Tobin Tax 2023: le azioni che non la pagheranno

Quali azioni saranno esenti dal pagamento della Tobin Tax nel 2023?
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha aggiornato la lista delle società quotate su Borsa italiana su cui gli investitori non pagano l’Italian Financial Transaction Tax, la Tobin Tax. Questa tassa prende ispirazione dal premio Nobel per l’economia James Tobin, che l’aveva proposta sin dal 1972 al fine di penalizzare le speculazioni.
Si tratta dell’imposta sulle transazioni finanziarie che, a partire dal 1 marzo 2013, prevede una tassazione differente sulle azioni di società italiane e sui prodotti derivati che hanno come sottostante prodotti (indici o azioni) italiani.
Più nel dettaglio, sono sottoposte a Tobin Tax i trasferimenti di proprietà di:
- azioni e di altri strumenti finanziari partecipativi emessi da società residenti nel territorio dello Stato.
- prodotti derivati (Futures, Opzioni, CFD, warrants, covered warrants e certificates) aventi come sottostante l'indice FTSE Mib, agli altri indici di Piazza Affari e quelli su titoli azionari.
L’imposta si applica a tutte queste transazioni, indipendentemente dal luogo di conclusione della transazione e dallo Stato di residenza degli investitori.
Quanto si paga di Tobin Tax
Per le transazioni su azioni l’aliquota prevista è dello 0,10% sul controvalore del saldo netto positivo di fine giornata per i titoli quotati in mercati regolamentati e dello 0,20% per le azioni negoziate nei mercati non regolamentati (OTC, “Over the Counter”). L’imposta, che si paga soltanto quando si compra un titolo e non quando lo si vende, si applica sui titoli italiani posseduti fino alla giornata successiva, motivo per cui la Tobin Tax, per questi titoli, non verrà applicata sulle operazioni intraday, cioè operazioni aperte e chiuse nella stessa giornata.
Ad esempio, nel caso di un’operazione multiday di acquisto di 100 azioni al prezzo di 10 euro, supponendo che le azioni siano mantenute in portafoglio fino a fine giornata, il calcolo per valorizzare l’importo sarà:
controvalore dell’operazione x aliquota. Ovvero 100 (quantità acquistata) x 10 (prezzo d’acquisto) x 0,10% = 1,00 €.
Per i prodotti derivati l’aliquota è in misura fissa e varia a seconda del tipo di strumento e del valore del contratto. Viene applicata sia sulle transazioni multiday che intraday, a prescindere che siano posizioni d’acquisto o di vendita.
Come evitare la tobin tax: le azioni escluse
Possiamo individuare dei casi in cui non si paga la Tobin Tax. Di seguito le esenzioni alla Tobin Tax che saranno attive anche nel 2023:
- non è dovuta su operazioni intraday sull’azionario (operazioni aperte e chiuse nella stessa giornata di borsa)
- investimenti anche multiday su azioni italiane con residenza estera
- azioni estere (anche se quotate su Borsa Italiana)
- società quotate ma con capitalizzazione inferiore ai 500 milioni di euro nel mese di novembre dell’anno precedente
- obbligazioni
AZIONI DI SOCIETÀ CON SEDE ESTERA
Nel 2023 non si paga la Tobin Tax sulle seguenti azioni in virtù della loro sede estera:
- BB Biotech
- Campari
- Cementir
- Cnh industrial
- Ferrari
- Exor
- IVS
- Mediaset
- Stellantis
- STMicroelectronics
- Tenaris
CAPITALIZZAZIONE INFERIORE A 500 MILIONI DI EURO
Il MEF ha stilato una lista di azioni di società con capitalizzazione media inferiore a 500 milioni di euro nel mese di novembre 2022 e dunque esentate dall'imposta sulle transazioni finanziarie nel 2023.
Qui la tabella completa.
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