Tod's: 2019 in calo e piano rivisto a causa del coronavirus

Il gruppo ha visto un anno caratterizzato da ricavi in calo, mentre gli esperti di Credit Suisse fissano un target price a 25 euro
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Il bilancio 2019 di Tod's
Il 2019 è stato un anno difficile per Tods, caratterizzato da un esercizio chiuso con ricavi in calo del 2,6%, scendendo così a 916 milioni di euro, mentre il risultato precedente arrivava a 940,5 milioni di euro. In calo anche l'utile netto che da 47,15 milioni si ferma a 46,28 milioni di euro.
A tassi di cambio costanti, invece, il fatturato avrebbe visto un calo del 3,7%. Il gruppo, infatti, vede Tods's, e Roger Vivier quali marchi con la maggiore presenza all'estero.
In miglioramento il margine operativo lordo, cresciuto a 255,4 milioni di euro, dai precedenti 118,34 milioni grazie all'applicazione dei nuovi principi contabili. Di conseguenza, la marginalità si è fermata al 27,9%.
Infine, il dividendo relativo al 2019 proposto dal cda di Tod's sarà di 0,60 euro per azione, corrispondente a un pay-out del 43% sull'utile netto del gruppo. La data di stacco della cedola sarà il 22 giugno 2020, emessa in pagamento al 24 giugno.
La strategia di Tod's
"Nel 2019 è proseguita l’esecuzione del piano strategico di medio periodo cercando di avvicinarci più rapidamente possibile agli obiettivi prefissati”, spiega il Presidente e Amministratore delegato, Diego Della Valle. “Gli ultimi mesi dell’anno ci hanno dato segnali positivi, e risultati ancora migliori stavamo ottenendo nelle prime settimane di quest’anno, fino all’arrivo del coronavirus. Questo ci conferma che tutte le iniziative intraprese stavano andando nella giusta direzione, considerando anche la desiderabilità che rende i nostri prodotti speciali e quindi competitivi con le collezioni di altri famosi marchi di importanza mondiale” aggiunge Della Valle.
Per quanto riguarda la strategia futura di Tod's, il manager spiega che“l’obiettivo più importante rimane quello di incrementare il traffico nei nostri negozi diretti e nei nostri franchising, in modo da controllare sempre di più la distribuzione diretta, che oggi rappresenta oltre il 70% del nostro fatturato. L’e-commerce cresce molto bene e sempre di più investiremo in questo canale di vendita per accelerarne la crescita. Quando i nostri negozi e l’e-commerce saranno a regime, i fatturati, ma ancor di più, i profitti del Gruppo, cresceranno più che proporzionalmente”.
Il target price e il coronavirus
Alla luce dei risultati, gli esperti di Credit Suisse hanno definito una posizione 'sell' sul titolo con target price di 25 euro.
L'impatto del coronavirus, inoltre, ha spinto i vertici del gruppo a rivedere la strategia del primo semestre 2020 ed ora, in un clima di forte incertezza, hanno predisposto un piano che permetta di tagliare costi immediati e gestire il flusso delle merci con grande prudenza, cercando di dosare al meglio le quantità di merce che metteremo sul mercato.
Per verificare le conseguenze della crisi sanitaria, “credo che non prima della fine di aprile si potrà avere percezione di come si prospetterà il semestre”, ha precisato Della Valle.
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