Tonfo di Credit Suisse alla borsa di Zurigo dopo default di un hedge fund
L’istituto annuncia possibili risultati negativi sul primo trimestre dopo il default di Archeghos Capital Management. Al momento la quantificazione del danno sarebbe «prematura». Il titolo perde il 13,9% a fine mattinata. Tra le vittime del crollo del fondo hedge anche la giapponese Nomura.
Tonfo in borsa per Credit Suisse.
Alle 12 il gigante elvetico perde il 13,91% alla Borsa di Zurigo, scambiato a 10,7 franchi. Secondo quanto riporta una nota diffusa questa mattina dell’istituto, «un importante hedge fund con sede negli Stati Uniti ha dichiarato default sulle margin call effettuate la scorsa settimana da Credit Suisse e da alcune altre banche. A seguito della mancata risposta alla richiesta di rifinanziamenti, Credit Suisse e una serie di altri istituti stanno uscendo da queste posizioni».
Al momento, specifica la banca, sarebbe «prematuro» quantificare la perdita risultante dall’uscita, ma «potrebbe essere altamente significativa e consistente sui risultati del primo trimestre».
Il default dell’hedge Archeghos Capital
A trascinare giù la quotazione di Credit Suisse il default di Archeghos Capital Management, fondo hedge controllato da Bill Hwang. Già alla fine della scorsa settimana importanti gruppi bancari si erano liberati delle posizioni legate all’hedge fund. Tra i nomi di spicco figurano Morgan Stanley, Goldman Sachs e Deutsche Bank. Negli ultimi giorni le perdite del fondo hanno portato alla liquidazione delle posizioni per una cifra intorno ai 30 miliardi di dollari, secondo quanto riporta il Wall Street Journal.
Il Sole 24Ore ricorda inoltre come due settimane fa l’istituto si fosse già trovato “in ambasce” a causa dello scandalo Greensill Capital, gruppo finanziario anglo-australiano che nei giorni scorsi ha presentato un’istanza di protezione dall’insolvenza in Uk. La banca svizzera ha curato quattro fondi di investimento (10 miliardi di dollari il valore) in collaborazione con Greensill e adesso sta procedendo a rimborsi.
Le conseguenze anche su Nomura
Tra le vittime illustri del default del fondo di Hwang anche Nomura. L’istituto di credito giapponese ha dichiarato di essere stato colpito dal mancato rifinanziamento stimando una richiesta di copertura a un suo cliente americano di circa 2 miliardi di dollari. «Non ci saranno problemi relativi alle operazioni o alla solidità finanziaria di Nomura e della sua controllata statunitense», ha detto l’istituto, precisando che l’importo potrebbe cambiare in funzione delle fluttuazioni dei mercati e di come le posizioni vengono liquidate. Nonostante le rassicurazioni il titolo ha comunque chiuso in flessione del 16,6% alla Borsa di Tokyo.
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