Tod’s oltre le attese grazie al Retail e alla Cina
Le riaperture decise nel paese asiatico e la performance del settore retail sostengono i ricavi, confermando così “l’ottimo” andamento del gruppo, secondo il presidente Diego Della Valle.
Tod’s positiva
Tod’s brilla a Piazza Affari dopo una trimestrale con ricavi superiori alle previsioni.
Le azioni del gruppo italiano del lusso comprendente marchi come Tod’s, Roger Viver, Hogan e Fay arrivano a guadagnare il 5% nella prima ora di contrattazioni, per poi rallentare leggermente, dopo aver superato quota 40 euro.
Si conferma il buon andamento del 2023 per il titolo Tod’s, attualmente in crescita di quasi il 30% rispetto ai livelli di inizio gennaio, quando quotava 30,70 euro per azione.
Il trimestre
I numeri di vendita del trimestre “confermano l’ottimo andamento del nostro gruppo”, sottolinea nella nota Diego Della Valle, presidente e amministratore delegato.
In particolare, il gruppo Tod’s ha riportato ricavi consolidati al 31 marzo 2023 arrivati a 270,5 milioni, segnando così una crescita del 23,2% rispetto al primo trimestre del 2022 e oltre i 252 milioni attesi da un sondaggio Reuters.
Non “particolarmente significativo” l’impatto delle valute, spiega la società, in quanto a cambi costanti, ovvero utilizzando gli stessi cambi medi dei primi tre mesi del 2022 comprensivi degli effetti delle coperture, il fatturato arriverebbe a 270,9 milioni, segnando così una crescita del 23,3% se paragonato al primo trimestre dello scorso anno.
Per quanto riguarda i canali distributivi, il canale Retail ha visto un incremento del 23,6% e 193 milioni di ricavi (71,3% del fatturato totale) a cui si aggiunge una crescita lievemente inferiore per il canale Wholesale, con vendite in aumento del 22% a 77,5 milioni.
I singoli marchi
La crescita del fatturato è stata sostenuta dalla crescita a doppia cifra di tutti i marchi del gruppo. La migliore è stata quella di Rover Vivier con un +30,9%, secondo marchio per rilevanza con 68,6 milioni, seguita Fay (+30,6%) con 14,2 milioni e da Tod’s, il principale brand con ricavi per 130,2 milioni e un’incidenza sul fatturato pari al 48,1%. Minore l’incremento delle vendite per il marchio Hogan, in aumento del 10,1% a 56,8 milioni.
Di “eccellenti risultati per Tod’s e Roger Viver” parla Della Valle, sottolineando anche “gli ottimi riscontri in tutte le categorie di prodotto, a conferma del sempre maggior apprezzamento da parte dei clienti per l'altissima qualità dei prodotti, la loro artigianalità ed il loro Italian lifestyle”.
La divisione per aree
Geograficamente, le riaperture decise in Cina dopo le recenti chiusure decise a causa della pandemia, hanno fatto aumentare i ricavi nel paese del 29,2% a 88,6 milioni, confermandosi così il mercato principale di Tod’s, con un’incidenza sui ricavi del 32,7%.
La crescita maggiore, però, è stata registrata nel Resto del Mondo, con 48 milioni di fatturato e un incremento del 32,8%.
Minore l’aumento in Italia, con ricavi per 59,9 milioni e un incremento del 17,8%, mentre in Europa le vendite sono salite del 18,3% a 57,3 milioni escluso il nostro paese.
Ancora più limitato è stato l’incremento nelle Americhe, con un +2,3% a 16,7 milioni di euro a cambi correnti, 16,1 milioni a cambi costanti.
Strategia
“Rimaniamo focalizzati sul nostro obiettivo principale che è quello di accrescere il valore patrimoniale del Gruppo e dei singoli marchi”, spiega Della Valle nella nota, sottolineando che il gruppo continuerà “a fare tutti gli investimenti in marketing, comunicazione e competenze manageriali necessari per rafforzare il loro posizionamento, pur in una logica di controllo dei costi e miglioramento dell'efficienza operativa e gestionale. Continuiamo a investire nella filiera produttiva, per garantire ai nostri prodotti la massima qualità possibile”.
Inoltre, prosegue il manager, la società intende proseguire “anche nello sviluppo della rete distributiva, con aperture di nuovi punti vendita selezionati e restando focalizzati sul miglioramento della crescita organica e sullo sviluppo della distribuzione omni-channel”.
Il contesto macro-economico internazionale “resta imprevedibile”, conclude Della Valle, “ma considerando il buon trend delle vendite del mese di aprile e l'ottimo andamento degli ordini per le collezioni invernali, sono fiducioso sui risultati futuri del gruppo”.
Fatturato oltre le attese
Il fatturato del primo trimestre risulta “sopra le attese” secondo Equita Sim, pertanto i suoi analisti hanno migliorato le stime sul 2023, alzandole del 4,5% sui ricavi, del 5% sull’Ebit e del 7% sull’utile netto.
Aumentato anche il target price, salito a 38,2%, alla luce anche del “miglioramento della performance retail”, molto apprezzato da Equita, anche se “un leggero sconto rispetto ai peer” appare “giustificato dalla redditività ancora significativamente inferiore alla media del settore e in attesa di maggiore visibilità sulla strategia di rilancio (probabile Capital Market Day a settembre)”.
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