Titoli calcistici in difficoltà con il rischio partite a porte chiuse

Il coronavirus sta creando il caos anche nel mondo del calcio, con i titoli delle società quotate in borsa oggi caratterizzati dalle vendite. La Juventus resta tra i pochi titoli in negativo del Ftse Mib e le azioni bianconere scendono ai minimi dell’autunno 2018. Ancora maggiori le flessioni di AS Roma e SS Lazio, con entrambi i cali che superano il 2%.

Dopo il rinvio di alcune partite di calcio di domenica scorsa, è stata annullata la partita tra Juventus e Milan di Coppa Italia, creando problemi sul prossimo calendario, già affollato a causa degli impegni dei bianconeri in Champions League.

Inoltre, è atteso il decreto del Presidente del Consiglio che comprende le misure per contenere la diffusione del coronavirus e tra queste potrebbe esserci l’annullamento del campionato o lo svolgersi delle partite a porte chiuse.

“Sulle manifestazioni sportive saranno attuate con forza misure di rarefazione sociale”, ha spiegato il viceministro della Salute, Gianpaolo Sileri, “come lo stop delle partite o con le stesse giocate a porte chiuse”.

Il Comitato tecnico scientifico nominato dal Presidente del Consiglio ha proposto uno stop di 30 giorni delle manifestazioni sportive che comportino l’affollamento di persone e il non rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro, però non è escluso la sospensione completa degli incontri di Serie A.

Il solo svolgimento a porte chiuse delle partite avrà un impatto economico notevole sulle società coinvolte. Ad esempio, il rinvio deciso nei giorni scorsi della sfida scudetto Juventus – Inter è stato calcolato in tre milioni di euro.

Inoltre, ad aggravare i bilanci potrebbe esserci anche la decisione di rimborsare i biglietti ai tifosi, già deciso da Inter e Milan, mentre la Juventus aveva annunciato che ne stava valutando l’opportunità, ma ancora non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali.