Titolo Boeing nel mirino dopo l’incidente di Portland


Un portellone del Boeing 373 MAX 9 si è staccato poco dopo il decollo di un volo negli Stati Uniti dell’Alaska Airline e ora sono in corso gli accertamenti da parte delle autorità.


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Boeing in rosso

Era da aspettarsi una giornata difficile sui mercati per Boeing alla luce dei problemi riscontrati dal suo modello di aereo più importante, il Boeing 737 MAX 9. E così è stato.

In attesa dell’avvio del pre-market USA, i titoli della società quotati a Francoforte crollano del 7%, condizionando anche altre società in qualche modo collegate.

Airbus, principale concorrente e che ha aumentato le sue quote di mercato dopo i due incidenti del Boeing MAX del 2018 e del 2019 (morti 350 persone e modello fermo per 20 mesi), guadagna il 2% sulla piattaforma Tradegate.

A Milano, cede l’1% nei primi minuti Leonardo, fornitore di Boeing per gli aerei 787 e 767, non per il 737, per poi ridurre le perdite.

L’incidente

Sabato scorso un aereo della Alaska Airlines modello Boeing 737 MAX 9 ha effettuato un atterraggio d’emergenza poco dopo il decollo da Portland, in Oregon, a seguito del distacco del portellone e di parte della fusoliera, costringendo poi il volo a rientrare.

La compagnia aerea ha poi cancellato 170 voli previsti ieri, coinvolgendo 25 mila passeggeri, e altri 60 per la giornata di oggi, dopo che la Federal Aviation Administration (FAA) degli Stati Uniti ha ordinato la messa a terra di 171 aerei dello stesso modello per eseguire delle ispezioni.

La cancellazione proseguirà per tutta la prima metà della settimana iniziata oggi, ma la società ha annunciato che i velivoli “rimarranno a terra fino a quando la FAA non sarà soddisfatta della loro sicurezza”.

Intanto, da Panama al Messico, dal Brasile alla Turchia, si moltiplicano in tutto il mondo le compagnie aeree che hanno deciso di lasciare a terra i loro Boeing 737 MAX dopo l’incidente.

La Turkish Airlines ha annunciato di aver fermato i suoi cinque aerei di questo tipo, e lo stesso hanno fatto Aeromexico e la panamense Copa Airlines con i suoi 21 737 MAX. Anche l’Agenzia nazionale per l'aviazione civile brasiliana ha annunciato la sospensione dell'utilizzo dell'aereo Boeing 737 MAX 9 in tutto il Paese.

L’importanza del 737 MAX

Il titolo Boeing non è riuscito ancora a tornare ai livelli pre-pandemia anche se il 2023 è stato un anno positivo visto il +18% ottenuto nel corso dei 12 mesi.

Il recupero era dovuto proprio ai progressi del business della società legata al modello 737 MAX, in quanto rappresenta la maggior fonte di ricavi per il gruppo, e negli ultimi mesi diverse compagnie aeree avevano ordinato diversi apparecchi, come i 300 ordinati da Ryanair, mentre un ulteriore sostegno era arrivato alla riapertura del mercato cinese.

Nel terzo trimestre 2023 il gruppo ha messo a segno ricavi per 18,1 miliardi rispetto ai 15 dello stesso periodo del 2022 e un rosso ridotto da 3 a 1,6 miliardi.

Le consegne del 737 dopo i ritardi dovuti alle modifiche sulla sicurezza, erano previsti raggiungere quota 375-400 nel 2023 e la produzione accelerare dai 38 velivoli al mese a 50-60 nel periodo 2025-2026. Target che ora, forse, dovranno essere rivisti in base alle decisioni delle autorità e alle risultanze delle indagini sull'incidente, considerando che la società comunicherà i suoi risultati il prossimo 31 gennaio.

La view degli analisti

“Il controllo richiesto dalla FAA (Federal Aviation Administration) dovrebbe richiedere dalle 4 alle 8 ore, un tempo molto inferiore rispetto al recente problema della paratia di pressione posteriore del 737, che è molto più difficile da raggiungere”, spiega Cai Von Rumohr, analista di TD Cowen.

“Di conseguenza, pensiamo che i controlli saranno probabilmente completati in alcuni giorni e una volta che l'NTSB (National Transportation Safety Board) avrà determinato la causa principale dell'incidente di Alaska Air, prevediamo che una soluzione non dovrebbe essere complicata e potrebbe essere semplice come richiedere un'ispezione più rigorosa ed estesa dei tappi delle porte di uscita presso Spirit e Boeing”, prosegue.

“La questione è se la FAA richiederà un'ispezione più frequente dei tappi delle porte di uscita dei MAX 9 e se ne riterrà opportuna una più approfondita prima della consegna dei MAX 9 a Boeing, con un impatto sul ritmo delle consegne. Sulla base della risposta della FAA al problema della paratia di pressione posteriore e dello stabilizzatore verticale del 737, che avrebbe potuto avere conseguenze altrettanto gravi se non fosse stato affrontato, riteniamo che ciò sia improbabile”, conclude Von Rumohr.

Secondo Nicolas Owens, analista di Morningstar, “queste ispezioni o qualsiasi revisione delle modalità di produzione delle fusoliere del 737 MAX-9 da parte di Spirit Aero Systems, in qualità di fornitore di Boeing, non avranno un impatto finanziario rilevante su Boeing o sui suoi clienti, e la nostra stima del fair value di 232 dollari rimane invariata. Tuttavia, la natura drammatica del difetto avrà l'effetto di mettere ancora una volta in discussione la governance del prodotto di Boeing da parte dei clienti, delle autorità di regolamentazione e del pubblico che vola”.

Da JP Morgan scrivono che “forse il regolatore straniero più importante è la Cina, dove il governo non ha ancora permesso ai vettori di riprendere le consegne di 737 MAX, anche se l'intera flotta cinese di quasi 100 MAX era in volo alla fine dello scorso anno. Boeing è sembrata sul punto di riprendere le consegne alla Cina per qualche tempo, con segnali positivi negli ultimi mesi. L'incidente di venerdì potrebbe ritardare questo processo, anche se i vettori cinesi non volano con i MAX 9 e non ci risulta che ne abbiano ordinati”.

I costi

Gli esperti di Jefferies vedono “attualmente un basso costo di conformità, dato che la FAA si è orientata verso un'ispezione di 4-8 ore per jet. In passato, nelle AD (Direttive di aeronavigabilità) l’ente ha utilizzato 85 dollari l'ora come costo stimato per la manodopera”.

“Supponendo un costo di ispezione di 10.000 dollari per unità (probabilmente troppo alto, ma include potenziali costi di contenuto), il costo sarebbe di 1,7 milioni di dollari per i 171 velivoli, con BA/fornitori che si fanno carico della garanzia tipica di 4 anni. La concessione non sarebbe contrattuale, ma se ipotizziamo una pausa di base di 1 settimana, le concessioni potrebbero essere 7 x 15.000 dollari al giorno x 171 velivoli = 18 milioni di dollari”, concludono.

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Codice: BA.US
Isin: US0970231058
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