economia del blocco vuole colmare l'enorme divario con gli Stati Uniti, ha detto il Ceo Andrea Orcel nel corso di una conferenza.

Eni è tra le major a livello internazionale che hanno partecipato alla gara indetta dalla Guyana per l'assegnazione di un contratto per la commercializzazione delle sue quote di greggio prodotte nel paese.

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