Tonfo dei petroliferi a Piazza Affari

I titoli Tenaris e Saipem si piazzano in coda al listino. Eni tiene ma resta in calo dell’1%. A provocare le perdite il crollo dei petroliferi e i timori legati alla ripresa negli Stati Uniti.
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Saipem e Tenaris scontano il calo del prezzo del petrolio e si posizionano in coda al Ftse Mib
Milano soffre per il forte calo dei titoli legati al settore petrolifero. Questa mattina Tenaris e Saipem sono state entrambe sospese al ribasso dopo l’apertura di contrattazioni (Tenaris con un -3,76% teorico, per poi tornare agli scambi con -4%, Saipem -3,63% teorico e -2,34% in ripresa di scambi).
Il Ftse Italia All-Share - Oil & Gas alle 12 è in flessione dello 0,28%, mentre il listino principale è in lieve guadagno dello 0,13%.
Secondo un trader «fra le 9 e le 9,02 c'è stato un basket in vendita su settore oil italiano da parte di qualche grosso investitore». A livello europeo, infatti, il settore registrava perdite più contenute di poco sotto il 2%.
Alle 12 Saipem si conferma in coda al Ftse Mib con una perdita del 1,90%, poco meglio il titolo Tenaris (1,64%). Tiene, invece, il titolo Eni (-0,29%) dopo aver toccato il -3% in avvio di seduta.
Crollo dei petroliferi e turbolenze a Wall Street all’origine del calo
La causa della debolezza dei titoli dell’Oil & gas è da attribuire al crollo dei petroliferi e alle turbolenze dei mercati sull’altra sponda dell’Atlantico. Il future sul Brent è in calo dello 0,9% a 41,5 dollari mentre quello sul Wti perde l'1% faticando a mantenere la soglia dei 40 dollari.
Le difficoltà dell’economia americana appesantiscono le proiezioni sulla domanda di greggio. Da un lato la Fed ha ribadito la necessità di ulteriori stimoli fiscali per la ripresa, dall’altro gli analisti rilevano come il mercato petrolifero mondiale non sia più in grado di assorbire la produzione da parte dei Paesi dell’Opec+ a causa della debolezza della domanda.
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